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Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato lancia la petizione “Chi sbaglia in sanità, paghi”, contro la riforma della responsabilità professionale sanitaria. Se passasse la proposta attuale, si ammetterebbe un tempo di soli 5 anni per fare causa al professionista, con l'onere a carico del cittadino di dimostrare non solo il danno, ma anche la dinamica dell'errore e le responsabilità.

Inoltre, nel procedimento penale, verrebbe creato un nuovo tipo di reato, valido solo per il personale sanitario, che potrà essere punibile solo in caso di colpa grave o dolo, eliminando l'ipotesi della colpa lieve.

Infine, con la riforma non è prevista la possibilità per i cittadini di sapere quante denunce siano pendenti nei confronti della struttura e del singolo professionista. Dati importanti perché tu possa scegliere consapevolmente dove e da chi farti operare.

Leggi la nota invita al Parlamento e firma la petizione

Salvatore Zuccarello
Siciliano, classe ’81, si laurea a Roma in Comunicazione. Dal 2008 in Cittadinanzattiva, si occupa settimanalmente della newsletter.

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