Tempi e costi dei processi

  • Il 19 Giugno parte il processo civile telematico

    Una riforma varata nell'ottica del risparmio: eliminare l’uso della carta, tagliare i costi di stampa e approvvigionamento, ridurre i tempi di esecuzione della attività, ridurre i tempi di emissione dei decreti ingiuntivi. Così, il 19 giugno, il processo civile telematico parte a tutti gli effetti, prevedendo nuove modalità informatiche e telematiche di sottoscrizione, trasmissione e conservazione degli atti giudiziari. Approfondisci

  • Giudici di pace in sciopero dal 2 al 4 giugno

    Braccia conserte per i Giudici di pace nella sede di Roma, in segno di protesta per le gravi inefficienze che caratterizzano il servizio degli uffici amministrativi. Personale insufficiente e carico di lavoro ingestibile, con conseguenze che si ripercuotono in gravi ritardi delle cancellerie nella pubblicazione delle sentenze; ritardi che arrivano fino a due anni. Leggi tutto

  • Il contributo unificato è incostituzionale

    Lo affermano le associazioni degli avvocati amministrativisti siciliani, che il 12 maggio scorso hanno depositato un apposito ricorso innanzi alla Commissione Tributaria di Palermo. I motivi del ricorso riguardano essenzialmente i molteplici profili di illegittimità costituzionale del comma 6 bis dell’art. 13, D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo Unico in materia di spese di giustizia) che fissa gli importi del contributo unificato per i ricorsi proposti davanti ai Tribunali amministrativi regionali ed al Consiglio di Stato. Cifre da capogiro. Per saperne di più

  • Giustizia, ancora rincari per i cittadini

    Non bastava l'aumento del  contributo unificato: in seguito all'innalzamento delle spese forfettarie nel processo penale ad ottobre 2013, tocca ora ai diritti di copia. Con decreto del Ministero della Giustizia del 10 marzo 2014 si è infatti provveduto all'aggiornamento degli importi: l'aumento riguarda sia i diritti di copia cartaceo che i diritti di copia diversi da quello cartaceo. Leggi di più

  • Carceri: l’Italia rischia multe da Strasburgo

    Si avvicina la scadenza imposta all’ Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. A fine maggio a Strasburgo si potrebbe decidere di procedere alle condanne sui 4.000 ricorsi pendenti in relazione al sovraffollamento delle carceri italiane. Continua a leggere

  • Avvocati negligenti: chi sbaglia, non viene pagato

    Un’interessante pronuncia della Corte di Cassazione (sent. n. 5410/14), recentemente emessa, evidenzia l’importanza - a carico del professionista legale - di una serie di doveri ed obblighi informativi nei confronti del proprio assistito. In caso di condotta negligente infatti, l’Avvocato è tenuto a risarcire il danno causato al cliente  perdendo il diritto all’onorario. Approfondisci

  • Indennizzi violazioni CEDU: per l'Italia primato negativo

    Nella Relazione annuale relativa all'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo da parte degli Stati, diffusa dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, l'Italia per l'anno 2013 figura al primo posto per l'entità degli indennizzi da versare alle vittime di violazioni accertate da Strasburgo. Sono ben 71.284.302 euro gli importi corrisposti, in gran parte in ritardo, con uno stacco molto ampio rispetto agli altri Stati. Leggi tutto

  • Danno biologico, il Tribunale di Roma aggiorna le Tabelle

    Il criterio standard utilizzato dalla quasi totalità delle strutture rimane quello delle tabelle milanesi, ma il Tribunale di Roma nella scorsa settimana ha adeguato le proprie tabelle del danno non patrimoniale al costo della vita, con un risultato di "maggior generosità" per quanto riguarda la valutazione sulle lesioni gravi. Leggi di più

  • Parametri forensi, arriva l’ok da parte del Ministero della Giustizia

    Il 10 marzo scorso il Ministro della Giustizia ha firmato il Decreto sui nuovi parametri forensi, dopo il tira e molla degli ultimi mesi tra Governo ed Associazioni forensi. Attesa la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Leggi tutto

  • Mediazione civile: per il Consiglio di Stato nessuna sospensione

    Dopo il ricorso dell’OUA (Organismo Unitario Avvocatura) al TAR del Lazio per richiedere la sospensione della mediazione obbligatoria, il Consiglio di Stato con l’ordinanza dell’11 marzo scorso ha dichiarato l’inammissibilità della domanda, sfatando ogni possibile dubbio in ordine alla sospensione dello strumento conciliativo. Approfondisci

  • Giustizia, ecco i dati del Ministero per il 2013

    Pubblicati i dati del movimento dei procedimenti civili e penali, raccolti ed elaborati dalla Direzione generale di Statistica del Ministero della Giustizia.  I dati sono aggiornati al 14 novembre 2013: sono oltre 9 milioni i processi pendenti, con un calo del 4% rispetto all’anno precedente. Ma la Giustizia resta lenta e costosa. Approfondisci

  • La Giustizia costa sempre di più: in piazza per dire NO ai rincari

    Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), insieme ad altre organizzazioni, hanno organizzato una manifestazione nazionale a difesa dei diritti dei cittadini per il 20 febbraio. Proclamati anche tre giorni di sciopero e di astensione dalle udienze. La protesta nasce per contestare gli ultimi provvedimenti varati dal Governo in materia di Giustizia, che ledono il diritto di accesso dei cittadini al Servizio: anche Cittadinanzattiva ha aderito all’iniziativa, condividendone sia i contenuti che l’impostazione. Leggi qui e guarda il manifesto dell’OUA

  • Mediazione civile: primi risultati presentati a Milano

    Venerdì 7 febbraio 2014 sono stati presentati  i risultati della prima Ricerca qualitativa sulla mediazione civile e commerciale condotta attraverso un'osservazione diretta sui casi del Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale di Milano. Leggi di più

  • E io pago....se l'appello è inammissibile

    La nuova normativa introdotta per il codice di rito nel 2012, forse sottovalutata, sancisce che nel caso in cui l'appello presentato sia privo dei presupposti fondamentali e sia considerato dal giudice privo di ragionevole fondatezza, venga rigettato e la parte condannata non solo a pagare le spese processuali, ma anche un importo pari al contributo unificato. Per saperne di più

