caregiver

  • Studenti caregiver si può? La storia di Antonio e la sua battaglia per il diritto allo studio

    caregiver copy copy

    Antonio Demarcus da circa 8 anni è caregiver di sua madre, affetta da diverse patologie invalidanti. Per poterla assistere ha dovuto fare una scelta radicale, spesso rinunciando a tanti aspetti della sua vita personale, ma non ha rinunciato allo studio. Iscritto all’università cagliaritana, attraverso una richiesta specifica indirizzata alla rettrice dell’Ateneo Del Zompo, riesce ad ottenere la modifica del regolamento tasse 2020/21 con l’integrazione dell’articolo 20bis “Esenzione per lo Studente Rientrante nella definizione di Caregiver Familiare”. Per questo ha deciso di portare avanti una battaglia per arrivare al riconoscimento ufficiale a livello nazionale della figura del caregiver universitario e avere delle agevolazioni, non solo finanziarie.

  • Diritti e qualità di vita dei caregiver soprattutto quelli giovani: partecipa al nostro questionario

    caregiver copy

    Mi chiamo Francesca. Ho 32 anni e ho scoperto di essere una caregiver quando era troppo tardi, forse. Dall’età di 13 anni mi sono occupata, insieme a mio padre, della mia mamma colpita da una malattia degenerativa molto pesante. Ricordo i sabati sera nei pronto soccorso, le notti in clinica per dormire con lei quando non potevo lasciarla sola e le tenevo la mano, le sue braccia in continuo movimento, gli spasmi quando la cambiavo, la preparavo e le facevo il bagno. Non so bene il momento in cui ho scoperto di essere una caregiver: un giorno, senza saperlo, i ruoli si erano invertiti ed ero io che mi prendevo cura di lei”.

    È una delle tante storie di caregiver, spesso giovani, che abbiamo  incontrato sul nostro  cammino a tutela dei diritti dei cittadini, dalla parte di chi cura e di chi è assistito. In Italia sono un vero e proprio esercito d’invisibili che sostiene il welfare del nostro Paese: in media il 17,4% della popolazione, oltre 8,5 milioni di persone, è caregiver. Spesso si tratta di persone a loro volta anziane, come i familiari che assistono, ma non sempre è così: più di 390 mila sono giovani caregiver che hanno tra i 15 e i 24 anni, ragazzi che si prendono cura regolarmente di un familiare, dedicando tempo, energie, equilibrio e benessere della famiglia. 

  • Diritti e qualità di vita dei caregiver: partecipa al nostro questionario

    CAREGIVER SURVEY copy

    Mi chiamo Francesca. Ho 32 anni e ho scoperto di essere una caregiver quando era troppo tardi, forse. Dall’età di 13 anni mi sono occupata, insieme a mio padre, della mia mamma colpita da una malattia degenerativa molto pesante. Ricordo i sabati sera nei pronto soccorso, le notti in clinica per dormire con lei quando non potevo lasciarla sola e le tenevo la mano, le sue braccia in continuo movimento, gli spasmi quando la cambiavo, la preparavo e le facevo il bagno. Non so bene il momento in cui ho scoperto di essere una caregiver: un giorno, senza saperlo, i ruoli si erano invertiti ed ero io che mi prendevo cura di lei”.

    È una delle tante storie di caregiver, spesso giovani, che Cittadinanzattiva ha incontrato sul suo cammino a tutela dei diritti dei cittadini, dalla parte di chi cura e di chi è assistito. In Italia sono un vero e proprio esercito d’invisibili che sostiene il welfare del nostro Paese: in media il 17,4% della popolazione, oltre 8,5 milioni di persone, è caregiver. Spesso si tratta di persone a loro volta anziane, come i familiari che assistono, ma non sempre è così: più di 390 mila sono giovani caregiver che hanno tra i 15 e i 24 anni, ragazzi che si prendono cura regolarmente di un familiare, dedicando tempo, energie, equilibrio e benessere della famiglia. 

  • Se ti riconosci, sei anche tu un caregiver! Partecipa al nostro questionario

    CAREGIVER SURVEY

    Ogni giorno genitori, figli, fratelli, partner, amici, vicini di casa dedicano il loro tempo a persone che - per motivi di salute psico-fisica, disabilità, non autosufficienza o semplicemente per età anziana - hanno bisogno di cure e/o supporto per le loro attività quotidiane, di cura personale o per altre necessità.
    Se ti riconosci, sei anche tu un caregiver!

