Tempi e costi dei processi

  • Giustizia senza giudici, a Fuori Tg la nostra intervista

    Il 1 gennaio 2022, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Laura Liberto, coordinatrice nazionale della rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva, è stata ospite della trasmissione "Fuori Tg" di Rai Tre per parlare dei problemi e del cattivo funzionamento del sistema giustizia con particolare riferimento alla carenza di organico e alla mole dell’arretrato. Cittadinanzattiva è stata invitata a rappresentare il punto di vista dei cittadini e le ricadute che questo mal funzionamento può avere sulla vita delle persone.

  • Riforma Giustizia civile: ecco le principali novità

    giustizia lumaca

    La Commissione Giustizia del Senato procederà a breve all’esame del maxi emendamento al DDL AS 1662, contenente la delega al Governo per l’efficienza del processo civile e la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi dei giudizi civili di almeno il 40%, rendendo il processo italiano efficiente e competitivo anche in ottica europea. In particolare, l’obiettivo di efficienza e semplificazione del processo civile è perseguito concentrando nella prima udienza il clou delle attività processuali, potenziando il filtro di ammissibilità nel giudizio di appello e prevedendo maggiore semplificazione e sinteticità anche dinnanzi la Cassazione. Si prevede inoltre il potenziamento degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

  • La Giustizia ai tempi del Covid: il bilancio del 2020

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    Il 29 e 30 gennaio 2021 si è svolta l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 presso la Corte di Cassazione e presso le Corti di Appello di tutta Italia: una cerimonia inedita davanti alle più alte cariche dello Stato. Da molti il 2020 è stato definito come “Annus Horribilis” a causa della pandemia, che ha fatto emergere problematiche giuridiche sia nel settore civile sia nel settore penale; problematiche con le quali per molto tempo la giurisprudenza dovrà confrontarsi. Resta la necessità di un quadro di riforme in un sistema che a causa dell’emergenza sanitaria si è rivelato ancora una volta inadeguato, gracile e vetusto: serve un cambiamento profondo e incisivo per risolvere il problema dell’enorme quantità del contenzioso, della qualità delle decisioni e dei tempi del giudizio.

  • Giustizia italiana: i dati UE non promuovono il nostro Paese

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    Presentato il Rapporto sullo stato dei sistemi giudiziari dell’Unione europea e per l’Italia la situazione non appare affatto rosea: vista dalle stanze della Commissione europea, la giustizia italiana si presenta con qualche miglioramento rispetto agli anni scorsi, ma con tante cose ancora da cambiare e sistemare. Italia non bocciata, ma sicuramente rimandata: ancora troppe le cause pendenti, pochi giudici in proporzione agli abitanti, processi troppo lunghi e tempi biblici soprattutto se paragonati agli altri Stati. Come risolvere questi problemi? L’UE si raccomanda: è necessario cambiare le leggi, c’è bisogno di buone riforme della giustizia.

  • Il Servizio Giustizia…questo sconosciuto!

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    In questi mesi, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, anche il Servizio Giustizia è stato costretto ad un periodo di blocco delle attività e, nelle successive fasi, nell’ottica di una graduale ripresa, sono stati adottati, dai vari Presidenti dei Tribunali, protocolli, Linee Guida, regolamenti, atti di intesa, al fine di disciplinare il funzionamento del servizio. Provvedimenti che tuttavia, proprio perché discrezionali e non omogenei sul territorio nazionale, hanno determinato una organizzazione dei servizi diversa nei vari distretti e tale da creare anche situazioni discriminanti per i cittadini. Con il risultato di evidenziare i già noti problemi che caratterizzano il Servizio Giustizia in Italia.

  • Giustizia in ripresa: ecco cosa si prevede per la Fase 3

    tribunale minori

    Dal prossimo 1° luglio tutte le udienze dovrebbero tornare regolari e svolgersi in piena sicurezza per gli addetti ai lavori e per tutti i cittadini: è quanto annunciato dal Ministro della Giustizia, rispondendo al question time al Senato e annunciando l'imminente emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo e mira in generale a garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze. Rimarranno ovviamente in vigore tutte le misure igienico-sanitarie già previste e le misure logico-organizzative per favorire l’accesso ai servizi da parte dell’utenza.

  • Fase 2 Giustizia: un vademecum per tutte le giurisdizioni

    AUDIT CIVICO NELLA GIUSTIZIA CIVILE

    Una breve guida per orientarsi in questa fase transitoria, ancora incerta, per capire quello che al momento è possibile fare per mandare avanti i vari processi e per capire come la Giustizia sta affrontando la ripresa. Approfondisci

  • La Giustizia tarda a ripartire: penalisti in sciopero

    cittadino avvocato

    Protesta degli avvocati penalisti per la situazione dei Tribunali a Roma e in Italia per l’emergenza Coronavirus. La Giustizia tarda a ripartire: un servizio essenziale per il Paese che tutt'oggi ancora fatica a riprendere il via, nonostante sia stata annunciata la Fase 2. La richiesta degli avvocati è che ci si adoperi quanto prima per varare un provvedimento che possa stabilire i criteri per la ripartenza, per quali tipi di reati, quali siano le condizioni di sicurezza accettabili, in modo da consentire al Paese ed ai cittadini di ripartire.

  • Per la Giustizia scatta la Fase 2

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    Dal 12 maggio la Giustizia è entrata nella Fase 2, con misure di grande cautela e rinviando ai mesi seguenti i procedimenti meno urgenti. Si chiude dunque il periodo di sospensione delle udienze e dei termini processuali previsto dai precedenti decreti, ma resta la difficoltà di gestione e di ripresa dell’attività giudiziaria in modo compatibile con la situazione di emergenza ancora in essere. I presidenti dei tribunali di tutta Italia stanno quindi varando le nuove linee guida che traineranno le attività in questa nuova fase: ogni ufficio ha scelto la propria strada indicando le priorità e le modalità di trattazione con regole che cambiano da una sede all’altra.

  • Tribunali chiusi e sospensione delle udienze fino all’11 maggio 2020

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    Sono le nuove misure contenute nel recente Decreto liquidità che ha ulteriormente prorogato i termini di sospensione dei procedimenti penali e civili. Si prevede, dunque, il rinvio delle udienze e la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali - che nei precedenti decreti era stata fissata al 15 aprile 2020 – fino al prossimo 11 maggio. Da queste misure sono esclusi tutti i procedimenti urgenti che si svolgono, in molti casi, da remoto grazie al ricorso alle tecnologie telematiche.

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