  • In arrivo una legge per smaltire i processi, ma occhio alle spese

    Sta per essere varata la riforma che snellirà la giustizia civile, per far fronte ai numeri da capogiro che caratterizzano i processi pendenti in Italia. Non senza polemiche però: le misure al vaglio del Governo comprimono di fatto i diritti dei cittadini che per conoscere le motivazioni della sentenza dovranno anticipare di tasca propria parte delle spese dell’appello, ben 450 euro. Leggi di più

     

  • Giustizia lumaca: la Corte europea condanna l’Italia

    La Corte Europea di Strasburgo ha condannato l’Italia a risarcire quindici cittadini, tutti campani, vittime di estenuanti  lungaggini processuali. Questi cittadini hanno presentato ricorso in base alla legge Pinto - la legge che stabilisce il diritto ad un equo indennizzo per i tempi biblici dei processi - perché hanno  atteso nei tribunali della loro regione anche diciotto anni per ottenere una sentenza. Per saperne di più

  • Mediazione civile, istruzioni per l’uso

    Il Ministero della Giustizia ha emanato l’ennesima circolare per fornire ulteriori indicazioni ed istruzioni operative in merito all’istituto della mediazione civile obbligatoria. Approfondisci

  • Diritto di difesa: meno garanzie per i non abbienti

    Un'altra importante novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2014 riguarda il gratuito patrocinio: si prevede infatti la riduzione di 1/3 degli onorari spettanti ai difensori dei soggetti ammessi al beneficio. Gli effetti sono facilmente prevedibili: meno diritti per chi non ha soldi, perché per i bassi importi sempre meno avvocati si renderanno disponibili a difendere chi si trova nelle condizioni per accedere al patrocinio a spese dello Stato Leggi di più

  • Nuovo anno, nuovi rincari per la Giustizia

    Le novità, che incideranno notevolmente sull’accesso al servizio Giustizia, sono state introdotte dalla Legge di Stabilità 2014, approvata in via definitiva al Senato.  Aumenti sono previsti per le marche da bollo: per iscrivere una causa a ruolo ci vorrà una marca con un valore tre volte superiore a quella attualmente in uso (si passa dagli 8 ai 27 euro). L’impatto sarà notevole, soprattutto per le  cause di valore esiguo e produrrà un aumento indiretto anche sul contributo unificato. Leggi tutto

  • Mediazione obbligatoria, arrivano le indicazioni del Cnf

    Dopo i chiarimenti forniti dal Ministero della Giustizia, anche il Consiglio Nazionale Forense ha reso pubbliche le faq sulla mediazione obbligatoria, per sciogliere alcuni dubbi interpretativi. Tra i molteplici aspetti, è bene ricordare che nel processo di mediazione sia necessaria l’assistenza di un avvocato e che i soggetti economicamente più deboli abbiano il diritto di accedere al patrocinio gratuito. Leggi di più

  • Cnel: Giustizia più efficiente, meno cause civili pendenti

    Secondo i dati contenuti nell'ultima Relazione del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro sull'efficienza e sulla qualità dei servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, migliora anche il Servizio Giustizia. Il dato relativo ai fascicoli aperti al 30 giugno 2012 nel settore civile conferma un trend di progressiva riduzione delle pendenze rispetto al picco storico registrato a fine 2009. Leggi di più

  • Mediazione civile, ecco i chiarimenti del Ministero

    Dopo il ritorno all'obbligatorietà della mediazione civile come stabilito dal “Decreto del fare”, il Ministero della Giustizia interviene per fornire le linee interpretative e le prime direttive del procedimento conciliativo, assicurando il costante monitoraggio degli organismi di mediazione. Leggi i documenti ed approfondisci

  • Condanne irrevocabili e tempi dei processi

    Gli ultimi dati Istat confermano che in Italia, negli ultimi undici anni,  le persone condannate con sentenza definitiva  sono diminuite del 4,8%. I tempi processuali invece si allungano, soprattutto per i reati di stampo mafioso ed omicidio. Ma quali sono i delitti più diffusi? Leggi l’inchiesta

  • Carceri: è l’Italia degli sprechi

    Istituti penitenziari costruiti ma celle mai utilizzate: è questo uno dei grandi paradossi italiani, che fa più scalpore in un momento in cui lo stato del sistema carcerario italiano è in preda all’emergenza. Tutto questo mentre a Strasburgo sta per essere presentato l’ennesimo Piano contro il sovraffollamento delle carceri per garantire il rispetto della scadenza del maggio 2014 dettata dalla Corte europea dei diritti umani per porre rimedio alle condizioni di vita inumane dei detenuti. Leggi di più

  • Mediazione delegata dal giudice, un obbligo da rispettare

    Quando si parla di “mediazione delegata” non si fa riferimento ad un semplice invito che il Giudice rivolge alle parti in causa di esperire un tentativo di conciliazione, ma si tratta di un vero e proprio obbligo che non lascia possibilità di scelta. Anche in questo caso dunque, la mediazione diventa condizione di procedibilità ed è destinata ad operare sia in primo grado che in grado di appello, come chiarito dalla recente ordinanza del Tribunale di Milano. Approfondisci

  • Spese processuali penali in aumento per i cittadini

    Con il decreto ministeriale n.111/2013 il Ministero della Giustizia ha emanato il regolamento recante disposizioni in materia di recupero delle spese del processo penale, in vigore dallo scorso 19 ottobre. Sono stati rideterminati i criteri per il recupero di dette somme nei confronti di ciascun condannato; somme anticipate dall'Erario e relative ad esempio a perizie, consulenze tecniche, pubblicazione della sentenza. Approfondisci

  • Efficienza PA e Giustizia: per l’Italia è record negativo

    Secondo una valutazione della Commissione europea,  la performance della pubblica amministrazione italiana nel 2012 è stata “molto scarsa” tanto che il Bel paese si è piazzato al 23° posto nella classifica tra i 28 Paesi europei. La Giustizia non è da meno: ci vogliono 1210 giorni per arrivare al terzo grado nelle cause civili. Leggi di più

