Educazione alimentare

  • Nel Piano estate si preveda la mensa gratuita per i ragazzi. La nostra proposta

    mensa scolastica 800x450

    “Tra gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è prevista la creazione di circa 1.000 nuove mense scolastiche. Scelta importante ma non sufficiente soprattutto ora che, a causa delle difficoltà economiche in cui versano tante famiglie per la crisi indotta dalla pandemia, per molti ragazzi il pasto a scuola rappresenta il pasto più completo se non addirittura l’unico”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. “Chiediamo che il Governo trovi le risorse per garantire il tempo pieno e la mensa scolastica ad un numero sempre maggiore di bambini, soprattutto nelle regioni del Centro Sud. La pandemia dovrebbe spingerci verso un ulteriore ambizioso obiettivo: trasformare la mensa in servizio pubblico universale e gratuito. Garantire il tempo pieno e la possibilità di usufruire della ristorazione scolastica in maniera gratuita, a cominciare in modo sperimentale dall’estate, rappresenta un incentivo importante per favorire la presenza dei bambini e ragazzi nelle scuole per le quali il Ministero ha appena varato, con nostra grande soddisfazione, il piano di apertura per l’estate”.

  • Parte la campagna solidale di Natale United4ourFuture

    IBSA united4ourfuture banco alimentare

    Dall'11 dicembre all'11 gennaio è possibile riempire il proprio "carrello solidale" online con prodotti di prima necessità, o acquistare i "Cesti Solidali" per sostenere coloro che stanno attraversando un momento di difficoltà economica. Si tratta della campagna di Natale "United4ourFuture" promossa da Edra Spa e Unes supermercati, con il supporto di Hba Milan Chapter, in partnership con oltre 20 attori tra aziende private ed istituzioni, fra cui Cittadinanzattiva.

    Come emerge dai dati della Caritas in riferimento ai quadrimestri maggio-settembre 2019 e 2020, passa dal 31% al 45% il tasso dei "nuovi poveri", le persone che per la prima volta sperimentano condizioni di disagio e di deprivazione economica. La crisi pandemica acuisce le diseguaglianze sociali, economiche e sanitarie, e colpisce indistintamente milioni di persone rendendole vulnerabili ed esposte a insicurezza alimentare e malnutrizione. Da qui nasce l'iniziativa "United4ourFuture -Take Care & Stay United", a favore di Banco Alimentare.

  • Benessere e relazioni dei bambini e dei ragazzi: al via 4 webinar di formazione ed informazione

    Parte il 4 novembre un ciclo di quattro incontri di formazione ed informazione per famiglie, docenti, educatori, su temi strettamente connessi alle criticità ed esperienze di vita sperimentate da bambini e ragazzi durante il lockdown e la successiva fase di emergenza sanitaria ancora in atto. L'obiettivo è fornire, attraverso il coinvolgimento nei web meeting di esperti e soggetti interessati a vario titolo ai temi affrontati, suggerimenti ed esperienze per ritrovare nuovi equilibri basati sulle relazioni sociali e sul recupero di abitudini, stili di vita e di benessere messi fortemente in discussione dalla situazione attuale.

    Questo il calendario dei webinar che si terranno sulla piattaforma Gotowebinar e ai quali sarà possibile partecipare registrandosi ai link disponibili a breve sulla pagina del progetto

  • Ristorazione scolastica, ecco le nuove linee guida

    Un documento del Ministero della Salute che contiene linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica, ospedaliera e assistenziale, ospedaliera pediatrica. Obiettivo: il servizio di ristorazione collettiva deve raggiungere un livello ottimale sia in termini di qualità nutrizionale, che di qualità sensoriale, assieme alla progettazione di un'organizzazione efficiente del servizio.

    E' diviso in 5 principali capitoli (ruolo e finalità della ristorazione collettiva; aspetti organizzativi e gestionali; verifica e ricerca della qualità; nutrizione  clinica e preventiva; comunicazione nella ristorazione collettiva) per seguire un criterio di praticità e immediato utilizzo, ognuno dei quali è suddiviso in domande e risposte estremamente sintetiche, rimandando agli allegati gli ulteriori approfondimenti e il supporto scientifico ed evidenzia le criticità e i concetti ritenuti strategici per una corretta gestione del servizio di ristorazione. 

