Processo di appello per Mafia Capitale

Per la Procura generale di Roma la mafia nella capitale esiste. Per questo, nel processo di appello partito lo scorso marzo, sono state chieste condanne severe per Carminati e per i suoi complici. “Perché le associazioni criminali non si costituiscono con uno statuto dal notaio”: queste le parole del Procuratore generale, secondo cui non si tratta quindi di due organizzazioni distinte, una che corrompe e l’altra che fa estorsioni, ma di una realtà unitaria, di un potere criminale che ha contaminato la città.

E questa è mafia: è la forza di intimidazione che crea assoggettamento, quella per cui tutte le vittime non denunciano e chiamate a testimoniare balbettano. Ma il dibattito è ancora aperto e per la sentenza bisognerà attendere settembre. Cittadinanzattiva è presente nel processo come parte civile e continuerà a fare la sua parte per sostenere la sua battaglia per la legalità.

Approfondisci

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

Condividi

Potrebbe interessarti