  • Carceri italiane, un bilancio che fa paura

    Secondo l’Osservatorio permanente sui morti in carcere, in meno di cinque anni si sono tolti la vita ben 306 detenuti, sintomo evidente del disagio esistenziale vissuto all’interno delle strutture penitenziarie. L’Italia rischia ancora sanzioni ed urge un intervento immediato. Approfondisci

  • Cittadini europei: diritto di difesa garantito

    Lo ha decretato il Consiglio Giustizia e Affari Interni delle istituzioni comunitarie, ribadendo il principio secondo cui deve essere garantito ad ogni cittadino residente nell'Unione Europea il diritto di essere assistito da un avvocato per i procedimenti penali. La Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro tre anni. Leggi di più

  • E’ online la Carta dei servizi della Tutela legale di Cittadinanzattiva

    Sul sito è possibile visionare e scaricare la Carta dei servizi della Tutela legale che regola l’esercizio dell’azione legale e stragiudiziale esercitata tramite Cittadinanzattiva. Consulta le FAQ

  • Nuovi parametri forensi, ecco il regolamento

    Il Ministro della Giustizia ha inviato al Consiglio di Stato e al Consiglio Nazionale Forense il regolamento  recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense.  I nuovi parametri premiano la mediazione e penalizzano il legale che persegue strategie dilatorie che mirano all'allungamento ingiustificato dei tempi. Leggi di più

  • Servizi della tutela legale

    Che cos’è la carta dei servizi della tutela legale?
    E’ uno strumento che impegna Cittadinanzattiva a garantire tramite i propri centri di tutela adeguati standard di rispetto e trasparenza dei diritti dei cittadini nella delicata fase di assistenza legale .
    In estrema sintesi impegna Cittadinanzattiva e il singolo avvocato al rispetto, oltre che del codice deontologico proprio degli avvocati, di alcune regole molto semplici in tema di rapporto con il cittadino.
    In particolare è prevista la forma scritta dell’incarico professionale e in ordine alle tariffe gli avvocati iscritti al nostro albo si impegnano a contenere le previsioni di compenso entro e non oltre i parametri MEDI fissati dal DM 140/2012. I nostri avvocati inoltre forniranno come previsto dalla legge ogni informazione riguardo la possibilità di accedere al gratuito patrocinio.

  • Quanto costa la mediazione?

    Con il ritorno in vigore della mediazione obbligatoria in seguito alla conversione in legge del “Decreto del fare” (Dl. n. 69/13), è stata introdotta anche un’importante novità sul fronte dei costi. Si prevede infatti che in caso di mancato accordo all'esito del primo incontro nessun compenso sia dovuto per l'organismo di mediazione. Costi sono previsti solamente se, all'esito di tale incontro, le parti intendano proseguire nel procedimento di mediazione. Approfondisci

  • Legge Pinto: il Ministero è pronto per risarcire

    Sei stato vittima della lungaggine processuale e sei ancora in attesa dell’indennizzo? C’è speranza: il Ministero della Giustizia sta procedendo ad una verifica di tutte le posizioni debitorie ancora pendenti per procedere ai relativi pagamenti, per il momento con riferimento alle sentenze degli anni 2009-2010.  E’ necessario compilare un modulo ed inviarlo all’indirizzo PEC fornito dal Ministero. Per maggiori approfondimenti e per scaricare il modulo guarda qui

  • Il 20 settembre la mediazione torna obbligatoria

    Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del “Decreto del fare” torna l’obbligatorietà della mediazione per alcune controversie civili e commerciali. In realtà si tratterà di un esperimento, poiché l’obbligo di mediare resterà in vigore per quattro anni, sotto il monitoraggio costante del Ministero della Giustizia che avrà il compito di esaminarne i risultati e le criticità emerse. Approfondisci

  • Legge Pinto: per il debito le risorse sono insufficienti

    Sono 50 milioni gli euro stanziati nel 2013 destinati a coprire il debito nei confronti dei cittadini che attendono da anni l’indennizzo per la violazione del termine ragionevole del processo, come previsto dalla legge n. 89/01. Una somma, questa, che si rileva però del tutto insufficiente, se si pensa che il debito è pari a circa 340 milioni di euro: lo rende pubblico il Ministero della Giustizia, con la nota dell’11 luglio 2013. Leggi qui

     

  • Quando la malagiustizia fa male

    Errori dei giudici e tempi biblici dei processi: una storia che non cambia e che continua a pesare sull’economia del Paese e, soprattutto, sulla vita dei cittadini che si trovano a dover ricorrere alla Giustizia. Imprese fallite, indennizzi non ancora versati: un freno alla crescita per l’Italia. Leggi di più

  • Storie di vita: quando la Giustizia sbaglia

    Sul sito www.linkiesta.it/giudici-errori sono state raccolte tre storie emblematiche - tra le tante - di imprenditori che, vittime della malagiustizia, hanno visto crollare la loro attività a causa di errori giudiziari e di inchieste che si sono rivelate nel corso del tempo infondate.

  • Rapporto Ocse: Italia maglia nera della Giustizia

    I dati dell’ultimo rapporto dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) parlano chiaro: l’Italia è il paese con la giustizia civile più lenta. Record negativo dunque, con 564 giorni di durata solamente per il primo grado di giudizio ed otto anni almeno per la conclusione di un intero processo. Leggi di più

  • Carceri: si lavora per l’emergenza sovraffollamento

    Il Ministero della Giustizia sta mettendo a punto un decreto per alleggerire la pressione sulle carceri e per fronteggiare il problema del sovraffollamento. Un’emergenza, questa, che porterà a far uscire dagli istituti circa quattromila detenuti, prediligendo le misure alternative alla detenzione per adeguarsi alle direttive della  Corte Europea di Strasburgo entro maggio 2014. Approfondisci

  • La sala da ping pong diventa una cella

    Succede a Roma, nel carcere di Rebibbia, dove un detenuto di 82 anni, gravemente malato, è stato rinchiuso nella sala ludica trasformata in cella, a causa del sovraffollamento carcerario. Con lui altri quattordici detenuti: a disposizione un solo bagno alla turca. Leggi di più

