Consumatori

Consultazione SDGs e SPL presentazione 1

Servizi pubblici locali: in basso alla classifica di soddisfazione degli utenti il trasporto pubblico locale. Obiettivi di sostenibilità ritenuti poco raggiungibili. I risultati della consultazione civica di Cittadinanzattiva

Non pienamente soddisfatti dei servizi pubblici della propria città, con un livello di soddisfazione che diminuisce dal Nord al Sud del Paese. Più apprezzato il servizio idrico, a seguire quello di raccolta dei rifiuti, in basso alla classifica il trasporto pubblico locale. Ma come è messa l’Italia rispetto al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile?  Secondo i cittadini, non proprio bene: circa la metà ha scarsa fiducia nelle possibilità di migliorare e rendere sostenibili tali settori, come indicato dagli obiettivi dell’Agenda 2030.

È quanto emerge dalla Consultazione civica sui servizi pubblici locali e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile realizzata da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi del DM 7 febbraio 2018.

Alla consultazione hanno partecipato 3.586 cittadini, di età compresa - quasi per il 90% - fra i 18 e i 65 anni, di cui il 45% ha il titolo di istruzione superiore e quasi il 44% ha conseguito la laurea. I rispondenti appartengono per il 40% alle regioni del Centro Italia, per il 37% al Nord e per il 23% al Sud.

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Local public services: at the low of the users' satisfaction ranking, there is the local public transport. Sustainability goals are considered hardly reachable. Here are the results of Cittadinanzattiva's civic consultation.

Citizens are not completely satisfied with the public services in their city; there is a gradually decreasing level of satisfaction from the North to the South of the country. Water service is the most appreciated, followed by the waste collection one, while the local public transport ranked last. But how is Italy doing with regard to the achievement of Sustainable Development Goals? According to citizens, it is not doing so well: almost half of them have little faith in the possibility of improving and making these sectors sustainable, as indicated by the Agenda 2030's goals.  

Costi bassi ma mezzi vecchi: nel confronto con gran parte dei Paesi europei, del nostro trasporto pubblico locale vien fuori una immagine in chiaro-scuro. Se in media l’abbonamento annuale in Italia costa poco meno di 300€ rispetto agli oltre 500€ di Madrid e ai 750€ di Parigi, il parco mezzi del nostro Paese nel 2018 ha un’età media di 12,3 anni rispetto ai circa 7 anni della media europea.
Notevoli le differenze inoltre che si riscontrano nelle diverse regioni, con Sud e Isole penalizzate in termini di disponibilità del servizio e numero di passeggeri trasportati a fronte di tariffe non sempre inferiori alla media.
Nei principali centri urbani, inoltre, si viaggia ad una velocità media di circa 15km orari (in linea con quella del ‘700, come ricorda Confcommercio) e nelle ore di punta si scende fino a 7-8 km/h. Non a caso sono ben 5 le città italiane nella classifica delle prime 25 al mondo per ore perse nel traffico: oltre a Roma (seconda dopo Bogotà, con 254 ore perse nel 2018 da ogni romano nel traffico), ci sono Milano (7ma in classifica), Firenze (14ma), Napoli (17ma) e Torino (23ma).

Costo abbonamenti: Perugia e Alessandria i capoluoghi più cari
Nel 2020 l’abbonamento ordinario mensile in Italia costa in media 33 euro (+22,2% rispetto al 2005). A spendere di più sono gli umbri con 47,50€ al mese (+30% vs al 2005), a spendere meno sono i molisani con 25,13€ mensili e nessuna variazione rispetto al 2005. L’incremento più elevato negli ultimi 15 anni si registra in Calabria (+82,2%), a seguire la Sardegna con +50,7%.
La spesa media per l’abbonamento annuale è invece di 297 (+18,8% rispetto al 2005); la tariffa più elevata si registra in Liguria (374€, +37% vs 2005), quella più bassa in Campania (201€, -3,4%).
Fra i capoluoghi di provincia al vertice della top ten dei più cari troviamo Perugia con 55€ per l’abbonamento mensile e Alessandria con 473€ per quello annuale; i più economici sono invece Andria per l’abbonamento mensile (17,50€) e Vercelli per quello annuale (150€).

