inviasibili

La pandemia da Covid19 non risparmia nessuno e il contagio si diffonde anche tra le comunità più povere e vulnerabili in Europa, in Medio oriente, in Asia, in Africa, colpendo in contesti di grave emergenza. Il risultato è che milioni di “invisibili”, persone in condizioni di grave povertà e vulnerabilità come migranti, profughi e sfollati rischiano di essere i più esposti al virus e senza alcuna difesa o protezione, perché confinati e ammassati in spazi dove la promiscuità e la vicinanza sono tragicamente inevitabili e il rischio di contagio elevatissimo.

Così, mentre in molti Paesi si sta fronteggiando l’emergenza sanitaria tra i propri cittadini, nel frattempo se ne sta consumando un’altra, un’emergenza nell’emergenza, potenzialmente più devastante, perché riguarda una fascia di popolazione - decine di milioni di uomini, donne, bambini e anziani – senza una dimora in cui potersi rifugiare. Persone che non possono restare a casa o mantenere la raccomandata distanza sociale. Di fronte a tutto questo è quindi necessario e cruciale un intervento per la salvaguardia dei diritti umani e un impegno da parte di tutta la comunità internazionale. Leggi di più

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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