Diritti umani

  • Ancora nessuna assoluzione per Patrick Zaki, udienza rinviata

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    Nell’udienza che si è svolta il 1 febbraio presso il Tribunale di Mansoura (Egitto), il giudice monocratico ha deciso il rinvio per il prossimo 6 aprile. Dunque, ancora nessuna assoluzione per Patrick, ma l’ennesimo rinvio che continua ad allungare l’esito di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Patrick Zaki era stato scarcerato il 7 dicembre 2021 ma per lui rimangono in piedi le accuse e ora sarà costretto a presentarsi nuovamente in udienza ad aprile. Il rinvio dell'udienza per il momento scaccia i fantasmi di una possibile condanna, ma non consegna allo studente egiziano dell’Università di Bologna e alla sua famiglia la tanto attesa notizia di un’assoluzione piena.

  • Maltrattamenti a detenuto malato, la CEDU condanna l’Italia

    La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l'Italia per aver trattato in modo inumano un detenuto con gravi problemi psichiatrici, avendo continuato a tenerlo in una prigione ordinaria nonostante i tribunali nazionali, e poi anche la Corte stessa, ne avessero ordinato il trasferimento in un centro dove potesse essere curato.

  • Carola Rackete, accolta la richiesta di archiviazione per il salvataggio in mare della Sea Watch

    Sea Watch 3 libera Carola Rackete

    Nessuna responsabilità per la comandante della nave Sea Watch 3 che il 29 giugno del 2019 approdò, con quaranta naufraghi a bordo, nel porto di Lampedusa forzando il blocco imposto dalle Autorità italiane dopo diciassette giorni di attesa in mare. Secondo le motivazioni contenute nel provvedimento disposto dal Gip, che accoglie in pieno la richiesta di archiviazione della Procura di Agrigento, la Rackete “ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale ed internazionale del mare”.

  • Processo Cucchi, chiesta la condanna per i carabinieri accusati dei depistaggi

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    Ci sono voluti oltre 12 anni per arrivare alla conclusione del processo per la morte di Stefano Cucchi, processo che vede imputati otto carabinieri accusati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia, per aver depistato le indagini sull'omicidio del giovane. È stato fatto di tutto per nascondere la verità ma, finalmente, si è riusciti a comprendere che cosa sia effettivamente accaduto dopo la morte di Stefano nell’ottobre del 2009 e che cosa sia stato fatto per occultare le effettive responsabilità del pestaggio.

  • Carcere: il Report di Antigone sulla situazione del 2021

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    Nel corso del 2021 l'osservatorio di Antigone sulle condizioni di detenzione ha visitato 99 carceri per adulti, più della metà di quelli presenti in Italia, rilevando le situazioni più critiche anche alla luce della situazione sanitaria che ha fortemente accentuato i problemi pre-esistenti nei penitenziari italiani. Il 2021 è stato un anno di attesa per tutto il sistema penitenziario italiano, colpito e sconvolto dal Covid-19 nel corso del 2020 ed è sentita la necessità di un ritorno alla normalità, tentativo che, purtroppo, non in tutti gli istituti ha dato riscontro positivo.

  • Rinnovata la “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti"

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    È stata rinnovata per altri quattro anni la “Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti”, grazie alla firma del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’Associazione Bambinisenzasbarre Onlus. Si tratta di un documento di fondamentale importanza, perché riconosce il diritto dei minorenni alla continuità del legame affettivo con i genitori detenuti e mira a sostenerne il diritto alla genitorialità.

  • Aperte le iscrizioni per il corso sulla cittadinanza italiana di ASGI e Spazi Circolari

    CITTADINANZA ITALIANA COME SI OTTIENE

    Dal 17 al 19 gennaio 2022 si svolgerà un corso intensivo, promosso e organizzato da ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Spazi Circolari, che mira ad approfondire la normativa e le strategie difensive (nella fase amministrativa e in quella giurisdizionale) in tema di riconoscimento della cittadinanza italiana, analizzando le prassi illegittime della pubblica amministrazione tesa ad ostacolare di fatto il riconoscimento della cittadinanza ai neomaggiorenni nati in Italia, ai cittadini stranieri che richiedono la cittadinanza per naturalizzazione o matrimonio e ai discendenti in linea materna o paterna di cittadini italiani.

  • Lavorare nel campo dei diritti umani, il corso di CILD e Roma Tre

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    Sono aperte fino al 5 gennaio 2022 le iscrizioni al corso di perfezionamento promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza Università Roma Tre e dalla CILD, Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, che partirà all’inizio del prossimo anno. Il corso è diretto a chi intende lavorare, o già è attivo, all’interno di associazioni, istituzioni, organizzazioni nazionali e internazionali, governative o non, impegnate nell’ambito dei diritti umani e delle libertà civili, con l’obiettivo di fornire agli studenti la possibilità di approfondire e completare le proprie conoscenze circa le materie attinenti al sistema internazionale di protezione dei diritti umani.

  • Caporalato a Foggia, indagata moglie del capo Dipartimento Immigrazione del Viminale

    Nel corso dell’inchiesta contro il caporalato denominata “Sotto padrone”, condotta dalla Procura di Foggia, è stata iscritta nel registro degli indagati anche la moglie del direttore del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Viminale, già Prefetto di Bari, nel frattempo dimessosi. L’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ha portato già all'arresto di cinque persone, due delle quali in carcere: sono state verificate oltre dieci aziende agricole riconducibili ad alcuni degli indagati, tra luglio e ottobre 2020, ed è proprio di una di queste aziende che la moglie del direttore del Dipartimento del Viminale è socia amministratrice.

  • La lunga vicenda di Patrick Zaki, finalmente libero…ma non del tutto

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    La vicenda di Patrick Zaki inizia il 7 febbraio 2020: lo studente egiziano dell’Università di Bologna viene arrestato al rientro in Egitto e incarcerato per ben 22 mesi, a seguito di continui rinvii. Le accuse che gli vengono rivolte sono di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe come scopo quello di minare la sicurezza pubblica. L’arresto e la detenzione di Patrick scatenano una mobilitazione generale, per l’ingiusta detenzione a cui viene sottoposto e le accuse che gli vengono mosse: ma l’appello dei genitori e di tutta l’opinione pubblica, della società civile e delle istituzioni rimane inascoltato e iniziano i rinvii delle udienze anche a causa della pandemia.

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