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La vicenda di Patrick Zaki inizia il 7 febbraio 2020: lo studente egiziano dell’Università di Bologna viene arrestato al rientro in Egitto e incarcerato per ben 22 mesi, a seguito di continui rinvii. Le accuse che gli vengono rivolte sono di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe come scopo quello di minare la sicurezza pubblica. L’arresto e la detenzione di Patrick scatenano una mobilitazione generale, per l’ingiusta detenzione a cui viene sottoposto e le accuse che gli vengono mosse: ma l’appello dei genitori e di tutta l’opinione pubblica, della società civile e delle istituzioni rimane inascoltato e iniziano i rinvii delle udienze anche a causa della pandemia.

Patrick ha scontato in tutto 22 mesi di carcere e finalmente è stato rilasciato l’8 dicembre scorso.Ma non è ancora un ragazzo totalmente libero: l’1 febbraio 2022 Patrick dovrà presentarsi di nuovo davanti alla Corte per il processo. Leggi di più

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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