"Non possiamo che giudicare negativamente il passo indietro del Governo sull'introduzione di maggiore concorrenza nel settore dei farmaci prescrivibili", questo il commento di Francesca Moccia, coordinatrice del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva sull'emendamento introdotto ieri sera in tema di farmaci. "Avevamo infatti intrapreso una strada nuova che, a parità di garanzie per i cittadini, avrebbe solo allargato un processo già avviato, e che ha mostrato un trend favorevole per i cittadini di diminuzione dei prezzi al pubblico".

"La presenza di un farmacista, che consideriamo indispensabile, avrebbe comunque messo al riparo i cttadini dal rischio di "consumismo", grazie al ruolo di "guida" che riconosciamo da sempre a questi professionisti e vorremo venisse nuovamente sottolineato".

"Siamo contro qualunque forma di consumismo", ha quindi concluso Moccia; infatti, aprire a nuovi canali la vendita dei farmaci con prescrizione obbligatoria non vuole dire portare all'abuso o incentivare l'acquisto di maggiori quantità. La ricetta resta la stessa. Cambierebbe solo la possibilità per i cittadini: maggiore scelta e una concorrenza allargata che porti benefici sul costo finale di vendita, e quindi sul portafoglio. Ci appelliamo al Governo affinché si torni al testo precedente".

Alessandro Cossu
Classe '71, napoletano di nascita, mancato romano di adozione. Laureato in economia, ha passato molto tempo a collezionare master in diverse discipline, ed è a Cittadinanzattiva dal 1997. Appassionato di cucina e di tecnologia applicata, è responsabile dell'ufficio comunicazione e stampa, e membro della Direzione Nazionale.

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