Sicurezza a scuola

  • XVI edizione Premio Buone Pratiche Sicurezza e Salute a scuola "Vito Scafidi"

    Al via la XVI edizione del Premio Buone Pratiche Sicurezza e salute a scuola "Vito Scafidi", realizzato dalla Scuola di Cittadinanzattiva, e rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado che abbiano realizzato un progetto in almeno uno dei 3 ambiti tematici: sicurezza a scuola e sul territorio; educazione al benessere; cittadinanza attiva. Questa edizione contiene anche una sezione speciale dedicata ai nidi. Una giuria di esperti valuterà i progetti pervenuti e selezionerà i lavori migliori che saranno premiati durante un evento a Roma nel mese di Aprile.

  • Contro il virus funziona la ventilazione forzata, ma solo 200 scuole hanno installato i sistemi

    Sono soltanto 200 le scuole che hanno realmente provveduto alla installazione dei sistemi di aerazione forzata, come emerge dall'inchiesta del giornalista Corrado Zunino. Unica regione ad aver messo a punto una sorta di piano è la Regione Marche che, in tre tranche successive, ha messo a bilancio 12 milioni di euro sul tema. Serviranno a portare la ventilazione nella metà degli istituti che l'hanno richiesta: 170 scuole per un totale di 1.500 aule e 24.000 studenti. A queste si aggiungono tra gli altri, quindici scuole primarie del Comune di Milano, che hanno ricevuto una donazione da un'azienda produttrice degli impianti, un liceo di Roma, due di Salerno, un comprensivo di Bari e il plesso di Vo Euganeo. "I soldi ci sono, ma dobbiamo organizzare meglio la spesa", dichiara al quotidiano la Repubblica il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso, "bisogna individuare gli incaricati provincia per provincia e installare gli impianti entro il prossimo settembre". 

  • In assenza di interventi efficaci, si rischia una scuola in presenza solo sulla carta

    “Comprendiamo e apprezziamo che il Governo voglia fare di tutto per evitare la didattica a distanza. Alle buone intenzioni, riteniamo però che non siano corrisposti provvedimenti adeguati a favorire la ripresa delle scuole in sicurezza. In queste condizioni, da domani si rischia una situazione di caos generalizzato - come traspare dall’appello degli oltre 2000 dirigenti che hanno chiesto di posticipare l’avvio in presenza della didattica - e, come già evidente, di differenti approcci da parte delle Regioni”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “D’altra parte non possiamo sottovalutare i timori da parte di molte famiglie e del personale scolastico circa il rischio che, qualora si optasse per la dad nelle prossime due settimane, si scivoli inevitabilmente in un prolungamento della chiusura delle scuole sine die con effetti psico-sociali nefasti sui ragazzi e sulle ragazze, e con gravi problemi organizzativi ed economici per le famiglie dei più piccoli.

    Ci dispiace constatare che, ancora una volta, ci si è fatti cogliere impreparati sulla gestione della pandemia nella scuola senza predisporre un vero e articolato programma di breve e medio termine: solo sporadici gli interventi per assicurare un maggiore distanziamento con l’acquisizione di nuove aule, così come l’installazione di sistemi di ricambio d’aria che potrebbero contribuire a ridurre la diffusione del virus. Ben poco si è fatto sull’aumento e sul controllo dei trasporti pubblici. La gestione delle quarantene nelle classi si è già rivelata molto complicata nelle settimane precedenti e permangono delle incongruenze ad esempio sugli ultra dodicenni che solo da ieri possono prenotare la dose booster e rischiano quindi, in presenza di due compagni positivi, di essere messi in dad nelle prossime settimane. La mancata consultazione preventiva dei diversi rappresentanti del mondo della scuola da parte del Ministero dell’Istruzione prima e del Governo poi, nella definizione di provvedimenti che li riguardano direttamente, è un grave errore, che non tiene conto delle diverse esigenze, delle informazioni in possesso di chi lavora e studia nelle scuole e che alimenta il malcontento e la sfiducia”.

  • Sicurezza nella scuola: cambiano le regole, meno responsabilità per i dirigenti

    scuolesicure 2015 02 18

    E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre il testo della legge 215 del 17 dicembre che contiene una modifica significativa al decreto legislativo 81 del 2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nello specifico riferito alle scuole. Nell’articolo 18 del decreto 81 viene infatti introdotto un nuovo comma che così recita: “I dirigenti delle istituzioni scolastiche sono esentati da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano tempestivamente richiesto gli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati, adottando le misure di carattere gestionale di propria competenza nei limiti delle risorse disponibili a legislazione  vigente”. Inoltre si stabilisce anche che “qualora i dirigenti, sulla base della valutazione svolta con la diligenza del buon padre di famiglia, rilevino la sussistenza di un pericolo grave e immediato, possono interdire parzialmente o totalmente l’utilizzo dei locali e degli edifici assegnati, nonché ordinarne l’evacuazione, dandone tempestiva comunicazione all’amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla loro fornitura e manutenzione”.