I dati sono resi noti nell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, realizzato nell’ambito del progetto Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018).
L'indagine ha interessato le tariffe per il trasporto pubblico locale urbano applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2020 (e confrontate con quelle applicate nel 2005, primo anno di indagine), e ha preso come riferimento i seguenti titoli di viaggio: il biglietto ordinario a tempo, l'abbonamento mensile ordinario personale e l'abbonamento annuale ordinario personale.

intesa ubi

Cittadinanzattiva e Adoc esprimono grande preoccupazione per quanto sta accadendo nell’ambito dell’Offerta pubblica di scambio (OPS) promossa da Intesa Sanpaolo sulle azioni ordinarie di UBI.  “Le nostre associazioni stanno ricevendo in questi giorni diverse segnalazioni da parte di clienti di Ubi Banca che lamentano di essere stati “sconsigliati” dagli operatori di alcune filiali di aderire all’offerta”, dichiarano Antonio Gaudioso segretario generale di Cittadinanzattiva e Roberto Tascini presidente di Adoc.

ESTATE IN SICUREZZA consigli 02 800x450 1 copy

Dal 1° luglio sarà possibile chiedere il Bonus vacanze, un incentivo previsto dal Decreto Rilancio nell’ottica di dare una spinta alla ripresa dell’attività turistica nazionale e a tutti coloro che decideranno di passare le vacanze in Italia, soggiornando nelle attività ricettive presenti sul territorio (compresi bed & breakfast e agriturismi). Cosa sapere e come richiederlo?

Questa settimana la “Guida Covid-19. (E)state in sicurezza di Cittadinanzattiva, dopo l’appuntamento su “spiagge libere e stabilimenti balneari”, fornisce semplici informazioni sul bonus vacanze e tutto ciò che bisogna sapere prima di mettersi in viaggio.

I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva

434: questa la cifra spesa nel 2019 da una famiglia per la bolletta idrica, con un aumento del 2% rispetto al 2018. Grosseto e Siena si confermano i capoluoghi di provincia più cari con una spesa media a famiglia di 781€, Isernia resta ancora la più economica con 130€. Gli incrementi più elevati si registrano a Crotone (+13,5%) e Varese (+12,3%), seguono Roma (+10,7%) e Palermo (+10,5%).

Presentati oggi 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, nel corso di un webinar, i risultati della Consultazione civica realizzata da Cittadinanzattiva sulle percezioni e abitudini dei cittadini nell’uso della risorsa e del servizio idrica. “Scarsa fiducia dei cittadini sulla qualità dell’acqua di rubinetto (solo il 46,4% la utilizza), perché non ci si fida dei controlli sulla potabilità. Il 43,7% degli italiani consuma acqua in bottiglie di plastica, con gravi conseguenze sull’inquinamento del pianeta. L'accesso universale all'acqua da bere e ai servizi igienici: non è ancora risolta la questione della garanzia per tutti di un quantitativo corrispondente al minimo vitale (50 litri al giorno) che secondo i cittadini può essere garantito tramite un prezzo politico definito dall'Autorità (46,9%) o ponendolo a carico della fiscalità generale (32,9%). I razionamenti dell’acqua (13%) soprattutto al Sud. La consapevolezza dei cittadini rispetto a quelli che sono i propri consumi di acqua e di conseguenza gli sprechi è davvero molto limitata.

In tema di cambiamenti climatici i rischi che si avvertono in misura maggiore riguardano il possibile aumento delle zone a rischio siccità e desertificazione, l’intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi (es. uragani e tempeste) e l’innalzamento del livello del mare e quindi delle inondazioni. Si collega invece in minor misura la questione dei cambiamenti climatici a quella di fenomeni migratori di massa e diffusione di nuove malattie. Su quest’ultimo punto c’è da dire che l’indagine è stata realizzata nel periodo precedente al COVID 19 e quindi forse adesso le risposte su tale argomento potrebbero essere differenti.

