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Previsione di misure straordinarie e in via definitiva accoglienza in case famiglia protette per garantire la tutela, la dignità e la sicurezza dei bambini presenti in carcere assieme alle mamme detenute.  È questa la richiesta che oggi Cittadinanzattiva torna ad avanzare con una lettera appello al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’Economia, al Presidente della Camera dei Deputati, della Commissione Giustizia e della Commissione Bilancio; lettera che, nel giro di poche ore, ha raccolto numerose e significative adesioni del mondo della società civile, della stampa, della cultura.

“Queste nostre proposte erano già state presentate con un emendamento al Decreto Giustizia e poi trasformate in un ordine del giorno, ossia un semplice atto di indirizzo rivolto al Governo. Nonostante nella fase emergenziale le presenze dei bambini in carcere si siano progressivamente ridotte, riteniamo tuttora necessario intervenire per soluzioni definitive che rimuovano tutti gli ostacoli di natura giuridica ed economica ad oggi presenti, ed impedire così che i bambini tornino a fare ingresso in carcere. Oggi, insieme a tutti i firmatari della lettera, chiediamo che queste proposte vengano recepite in occasione della conversione in legge dello stesso Decreto Giustizia (DL n.28/2020)”, spiega Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.

“È indispensabile un’assunzione concreta di responsabilità da parte delle Istituzioni, perché riteniamo che la tutela dei soggetti più fragili, in questo caso i bambini, debba prevalere su ogni altra ragione, interesse o equilibrio politico”.

Qui puoi scaricare la lettera appello con i firmatari

Alessandro Cossu
Classe '71, napoletano di nascita, mancato romano di adozione. Laureato in economia, ha passato molto tempo a collezionare master in diverse discipline, ed è a Cittadinanzattiva dal 1997. Appassionato di cucina e di tecnologia applicata, è responsabile dell'ufficio comunicazione e stampa, e membro della Direzione Nazionale.

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