responsabilita medica

Il Disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento cambia radicalmente l'impostazione delle procedure attuabili in caso di sospetto errore sanitario. Se passasse, la proposta attuale ammetterebbe un tempo di soli 5 anni per fare causa al professionista, con l'onere a carico del cittadino di dimostrare non solo il danno, ma anche la dinamica dell'errore e le responsabilità.
Inoltre, nel procedimento penale, verrebbe creato un nuovo tipo di reato, valido solo per il personale sanitario, che potrà essere punibile solo in caso di colpa grave o dolo, eliminando l'ipotesi della colpa lieve.
Infine, con la riforma non è prevista la possibilità per i cittadini di sapere quante denunce siano pendenti nei confronti della struttura e del singolo professionista. dati importanti perché tu possa scegliere consapevolmente dove e da chi farti operare.

Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato lancia la petizione “Chi sbaglia in sanità, paghi”, contro la riforma della responsabilità professionale sanitaria.
"Se la riforma venisse approvata con questi contenuti, i cittadini si vedranno costretti ad andare in ospedale e negli studi medici muniti di telecamera nascosta e con avvocati al seguito".
Firma la petizione “Chi sbaglia in sanità, paghi”.
Leggi il comunicato stampa e scarica la nota inviata al Parlamento.

Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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