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Scegliere di diventare tutore di minori stranieri non accompagnati, figura introdotta dalla Legge n. 47 del 2017, significa vivere un’esperienza di grande importanza e generosità sociale. La legge è nata con la finalità di promuovere la tutela esercitata da privati cittadini a favore di soggetti in condizioni di particolare debolezza e fragilità, quali sono per l’appunto i minori stranieri non accompagnati. Un gesto, quindi, estremamente significativo di cittadinanza sociale per contribuire, su base volontaria e gratuita, alla costruzione di una cultura di solidarietà e di protezione dei più vulnerabili. Un’esperienza, tuttavia, che non risulta priva di difficoltà operative e responsabilità.

 

Marina Venezia, avvocato di Taranto, della Rete di Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva, ci racconta la sua personale esperienza offrendo un’importante testimonianza. Leggi l'articolo.

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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