associazioni scrivono alle banche

Nei giorni scorsi è stata prorogata la possibilità di sospendere il pagamento delle rate in caso di difficoltà economiche. Si tratta dell’Accordo per la sospensione del credito alle famiglie, la misura promossa da banche e associazioni dei consumatori per aiutare chi è in difficoltà col pagamento delle rate.

L’iniziativa è in vigore dal 2015, era in scadenza alla fine di dicembre ma è stata concessa una nuova proroga, dal 1 gennaio fino al 30 giugno 2018.
Di cosa si tratta? In pratica, i consumatori che si trovino in difficoltà possono richiedere la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti al consumo di durata superiore a 24 mesi. Per fare domanda bisogna avere subito eventi gravi occorsi nei 2 anni precedenti alla presentazione della richiesta di sospensione come:

  1. perdita del posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato o dei rapporti lavorativi di cui all'art. 409 del cpc;
  2. morte;
  3. handicap grave o condizione di non autosufficienza;
  4. sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni anche in attesa dell’emanazione di provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito (ad es. Cig, Cigs, i cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga etc.).
    Possono richiedere la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale anche i mutuatari titolari dei mutui garantiti da ipoteche su immobili adibiti ad abitazione principale, nei soli casi di cui alla predetta lettera d).
    Può fare domanda anche chi è in ritardo nei pagamenti fino a 90 giorni

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Romana, classe ’64, laureata in giurisprudenza. A Cittadinanzattiva dal 2000, sono consulente, conciliatrice e mediatrice per l’area consumatori e servizi di pubblica utilità. Fra i miei interessi ci sono il trekking, il nuoto, l’arte e la cucina.

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