  • "Pinto bis": pronto il modulo per ottenere l’indennizzo

    Lungaggine al quadrato, verrebbe da dire: perché i tempi lunghi non riguardano solo i processi, ma anche l'iter per ottenere l’indennizzo da Legge Pinto, una volta riconosciuto. Per questo il Ministero della Giustizia, per sanare le posizioni debitorie ancora pendenti, ha messo a disposizione un modulo per tutti i cittadini che nel 2008 hanno visto riconosciuto, con sentenza della Corte di Cassazione, il diritto all’equa riparazione ma che sono rimasti ad oggi insoddisfatti. Per scaricare il modulo clicca qui

  • Innocente, aspetta 36 anni per avere Giustizia

    E’ la storia di un uomo vittima della malagiustizia,quella di Giuseppe Gulotta, arrestato nel 1976 all’età di 19 anni in seguito alle indagini sulla morte di due carabinieri, trucidati nella caserma di Alcamo Marina (Tp) e condannato per omicidio e strage. Ha trascorso ben 22 anni in carcere senza avere colpa ed oggi, finalmente in libertà, racconta la sua storia attraverso un libro. Leggi di più

  • Nuova legge Pinto: dubbi di costituzionalità?

    Modificata dal “Decreto Sviluppo” (D.l. n. 83 del 2012, convertito in legge n. 134/12), la legge Pinto – quella che prevede il diritto ad un’equa riparazione per la violazione del termine di ragionevole durata del processo – è al vaglio, doppio, della Consulta. Le Corti d'appello di Bari e di Reggio Calabria hanno infatti sollevato, con due ordinanze, dubbi di legittimità costituzionale su alcune delle novità introdotte. Per saperne di più

  • Italia maglia nera della Giustizia? Ma c’è anche del buono

    Su sito di Repubblica troviamo un’interessante inchiesta sulla giustizia, con dati sui tempi dei procedimenti e buone pratiche. L’Italia conserva il suo primato negativo, per i tempi lunghissimi dei processi e per l’arretrato da gestire: ma ci sono uffici giudiziari come quelli di Torino e Milano che hanno iniziato un percorso importante, volto alla riduzione delle pendenze grazie ad una gestione ragionata dei flussi, al processo telematico ed ai riti alternativi. Leggi l’inchiesta

  • Attivato lo Sportello del cittadino, per una Giustizia più vicina

    E’ sempre stata una delle richieste prioritarie di Cittadinanzattiva, favorevole all’apertura di un URP all’interno degli uffici giudiziari, come punto di orientamento e informazione per l’accesso al Servizio Giustizia. Finalmente il Consiglio nazionale forense ha approvato il Regolamento che disciplina le modalità di accesso allo “Sportello del cittadino”, che dovrà essere istituito presso ogni Consiglio dell'Ordine per fornire un servizio, gratuito, di informazione ai cittadini sulle prestazioni professionali e sul funzionamento della giustizia. Approfondisci

  • Giustizia e grandi sprechi: quanto costa il CSM?

    Per il Consiglio Superiore della Magistratura lo Stato mette a disposizione ben 35 milioni di euro l’anno. Il costo sostenuto per il personale in servizio nel 2011 ha toccato i 19 milioni (più della metà del bilancio) e per gli straordinari vengono stanziati cifre astronomiche: 630 mila euro annue. Tra i benefit non mancano le auto blu. Approfondisci

  • La parcella dell’avvocato deve essere proporzionata alla causa

    Con una recente pronuncia (sent. n. 7807/13), la Corte di Cassazione ha sancito un importante principio in tema di compenso spettante agli avvocati. I Giudici hanno infatti previsto la possibilità che l’onorario del professionista possa essere ridotto se considerato sproporzionato rispetto al valore effettivo della controversia. Approfondisci

  • No alle discriminazioni multiple: pubblicato il rapporto della FRA

    L'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA) ha recentemente pubblicato un importante report sulle disuguaglianze e discriminazioni multiple nell'accesso all'assistenza sanitaria. La ricerca ha riguardato anche l'accesso alla giustizia rispetto a questa tipologia di discriminazioni e Cittadinanzattiva vi ha collaborato, offrendo un importante contributo. Approfondisci e  scarica il report

  • Un fondo di garanzia regionale per le vittime della malasanità?

    Questo sembra l’intento verso cui Regioni ed Aziende sanitarie si stanno orientando, per risarcire direttamente i pazienti che hanno subito un danno. Si tratta di una gestione in proprio dei sinistri che prevede una sorta di auto-assicurazione con lo scopo di ridurre i tempi per il risarcimento e per ovviare all’aumento delle polizze assicurative, sempre più care. Per saperne di più

  • Il debito per i processi troppo lunghi pesa sullo Stato

    La legge Pinto (n.89/01), che dà diritto ad un’equa riparazione per la lungaggine processuale, è stata modificata in seguito alla conversione in legge del Decreto Sviluppo. Si parla di razionalizzazione ma, in realtà, sembra che le modifiche apportate vadano tutte in un’unica direzione: limitare quanto più possibile le richieste di indennizzo da parte dei cittadini perché lo Stato non ce la fa a pagare. Il debito Pinto pesa…ma i cittadini, chi li risarcisce? Leggi di più

  • Danno biologico: le tabelle sono quelle di Milano

    Lo ribadisce la Corte di Cassazione: in assenza di altri criteri stabiliti dalla legge per la liquidazione del danno biologico i giudici devono attenersi alle Tabelle predisposte dal tribunale di Milano, poiché ampiamente diffuse sul territorio nazionale. Approfondici qui

  • Avvocato, ti pago o non ti pago?

