Cittadinanzattiva su Commissione Anticorruzione: solo se nominata dal Presidente della Repubblica e con poteri più forti

"La Civit, la commissione che dovrebbe garantire trasparenza e integrità nelle PPAA italiane, è del tutto priva di strumenti per far rispettare le leggi. Per questo motivo, ci pare condivisibile la proposta Catricalà di attribuire poteri ispettivi alla Civit, organo che nell'ambito del ddl anticorruzione attualmente in discussione al Senato, è destinata ad assumere il ruolo di 'supercommissario' per la lotta alla corruzione". Lo sostiene Vittorio Ferla, responsabile Trasparenza e Legalità di Cittadinanzattiva.

 


"Riteniamo, inoltre, che, per garantire l'imparzialità, l'indipendenza e il corretto funzionamento dell'organo, i commissari anticorruzione debbano essere nominati direttamente dal Presidente della Repubblica anche in qualità di presidente del CSM. Soltanto eliminando l'attuale dipendenza dal governo, e i rischi di lottizzazione delle nomine da parte della politica, sarà possibile avere un Supercommissario anticorruzione forte, autorevole, efficace e libero da condizionamenti. Ci pare, infine, del tutto evidente che queste modifiche al ddl anticorruzione debbano essere fatte subito e che se, viceversa, il provvedimento venisse approvato così com'è, significherebbe rimandare di dieci anni il problema".

 

Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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