scuole made copy copy

“La scuola a distanza è non scuola: lo dico per tutti quelli che vagheggiano la possibilità di fare scuola a distanza per lungo tempo. Non è così: dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili, con cambiamenti anche radicali, pensando nuovi spazi dell'educare (parchi, giardini, città, terrazzi) fin dalla prossima estate, perché si può e si deve imparare ovunque. Potrebbe essere una bella sfida ripensare la scuola proprio adesso”, a dirlo Franco Lorenzoni, maestro e pedagogista. “Abbiamo rovesciato sui nostri figli e nipoti un debito pubblico di dimensioni spaventose, quindi dobbiamo fare qualcosa perché la loro istruzione sia la migliore possibile”. Occorre allora “finanziare più e meglio la scuola, ma anche tutte le strutture e le agenzie del terzo settore che, a livello sociale e territoriale, lavorano per l'educazione". Solo così si combatte la dispersione scolastica.

Il pedagogista suggerisce poi di “dedicare il decennio alla cura: cura delle relazioni, dei territori, del pianeta".

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Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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