    Lo “Studio della controversia” rientra in una di quelle voci di parcella che devono essere corrisposte all’avvocato, ma con dei limiti. Infatti, per la Cassazione il legale che subentra al collega in corso di causa non ha diritto a compensi per prestazioni intellettuali se si limita semplicemente a ricercare dei documenti ed a presentare il ricorso. Approfondisci

  • Contributo unificato, la giustizia diventa dei ricchi

    L’hanno chiamata “Legge di stabilità 2013”: ma sembra che, al contrario, qualche destabilizzazione la porti, soprattutto per le tasche dei cittadini. Sarà molto più difficile accedere alla Giustizia per i meno abbienti, visti i rincari alle stelle del contributo unificato. Per saperne di più

  • Contributo unificato, la giustizia diventa dei ricchi

    L’hanno chiamata “Legge di stabilità 2013”: ma sembra che, al contrario, qualche destabilizzazione la porti, soprattutto per le tasche dei cittadini. Sarà molto più difficile accedere alla Giustizia per i meno abbienti, visti i rincari alle stelle del contributo unificato. Per saperne di più

  • Geografia giudiziaria: per cambiare c’è tempo

    Spunta una sentenza del Tar della Basilicata che può dare qualche speranza in più al mantenimento in vita delle sedi giudiziarie colpite dai tagli. Secondo il Tribunale amministrativo lucano non ci può essere “nessuna forzatura nel passaggio di consegne dalle sezioni distaccate ai tribunali accorpanti” e, dunque, nessun cambiamento fino all'entrata in regime della nuova normativa prevista per settembre 2013. Approfondisci

  • Mediazione: ecco il Libro Verde

    Il Ministero della Giustizia ha avviato una consultazione pubblica sulla mediazione: si tratta di un Libro Verde per stabilire i parametri di qualità degli organismi di mediazione, proposta contenuta anche negli ultimi rapporti Pit Giustizia. Anche Cittadinanzattiva ha avviato una consultazione interna per raccogliere i contributi dei cittadini: le segnalazioni potranno essere inviate all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • Legge di stabilità: la Giustizia costa sempre di più

    Sul sito www.dirigentigiustizia.it troviamo un’interessante analisi sulla legge di stabilità varata dal Governo, che prevede un ulteriore aumento dei costi della Giustizia. Tra le principali novità che incideranno sulle tasche dei cittadini, l’aumento del contributo unificato e l’imposta di bollo per i certificati penali. Approfondisci

  • Italia inadempiente per la Corte Europea

    Il nostro Paese conferma di essere la maglia nera nel rispetto della legislazione comune europea e riconquista il poco invidiabile primato di Stato membro col maggior numero di ricorsi per inadempimento a suo carico. Leggi su www.lavoce.info un’interessante analisi

  • Mediazione: depositate le motivazioni della Consulta

    Depositata il 6 dicembre scorso la sentenza n. 272/12 con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima, per eccesso di delega, la norma sulla media-conciliazione nelle controversie civili e commerciali, nella parte in cui prevede il carattere obbligatorio della stessa. Approfondisci. Leggi il testo delle sentenza

  • Penalisti in sciopero contro il sovraffollamento

    Mercoledì 28 novembre i penalisti d’Italia hanno fermato la loro attività forense per protestare contro il sovraffollamento carcerario, definito un vero dramma sociale italiano. Ormai intollerabili le condizioni degli istituti penitenziari nel nostro Paese: per questo l’Unione Camere Penali ha indetto l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. Approfondisci

  • La Giustizia tra ammodernamento e manutenzione

    Riorganizzazione del sistema giudiziario verso una maggiore specializzazione; contenimento della crescita del contenzioso di competenza delle corti di appello; regole sulla determinazione dell’onorario degli avvocati. Questi i principali campi d'intervento che il Governo ha intrapreso per aggredire il problema dell’inefficienza della giustizia civile. Continua a leggere

  • Mediazione e liti in corso: ecco i chiarimenti

    Quali sono le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale con cui è stata dichiarata l’illegittimità della mediazione obbligatoria? E, soprattutto, quali sono le conseguenze e le ripercussioni sui procedimenti in corso? Leggi un estratto della rassegna stampa dell’OUAe le nostre Faq

  • La Giustizia entra nell'era digitale

    Che la Giustizia italiana fosse un po’ arrugginita e bisognosa di innovazione, anche tecnologica, per migliorare l’efficienza del servizio in termini di tempi e costi è fuori di dubbio: ma il nostro sistema è veramente pronto alla digitalizzazione? A quanto pare, sembra di si. Ed il passaggio da carte e scartoffie varie, da fascicoli e da milioni di fogli di carta giacenti presso le cancellerie alla via telematica è ormai in corso. Leggi di più

  • Legge Pinto e prescrizione

    Il termine di prescrizione del diritto all'indennizzo per i processi troppo lunghi inizia a decorrere dopo che siano trascorsi i sei mesi previsti dalla legge, a pena di decadenza, per proporre la domanda di equa riparazione alla Corte d'appello. La regola vale sia per i procedimenti regolati dalla vecchia legge Pinto (n. 89/2001), sia per quelli regolati dalle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Sviluppo (art. 55, Legge n. 134/2012). Per saperne di più

  • Legge Pinto e processo tributario: è possibile?

    Secondo la Corte di Cassazione il contribuente può ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale quando la causa davanti alle Commissioni tributarie sul rimborso d’imposta dura troppo tempo. Ma niente equa riparazione in caso di lite sull’ accertamento. Insomma, ad avviso dei Supremi giudici il processo tributario non resta fuori dalla possibilità di un risarcimento per le lungaggini processuali, ma con i dovuti limiti. Continua a leggere

  • La Giustizia penale si fa telematica

    Nell’ottica della velocizzazione e del risparmio, per la prima volta in Italia anche nel settore penale si apre la strada alle comunicazioni e notificazioni giudiziarie telematiche. Il “debutto” avverrà presso il Tribunale di Torino, una delle sedi giudiziarie considerate più virtuose e all’avanguardia per la gestione dei carichi di lavoro. Per saperne di più

  • Presentato il Rapporto Cepej sullo stato della giustizia

    La Commissione Europea per l’efficienza della giustizia (Cepej) ha presentato in questi giorni il IV rapporto di valutazione dei sistemi giudiziari europei. Il Rapporto 2012 contiene dati relativi a 46 Paesi ed offre una chiave di lettura della giustizia in Europa e un'analisi della sua evoluzione attraverso numerosi indicatori. Per l’Italia aumenta la spesa destinata ai tribunali e c’è boom degli avvocati. Leggi qui

  • Mediazione: la fotografia di Cittadinanzattiva su “Guida al Diritto”

    Nell'ultimo numero della rivista del Sole 24 Ore, per approfondire la riflessione sull’efficacia della mediazione civile, viene richiamata l'indagine civica condotta da Cittadinanzattiva in occasione del IV Rapporto PiT Giustizia. Leggi  qui

