cucchi

Continua il processo bis in Corte d’Assise sulla morte del giovane Stefano, che vede imputati cinque carabinieri, compresi i tre che lo arrestarono, accusati di aver coperto la verità, depistato le indagini e aver fatto sparire ogni riferimento alle reali condizioni di Stefano la notte in cui, dopo l’arresto, fu picchiato. E continuano ad emergere nuove prove di depistaggio che sembrano coinvolgere l’intera catena di comando dell’Arma dei carabinieri di Roma. E’ infatti emersa una relazione medica risalente al 30 ottobre 2009 che sarebbe stata realizzata prima dell’autopsia di Stefano Cucchi, dopo essere stato arrestato e picchiato, in cui veniva evidenziato che la lesività delle ferite non consentiva di accertare le cause del decesso.

Finora era stata tenuta segreta, ma secondo i magistrati dell’accusa il Comando provinciale dei carabinieri di Roma ne era a conoscenza.

Leggi di più

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

Condividi

Potrebbe interessarti