  • L'8 per mille arriva alle scuole. Scopri come

    E’ stato pubblicato dal Ministero dell’Istruzione il bando ‘8 per mille’ che consentirà alle amministrazioni locali di utilizzare le risorse economiche (che i cittadini hanno destinato, con la loro dichiarazione dei redditi, alle scuole) per porre in essere interventi urgenti di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili.
    Cittadinanzattiva aveva sostenuto sin dal 2011 la proposta di inserire l’edilizia scolastica tra le alternative di destinazione dell’8*1000. Nel 2015 la proposta è diventata legge dello Stato, ma è solo a partire dallo scorso anno che tale possibilità è completamente attuabile. In passato le somme raccolte, infatti, erano destinate principalmente al miglioramento dei saldi finanziari e solo per la parte residua divisa in 5 categorie, ovvero beni culturali, fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e, appunto, edilizia scolastica.

  • A Pisa tre Licei senza aule. L'incontro in provincia

    Ad inizio novembre vi avevamo parlato delle difficoltà di alcuni Istituti Superiori di Pisa uniti nell'Osservatorio Scolastico Permanente legate alla scarsità di spazi. Questa settimana si è tenuto un primo incontro in Provincia per affrontare il nodo e individuate delle soluzioni. L'Osservatorio ha anche rigranziato Cittadinanzattiva per l'interessamento e l'attivazione.

  • A Pisa tre Licei senza aule. Si costituisce un Osservatorio civico

    Ben tre Scuole Superiori della città di Pisa, i Licei scientifici Dini e Buonarroti e il Liceo scienze umane e linguistico Carducci, versano da anni in una situazione difficile, sia per quanto riguarda le condizioni strutturali degli edifici che per quanto concerne la ormai cronica carenza di aule disponibili, che ha portato negli anni all'aumento delle cosiddette "classi pollaio", dove gli studenti sono stipati per far fronte alla mancanza di spazi adeguati. A denunciarlo un gruppo di genitori, docenti, studenti e studentesse che si sono costituiti in un Osservatorio Permanente Scuole Pisa che a luglio ha lanciato una petizione indirizzata al Presidente della Provincia e al Sindaco per chiedere interventi urgenti sulle questioni.

  • Infiltrazioni, crolli, strutture inagibili: quello che non va nella scuola italiana

    La scuola media Campanella di Gioia Tauro è stata chiusa cinque anni fa per un crollo e non ancora riaperta, l'istituto agrario di Piedimonte Matese è stato adeguato da un punto di vista sismico ma non si possono utilizzare laboratori ed aule, a Cusano Milanino i soffitti della scuola Marconi sono a rischio crollo per le infiltrazioni, in ben tre licei di Pisa mancano. Il problema della scarsa sicurezza delle nostre scuole è una emergenza che riguarda tutto il Paese, come  Cittadinanzattiva evidenzia con i Rapporti annuali della campagna Impararesicuri.

  • Celebrata la XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole

    Nelle scuole l’impegno da tempo è al massimo per arginare il covid. Ma si continua anche a fare prevenzione ed informazione sulla sicurezza scolastica e sui rischi naturali del proprio territorio? Di questo si è parlato oggi nel corso dell’evento presso il Liceo Kennedy di Roma promosso da Cittadinanzattiva per celebrare la XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Per l’occasione è stata presentata la Smart box della sicurezza,prodotta da Cittadinanzattiva, con materiali utili e scaricabili gratuitamente (opuscoli, poster, video tutorial) per conoscere e fronteggiare i rischi naturali presenti sui territori e in ambito scolastico, rivolta a docenti, studenti e famiglie; presentate anche tre videopillole, con gli studenti come attori protagonisti, per avere maggiore consapevolezza dei rischi in generale, per conoscere il piano di emergenza della propria scuola e quello comunale di protezione civile. Da oggi i materiali saranno online a disposizione di tutti.

    Nel corso dell'evento, inoltre, Cittadinanzattiva, Associazione Nazionale Presidi e Dipartimento della Protezione civile hanno lanciato l’indagine “Sicurezza, qualità, benessere a scuola in epoca Covid 19”, rivolta ai dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado, per fotografare i mutamenti relativi all’attuazione del Decreto legislativo n.81/2008 relativo alla sicurezza dei luoghi di lavoro ivi compresa la scuola, per fronteggiare l’emergenza pandemica e raccogliere e condividere le buone pratiche. 

  • Celebrata la XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole

    XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole

    Cittadinanzattiva, ANP e Dipartimento Protezione civile lanciano una indagine per scoprire come la pandemia ha cambiato la scuola.

    UnaSmart box e trevideo pillole per rilanciare la prevenzione sui rischi naturali

    La necessità di adeguare le scuole dal punto di vista della sicurezza strutturale resta una emergenza per il nostro Paese, così come occorre continuare a tenere alta l’attenzione e l’informazione sulla prevenzione dei rischi, ben oltre la pandemia. I dati parlano chiaro: più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%); il 39% è senza collaudo statico. Inoltre sono 17.343, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità e 1.983 (4,9%) si trovano in una zona soggetta a vincoli idrogeologici. Il 18% circa è da considerarsi un istituto vetusto (con più di 50 anni) e questo dato si concentra soprattutto in Piemonte e Liguria dove ben 4 edifici su 10 sono vetusti. Trentacinque gli episodi di crolli che si sono verificati a scuola fra settembre 2020 ed agosto 2021, circa tre al mese. E in due settimane, fra fine ottobre e l’11 novembre, ben 6 casi di crolli*. 17 mila sono le classi con più di 25 alunni, problema concentrato soprattutto negli istituti superiori dove Il 7% delle classi è in sovrannumero. I fondi ci sono ma i criteri, i progetti e i tempi per spenderli non sono ancora noti.

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