  • Giustizia lenta: le imprese soffrono

    Se guardiamo all’economia, i tempi lunghi della giustizia non incoraggiano di certo lo sviluppo delle realtà imprenditoriali. La lentezza del sistema giudiziario nel nostro paese continua a rappresentare infatti un pesante costo, in termini economici e sociali, per cittadini ed imprese: considerando infatti le performance dei sistemi giudiziari internazionali, l’Italia compare sempre ai vertici delle graduatorie per disfunzionalità. Un interessante studio mostra però che con una riduzione della durata dei processi, le imprese sarebbero in media più grandi del 10%. Approfondisci su www.lavoce.info e leggi qui

  • Avvocati, addio distinzione fra diritti e onorari

    Il Decreto del Ministero della Giustizia n. 140/12 ha introdotto nuove modalità per la liquidazione dei compensi professionali che sostituiscono le vecchie tariffe. Per gli avvocati, la liquidazione del compenso sarà onnicomprensiva: si parlerà infatti di compenso unitario, venendo meno la distinzione tra diritti (cioè l'attività gestionale della lite) ed onorari (l’attività intellettuale). Approfondisci

  • Mediazione: una soluzione rapida ed efficace!

    La mediazione obbligatoria non viola il diritto di agire in giudizio per la difesa dei propri diritti e interessi legittimi ma anzi introduce un ulteriore strumento di tutela necessario. Pertanto, il comportamento della parte che non si  presenta in mediazione costituisce frode alla legge, perché posto volontariamente in violazione di una norma imperativa a tutela del giusto. Questi i punti cardini della recente sentenza emessa dal Tribunale di Siena. Leggi il testo della pronuncia

  • Contributo unificato: dubbi interpretativi

    Il Ministero della Giustizia interviene con la Circolare del 5 luglio 2012 per chiarire gli ambiti applicativi delle modifiche al regime del contributo unificato introdotte dalla Legge n. 183/2011. L'intervento mira a chiarire se e quando vi sia necessità di pagamento o di integrazione del contributo unificato nelle procedure esecutive ed in materia di impugnazione. Approfondisci

  • Tagli ai tribunali: l’avvocatura si mobilita

    L’Avvocatura si compatta per far sentire la propria voce contro i tagli alle sedi giudiziarie varati dal governo con il decreto sulla Spending Review. Si chiedono soluzioni alternative ed un’ampia revisione del testo di legge. Approfondisci

  • Mediazione obbligatoria: si o no?

    La questione di legittimità costituzionale sollevata in merito all'obbligatorietà della mediazione, com’è noto, è in attesa di giudizio innanzi alla Corte Costituzionale. Nel frattempo, è arrivata la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, adita dal Tribunale di Palermo, che in qualche modo anticipa ed offre spunti di riflessione sulla obbligatorietà della mediazione civile e commerciale. Leggi qui e scarica l’ordinanza del Tribunale di Palermo

  • Quanto costa allo Stato la giustizia civile?

    Viene comunemente definito “abuso di processo” quello che regolarmente si compie all’interno dei Tribunali italiani. Un abuso, sistematico, che prende le mosse dall’ingolfamento degli uffici, dal carico di lavoro insostenibile per i giudici, dalla scarsità di mezzi e risorse e che genera tempi lunghi e costi eccessivi per i cittadini. Ma come salvaguardare coloro che realmente devono tutelare i propri diritti? Leggi qui
  • Può durare sei anni un giusto processo

    Il Decreto sviluppo (Dl. n. 83/12) all’art. 55 contiene le modifiche alla legge Pinto, legge prevista  nel nostro ordinamento per riconoscere un indennizzo a favore delle vittime delle lungaggini processuali. Questo il “processo tipo”: 3 anni per il primo grado, 2 per il secondo ed 1 per il giudizio di fronte alla Cassazione. Al di sotto di questi limiti nessuna richiesta di risarcimento potrà essere soddisfatta. Approfondisci. Leggi il testo del  Decreto sviluppo relativo alla Legge Pinto
  • Chi paga il procedimento?

    Anche quando l’impugnazione in appello viene dichiarata inammissibile, il ricorso per Cassazione è comunque consentito contro il capo dell’ ordinanza che contiene la condanna al pagamento dei costi del procedimento. Per saperne di più leggi qui

  • Giudici, una cosa alla volta

    Gestire troppe cause insieme ed aumentare il carico di lavoro generando ritardi ed inefficienze fa male alla produttività: questo però accade nella realtà alla Giustizia italiana. Cercare di evitarlo è lo scopo della sperimentazione condotta dalla Fondazione Giuseppe Pera, in collaborazione con la Corte di appello - sezione lavoro di Roma. Il filo conduttore della sperimentazione è che i giudici dovrebbero concentrarsi su un numero di cause molto inferiore: così facendo migliorano i tempi, la produttività, l’economia e la Giustizia. Approfondisci

  • Legge Pinto: due gradi, due anni

    Il giudizio instaurato attraverso la legge Pinto (n.89/01) al fine di ottenere un equo indennizzo per la durata irragionevole del processo, deve svolgersi in due anni. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, accogliendo un ricorso di un cittadino contro il ministero della Giustizia. Leggi di più

  • I costi inutili della Giustizia

    Mimma Modica Alberti, Coordinatore nazionale di Giustizia per i Diritti, interviene sul settimanale “Gente” in merito alla spesa sostenuta dai magistrati della Procura di Perugia - ben 182 mila euro - per il video che ricostruisce tridimensionalmente l’omicidio di Meredith Kercher. La Corte dei Conti ha aperto un'istruttoria per presunto danno erariale. Leggi l’interventoPer saperne di più

  • Strasburgo condanna l’Italia: giustizia “lumaca”

    Cresce il record negativo dell’Italia, per il quinto anno consecutivo bacchettata dalla Corte di Strasburgo: nel 2011 il nostro Paese è quello con il maggior numero di sentenze della Corte Europea per i diritti dell'uomo rimaste inapplicate (2.522 su un totale di 10.689). Il problema principale? La lentezza cronica dei nostri tribunali. Leggi di più

  • Così la Giustizia italiana spreca soldi e tempo

    La vicenda ha dell’incredibile e ci fa rendere conto di quanto la Giustizia italiana soffra e faccia soffrire. Succede a Taranto: ben tre anni di processo per il furto di un ovetto di cioccolata, per arrivare poi ad una sentenza di assoluzione. Un euro e quattro centesimi il costo dell’ovetto, migliaia di euro il costo del processo per la giustizia italiana. Approfondisci

  • Cara ingiustizia quanto mi costi

    Vittime di errori giudiziari, indagini approssimative o sbagliate, scambi di persona, reclusi senza colpa: l’ingiusta detenzione si rivela, oltre che un danno sul piano umano, anche uno spreco economico insostenibile, costando allo Stato diverse decine di milioni di euro ogni anno. Leggi l’inchiesta di Repubblica

  • Rca e condominio: pronti a mediare?

