Nel corso dello studio coordinato da due ricercatori italiani, si è notata la capacità dei cani “di agire, in specifici contesti ludici o terapeutici, come un ponte attraverso cui fluiscono le emozioni, e di fungere da catalizzatore sociale”; queste caratteristiche permettono di pensare ai cani come a validi alleati nel trattamento della patologia. I dettagli dello studio sono sulla pagina internet apposita e a questo link

Redazione Online
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