carcere condizioni

A oltre vent’anni dalla precedente riforma, l’associazione Antigone propone la riforma del regolamento di esecuzione dell’ordinamento penitenziario, alla luce delle esperienze del nuovo millennio, ripensando disposizioni che risalgono a un modello di carcere diverso da quello attuale. Il regolamento di esecuzione è uno strumento potenzialmente forte e capace di disegnare la vita degli istituti di pena selezionando i valori verso cui improntarla e tanti sono i diritti delle persone detenute che possono essere tutelati in maniera efficace e in linea con l’attualità dei tempi, dal diritto alla salute, al diritto ai contatti con i propri affetti, ai diritti delle minoranze (stranieri, donne), ai diritti lavorativi, educativi, religiosi.

Per questo l’associazione propone modifiche volte a favorire maggiormente la possibilità di contatti telefonici e visivi, un maggiore uso delle tecnologie, un sistema disciplinare orientato al rispetto della dignità della persona, una riduzione dell'uso dell'isolamento, forme di prevenzione degli abusi, sorveglianza dinamica e molto altro, al fine di ridisegnare un modello di detenzione più rispondente al dettato costituzionale. Leggi nel dettaglio le proposte

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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