  • Giornata mondiale Alzheimer: tutto più difficile con la pandemia

    Alzheimer2020

    In occasione della Giornata mondiale dedicata all'Alzheimer (21/09/2020), Anna Baldini, segretario regionale di Cittadinanzattiva Emilia Romagna, evidenzia come "l'impatto della pandemia da Covid-19 sui malati di Alzheimer e sui loro familiari è stato devastante. I malati di Alzheimer hanno dovuto subire: restrizioni domiciliari, chiusura di strutture di ricovero, l’interruzione dei servizi di assistenza domiciliare, chiusura dei centri diurni. In questi mesi abbiamo ricevuto molte segnalazioni da familiari che non hanno potuto essere fisicamente vicini ai propri cari ricoverati nei CRA o RSA".

  • Dai Fisioterapisti a pazienti e caregiver: 20 consigli per il dopo-lockdown

    caregiver

    Parte la campagna "muoviti responsabilmente e aiuta ad un graduale movimento!". 20 semplici consigli dei fisioterapisti per gli anziani e i loro caregiver per evitare cadute e fratture, promossa a livello nazionale dal Gruppo di Interesse Specialistico-GIS di Fisioterapia Geriatrica AIFI per la "ripartenza" dopo il lungo lockdown imposto a causa del Covid-19. 

  • Bocciatura bonus caregiver: Cittadinanzattiva denuncia e lancia l'appello

    af6645fc 8134 4ed1 b522 552fd58cf6b7 xl

    Non ci sarà il bonus da 600 euro per i caregiver. Cancellato l'emendamento al Decreto Rilancio che proponeva un bonus da 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020. Il bonus, che era stato introdotto per “dare sollievo alle famiglie maggiormente esposte a rischio di impoverimento a causa della presenza di componenti con disabilità”, come scritto nella relazione, e, per questo, era anche compatibile con il reddito di emergenza e il reddito di cittadinanza, è stato cancellato dai relatori della commissione bilancio della Camera che hanno preso in esame il pacchetto di modifiche proposte.

  • Niente bonus per i caregiver: dall'Emilia Romagna un appello per reintrodurlo

    Cancellato l'emendamento al Decreto Rilancio che proponeva un bonus da 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020. Cittadinanzattiva Emilia Romagna, che sostiene da tempo i singoli caregiver e le Associazioni e caldeggia politiche fattive a loro favore, è amareggiata da questa decisione e invita il ministro dell’Economia e della Finanza Roberto Gualtieri ad rintrodurre il bonus caregiver nel Decreto Rilancio, unendosi alle Associazioni di caregiver che già lo hanno fatto.
    Il bonus, che era stato introdotto per “dare sollievo alle famiglie maggiormente esposte a rischio di impoverimento a causa della presenza di componenti con disabilità”, come scritto nella relazione, e, per questo, era anche compatibile con il reddito di emergenza e il reddito di cittadinanza, è stato cancellato dai relatori della commissione bilancio della Camera che hanno preso in esame il pacchetto di modifiche proposte.  
    I motivi? Niente di ufficiale, ma con tutta probabilità hanno a che fare con i costi. L’operazione, secondo le prime stime, avrebbe avuto un costo di 75 milioni di euro.

  • Cittadinanzattiva su disegno di legge sui caregiver: ecco i punti da migliorare

    A tre anni di distanza dal riconoscimento della figura dei caregiver e a due dall’istituzione del fondo ad essi dedicata, l’atteso DDL N. 1461 formula una “prima fase di normazione, finalizzata al riconoscimento e alla tutela del lavoro svolto dal caregiver familiare”,riconoscendogli un valore sociale ed economico per il Paese. Sul disegno di legge è intervenuta Cittadinanzattiva e numerose associazioni del CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici) di Cittadinanzattiva, attraverso l’invio di osservazioni specifiche alla XI Commissione del Senato.

    “In Italia in media il 17,4% della popolazione (oltre 8,5 milioni di persone) è caregiver. Spesso si tratta di persone a loro volta anziane, come i familiari che assistono, ma non sempre è così: più di 390 mila sono i giovani caregiver, tra i 15 e i 24 anni. Ragazzi che si prendono cura regolarmente di un familiare, sacrificando tempo, energie, equilibrio e benessere alla famiglia, e rischiando di pagare un prezzo altissimo in termini di salute e realizzazione personale. Essere caregiver non è una scelta ma una necessità e lo si rimane per molti anni, spesso per tutta la vita. Durante quel periodo, per molti non è possibile mantenere il lavoro e di conseguenza viene meno il sostentamento economico. Occuparsi di loro e di tutti coloro che assistono familiari, svolgendo un pezzo importante di welfare del nostro Paese, è una priorità fondamentale. Il Disegno di legge è un primo importante passo, ma è necessario migliorare in più punti il testo per riconoscere appieno il ruolo dei caregiver e tutelare i loro diritti, oltre a quelli delle persone assistite”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.

Condividi