  • Tassa sulle merendine, sì o no? L'Italia ha di certo un problema

    tassa su merendine scuola

    “Vorrei delle tasse di scopo: per esempio sulle bibite gasate e sulle merendine o tasse sui voli aerei che inquinano. L’idea è: faccio un’attività che inquina (volare), ho un sistema di alimentazione sbagliato? Metto una piccola tassa e con questa finanzio attività utili, la scuola e stili di vita sani”. A pronunciare queste parole è stato il Ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, scatenando una scia di prese di posizione a favore e contro la cosiddetta sugar tax. In realtà nelle ultime ore è arrivato il Premier Conte a chiudere la questione, almeno per il momento: «Nel documento odierno (Legge di bilancio, ndr) non abbiamo considerato di tassare le merendine. Vorrei incentivare comportamenti alimentari consapevoli come il consumo di frutta fresca e latte ma senza provvedimenti penalizzanti», ha dichiarato a Skuola.net

    Ma cosa succede negli altri Paesi europei? Chi ha applicato e chi no la tassa sulle merendine? E con quali effetti?

  • Cosa è obbligatorio indicare sulle etichette alimentari

    etichette alimentari

    Il decreto legislativo n° 145 del 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nell’ottobre 2017, introduceva l’obbligo per i produttori, nel settore alimentare, di apporre l’indicazione del luogo di esatta produzione di quel cibo. Certamente, uno strumento utile per meglio orientare la scelta dei consumatori. Eppure, il decreto legislativo risulta carente del suo iter di efficacia perché non è stato debitamente notificato alla Commissione Europea, che in precedenza peraltro aveva già regolato la materia con il regolamento n° 1169/2011. Il risultato ha portato alla inapplicabilità del decreto in oggetto.

  • Controlli indipendenti per una maggiore trasparenza sulla sicurezza alimentar

    sicurezza alimentare

    Il Parlamento Europeo ritiene che l’EFSA - Autorità europea per la sicurezza Alimentare - debba pubblicare i suoi studi sulla valutazione della sicurezza prima che un prodotto sia autorizzato per la vendita.

    La richiesta avviene a seguito dello scandalo del glifosato di un anno fa. L’EFSA, in quell’occasione, assolse l’uso del pesticida copiando quasi interamente l’analisi scientifica presentata dalla società Monsanto, titolare del prodotto. L’Autorità infatti non aveva condotto nessuna revisione indipendente degli studi scientifici sui potenziali impatti del glifosato sulla salute umana, prendendo per buona la valutazione presentata dall’azienda americana.

  • Ecco come non sprecare cibo in ospedali, scuole e aziende

    CiboBiologico

    Prevenire e ridurre lo spreco alimentare attraverso una pianificazione più attenta dei pasti all’interno di mense ospedaliere, scolastiche e aziendali. Ognuna con le sue caratteristiche particolari ma con un obiettivo comune: quello di gestire meglio il cibo, di favorire la riduzione degli sprechi, donare o riusare le eccedenze, riciclare quello che non è stato possibile recuperare. Con questo intento il Ministero della Salute ha diffuso tre decaloghi per affrontare il tema dello spreco alimentare nella ristorazione ospedaliera, scolastica e aziendale.

  • Nelle etichette, obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

    Per le Etichette obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

    Scatta l’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione o confezionamento degli alimenti. È quanto rende noto Coldiretti nell’annunciare l’entrata in vigore  del Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n. 145, dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il Decreto reca la Disciplina dell’indicazione obbligatoria in etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento. Federconsumatori: “Urgente garantire l’applicazione della normativa Ue a tutela del consumatore”. Si tratta di “una norma – commenta Coldiretti – per consentire di verificare se un alimento è stato prodotto o confezionato in Italia” che è “sostenuta dai consumatori che per l’84% ritengono fondamentale conoscere, oltre all’origine degli ingredienti, anche il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione, secondo la consultazione on line del Ministero delle Politiche Agricole”.

  • Cosa si nasconde nel progetto "Frutta nelle scuole"

    "Ogni anno vengono spesi circa 3,6 milioni di euro per portare frutta e verdura nelle nostre scuole all’intervallo. Per il periodo che va dal 2017 al 2023 l’Unione Europea ha stanziato 25,8 milioni per incoraggiare i bambini delle scuole primarie a consumare mele, pere, carote e pomodori e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane. Un progetto che solo nell’anno scolastico 2017/2018, ha coinvolto 2.900 istituticorrispondenti a più di un milione e 200mila alunni". 

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