    Dal 21 marzo 2012 le liti condominiali e le richieste di risarcimento delle Rc auto dovranno essere precedute dall’esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione. Tra qualche giorno, quindi, scatterà l’obbligo di fare pace senza entrare in tribunale. Leggi il sole24ore

  • Italia più diligente per la Corte Europea

    L’Italia si adegua progressivamente alle regole europee: è infatti stabile la diminuzione delle sentenze di condanna da parte di Lussemburgo nei confronti del nostro Paese per inadempienza. Approfondisci

  • Verso un protocollo d’intesa

    Promosso da Giustizia per i Diritti, il 30/01/12 si è tenuto a Roma il primo incontro con gli Avv.ti D.Greco, G.Buccarella, A.Polto dell'AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati); G.Rizzo Vice Presidente ADU-Roma (Associazione Difensori D'Ufficio) e l'Avv. Piqué in rappresentanza dell'Associazione Avvocati di Strada. I temi trattati: aumento della povertà e azioni comuni per garantire ai cittadini l'accesso alla giustizia. Leggi il rapporto sulla povertà

  • Lunghezza dei processi

    Parliamo della cd. Legge Pinto (L. n.89/2001 "Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell'articolo 375 del codice di procedura civile". A chi si applica la "legge Pinto"?
    La "Legge Pinto" si applica a chiunque abbia "subìto un danno patrimoniale o non patrimoniale per effetto di violazione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, sotto il profilo del mancato rispetto del termine ragionevole di cui all'articolo 6, paragrafo 1, della Convenzione ". (Capo II, art.2, comma 1)

    Quando può ritenersi "ragionevole" la durata di un processo?
    In generale, la durata ragionevole del processo in primo grado è stata fissata dai giudici italiani, sulla scorta della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, ora in quattro ora in tre anni, salva sempre la valutazione del caso concreto. Per il secondo grado la ragionevole durata è stata indicata in due anni ed in un anno per i gradi successivi. Per la Cassazione, la durata "ragionevole" è di un anno.

    La Corte Europea sul punto ha sempre dichiarato irricevibili i ricorsi presentati nei confronti di processi di durata inferiore ai tre anni.

    In alcune ipotesi particolari, in cui l'oggetto del contendere richieda una celerità maggiore (ad es. giudizi riguardanti l'affidamento o l'adozione dei minori, o le cause di lavoro, pensionistiche o fallimentari) i termini di ragionevole di durata dei processi sono stati fissati dalla Corte Europea entro i due anni e sette mesi.

    Se il processo è stato chiuso con una transazione può applicarsi la legge?
    Sì. Il risarcimento può essere chiesto anche se il giudizio è terminato con una transazione (Cass. 8716/06, Cass. 11.03.05 n. 5398).

    Se il processo è ancora pendente può applicarsi la legge?
    Il risarcimento può richiedersi anche a processo ancora pendente. In questo caso verrà fatta una prima liquidazione e, se il processo poi non terminerà entro un tempo ragionevole, potrà presentarsi un secondo ricorso per l'ulteriore "segmento" temporale di irragionevole durata, che darà luogo ad una seconda ed ulteriore liquidazione.

    Quali sono le modalità e i termini di presentazione della domanda per ottenere un'equa riparazione?
    La domanda si propone con ricorso alla Corte di Appello competente (individuata secondo criteri precisati nella legge in esame), sottoscritto da un difensore munito di procura speciale e contenente gli elementi di cui all'articolo 125 del codice di procedura civile. Il ricorso è proposto nei confronti del Ministro della Giustizia quando si tratta di procedimenti del giudice ordinario. Negli altri casi è proposto nei confronti del Ministro dell'Economia e delle Finanze. La Corte pronuncia entro quattro mesi dal deposito del ricorso, con decreto impugnabile per Cassazione. Tuttavia tale termine non sempre è rispettato nella pratica giudiziaria anche a causa del crescente numero di ricorsi. Il decreto pronunziato dalla Corte di appello è immediatamente esecutivo. (Art. 3 L. 89/2001).

    Quali sono le condizioni per proporre la domanda?
    La domanda di riparazione può essere proposta durante la pendenza del giudizio nel cui ambito la violazione si assume verificata, ovvero, a pena di decadenza, entro sei mesi dal momento in cui la decisione, che conclude il medesimo procedimento, è divenuta definitiva (è passata in giudicato).

    A quanto ammonta la riparazione?
    Solitamente, la riparazione consiste in 1.000-2.000 euro per ogni anno di durata eccessiva del processo. L'ammontare effettivo del risarcimento concesso dipende dalla materia del procedimento e dalla sede territoriale della Corte: di solito vengono liquidati risarcimenti più alti per questioni in materia di famiglia o status della persona e per procedimenti penali o pensionistici, nei quali casi di solito si raggiungono anche i 2.000euro/anno, meno per altre questioni.

    Quali sono i costi del procedimento?
    Il procedimento non è soggetto a contributo unificato, ma il decreto che viene emesso al termine è soggetto a imposta di registro e quindi a registrazione (circolare Agenzia delle Entrate 23.3.2004 n. 13/E), che verrà tuttavia corrisposta solo in caso di mancato accoglimento del ricorso. Nel caso in cui l'Amministrazione sia condannata, verrà corrisposta da quest'ultima.