On June 5, 2020, the World Environment Day, Cittadinanzattiva reported during a webinar the results of its civic consultation on the perceptions and habits of citizens with concerns to the use of water resources and services.

"Citizens lack confidence in the quality of tap water (only 46.4% use it) because they do not trust controls on drinking water. 43.7% of Italians consume water in plastic bottles, with severe consequences on the pollution of the planet.

Universal access to drinking water and sanitation: the issue of guaranteeing everyone a quantity of water corresponding to the vital minimum (50 liters per day) has not yet been solved. According to citizens, such quantity can be guaranteed through a political price defined by the authorities (46.9%) or by charges through general taxation (32.9%).

Webinar 5 giugno ore 12.00 le percezioni sullacqua iscriviti

Venerdì 5 giugno, dalle 12.00 alle 13.00, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente che si celebra il 5 Giugno, parleremo delle percezioni e abitudini dei cittadini nell’uso della risorsa e del servizio idrico, risultanti dalla Consultazione civica realizzata da Cittadinanzattiva. Nella lotta alle pandemie e ai cambiamenti climatici abbiamo una grande alleata: l’acqua. L’acqua è necessaria per produrre ciò che ci serve, ma l’impatto sull’ambiente non è più sostenibile. Le risposte dei cittadini sugli sprechi, i cambiamenti climatici, la qualità dell’acqua di casa, l’accesso al diritto all’acqua, quale modello di economia sostenibile. L’iniziativa è promossa da Cittadinanzattiva, con il supporto di CEVI (Udine), Cafc Spa (Udine), CIPSI (Roma), CICMA (Milano), Comune di Milano, Coordinamento Enti Locali per la Pace e i Diritti umani (Perugia),  GMA (Padova), MM Spa (Milano),  PHP (Palermo),  Università  Udine (DPIA). 

Al webinar parteciperanno: Tiziana Toto di Cittadinanzattiva, che presenta il Rapporto della Consultazione; Lorenzo Bardelli, Direttore sistemi idrici dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA); Luca Lucentini, direttore reparto di qualità dell’acqua e salute dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Modera l’incontro Rosario Lembo, presidente del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua (CICMA).

Vi aspettiamo! Per ricevere il link di accesso e partecipare al Webinar clicca QUI

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Cittadinanzattiva e Comitato Macula: preoccupati delle affermazioni SOI su accordi con AIFA per riduzione farmacovigilanza e uso farmaci off label per pure questioni economiche. AIFA intervenga urgentemente facendo chiarezza.
A seguito di segnalazioni provenienti da più parti, Cittadinanzattiva e Comitato Macula esprimono preoccupazione perché sempre più spesso le amministrazioni regionali influenzano, per non dire obbligano, i medici oculisti a utilizzare un farmaco mai sperimentato per le maculopatie (off-label) a fronte di farmaci ampiamente sperimentati (on-label).
“Siamo perfettamente consapevoli che vi siano differenze importanti di costo ma siamo anche consapevoli che non si possa giocare con la salute dei pazienti e la sicurezza delle terapie”, hanno dichiarato Antonio gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, e Massimo Ligustro, Presidente di Comitato Macula.
“Esprimiamo timori per il frazionamento in microdosi (da qui il costo esiguo) del farmaco off label perché questa modalità non garantisce certamente la stessa sicurezza del farmaco integro”
“Le nostre preoccupazioni” hanno aggiunto Gaudioso e Ligustro, “derivano anche dalle parole pronunciate da un noto esponente di una Società oftalmologica privata in un recente video nel quale viene chiaramente detto che un paziente monocolo o con basse difese deve essere trattato con un farmaco on-label, affermando e ammettendo di fatto che i farmaci non sono identici e quello off-label non abbia la stessa sicurezza”. 

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