    Quali documenti sono necessari?
    Se il procedimento è già terminato, è necessario depositare copia della sentenza, eventualmente con attestazione del passaggio in giudicato. Se il procedimento è invece ancora pendente, va depositato il certificato di pendenza della lite. Questi documenti, uno in alternativa all'altro, servono alla Corte d'Appello per verificare che il ricorso sia stato presentato nei termini corretti, cioè sia tempestivo.

    Qual è la durata media dei processi civili in Italia?
    Nel nostro Paese la durata media dei processi civili ammonta a circa tre anni; in ragione di questo record negativo, l'Italia è collocata al 157° posto su 183 nazioni nella graduatoria annuale della Banca Mondiale e rappresenta, al contempo, il fanalino di coda dei paesi dell'OCSE. L'Italia possiede infatti il primato italiano per i tempi più lunghi delle cause civili ed i costi più elevati.

    Sulla stessa lunghezza d'onda, nel contesto europeo, sia la Commissione Europea sia il Consiglio hanno evidenziato la necessità che l'Italia adotti misure volte a ridurre la durata delle procedure di applicazione del diritto contrattuale, la cui eccessiva lunghezza rappresenta uno dei profili di debolezza del nostro contesto imprenditoriale1.

    Analogamente, la Banca d'Italia ha prodotto negli ultimi anni numerosi studi a riguardo, in quanto l'inefficienza della giustizia civile, quale "pilastro tra le istituzioni di un'economia di mercato" mette seriamente in discussione "diritti di proprietà, contratti, promozione della concorrenza".

    A quanto ammonta la mole del contenzioso in Italia?
    Secondo il Rapporto 2010 della Cepei, la Commissione che monitora l'efficienza della giustizia di 47 paesi europei, nel nostro Paese vengono annualmente avviate 4.809 cause civili ogni 100.000 abitanti, a fronte delle 3.961 del Regno Unito, delle 2.672 della Francia e delle 2.345 della Germania.

    Tra fascicoli nuovi e processi pendenti, l'arretrato prosegue inesorabilmente ad accumularsi, con il risultato che in Italia, secondo le stime della Cepei, sono 533 i giorni di attesa per la pronuncia di una sentenza di primo grado.

    I dati generali trovano conferma nelle segnalazioni dei cittadini in merito ai tempi dei procedimenti civili, registrate dal PiT Giustizia di Cittadinanzattiva. In particolare, nel corso dell'ultimo anno di attività, le segnalazioni sulle cause civili la cui durata oscilla tra uno e cinque anni di pendenza, che nel 2009 coprivano il 36% del totale, sono aumentate di ben 24 punti percentuali, arrivando al 50% nel 2010.

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    1Raccomandazioni per l'Italia in adempimento della Strategia Europea 2020

    (ultimo aggiornamento: gennaio 2012)

    maggiori informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • Quanto costa l’accesso alla giustizia?

    Sul sito www.dirigentigiustizia.it il Dirigente Dott. Gaetano Walter Caglioti fa il punto sulle modifiche che hanno interessato il contributo unificato. Guarda le tabelle riepilogative

  • La sentenza? Tra seicento giorni!

    Il caso è quello di un magistrato del tribunale di Catania al quale sono stati riscontrati gravi ritardi nel deposito di molte sentenze. Il Ministero della Giustizia ricorre contro la decisione di assoluzione del Csm. Approfondisci

  • Chiavari: no alla chiusura del tribunale

    In una lettera firmata dal sindaco, il Comune chiede che il tribunale di Chiavari (Ge) non venga chiuso. Quattro anni fa è iniziata la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia, costata circa 13,3 milioni di euro: grandi opere o grandi sprechi? Approfondisci

  • La lentezza, male cronico dei nostri tribunali

    La Giustizia in Italia proprio non va: ci vogliono anni per veder definito un processo civile ed al Sud è una vera e propria odissea. I cittadini invecchiano insieme alle loro cause e l'economia del paese accusa il colpo. L'inchiesta. I conti in rosso

  • Patto di quota lite: questioni di deontologia professionale

    Se il legale chiede un supplemento ulteriore al compenso previsto dal patto di quota lite può incorrere in sanzioni, se l'importo risulta sproporzionato all'attività effettivamente svolta, e non giustificato dal risultato conseguito. Approfondisci

  • Magistrati in fuga

    Cinque Giudici e due PM lasciano la sede del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce), il quinto d'Italia per carico di lavoro. L'Associazione Nazionale Magistrati lancia l'allarme: "impossibile lavorare nella terra di Gomorra". Approfondisci. L'articolo di Roberto Saviano

  • Diritti fondamentali…in vendita

    Accanto ad occasioni da cogliere al volo per l'acquisto di prodotti di ogni tipo, sul web iniziano a comparire offerte sui generis: prestazioni legali con maxi sconti. Un mercato selvaggio delle professioni che rischia di pregiudicare la qualità della tutela e di far traballare una lobby ben consolidata. Leggi l'articolo

  • "148 Stefano. Mostri dell'inerzia"

    Questo il titolo del film-documentario presentato al Festival di Roma da Ilaria Cucchi, sorella del giovane morto nel reparto di Medicina Protetta dell'Ospedale Sandro Pertini sei giorni dopo il suo arresto. Il film compie una rigorosa indagine sul decesso di Stefano, contro il quale la vita e lo Stato hanno giocato una partita spietata. Approfondisci

  • Sentenza in ritardo: il giudice può essere sanzionato

    È quanto stabilito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 18696/11. Il magistrato che impiega più di un anno per il deposito della motivazione di una sentenza è reo di condotta lesiva del diritto al giusto processo del cittadino. Approfondisci

  • Prescrizione breve: quanti reati a rischio?

    Prosegue l'iter del Disegno di legge n. 1880 sul cosiddetto "processo breve". Atteso il voto finale dopo il parere del Governo sulle proposte emendative. Sugli effetti del Ddl il mondo della giustizia si interroga. Approfondisci

  • Giustizia lumaca? A Treviso il giudice dei record!

    Da tempo il Tribunale trevigiano dispone di un organico insufficiente per gestire la sezione civile e quella penale. Il magistrato non ha quindi esitato a smaltire il suo carico di lavoro in tempi da manuale: sessantanove udienze in un giorno, anzi in tre ore. Approfondisci

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