carcere

É la storia di Roverto Cobertera, un uomo innocente detenuto nel carcere di Padova che lo scorso 4 luglio ha iniziato uno sciopero della fame e della sete, per urlare, così, la sua innocenza. Dominicano, con doppia cittadinanza (americana), è stato  condannato all’ergastolo per l’omicidio di un uomo marocchino ucciso per un debito di droga da 30 euro.

Una storia di spaccio e traffico di stupefacenti che lo costringe, ingiustamente, a vivere in una cella nonostante il suo accusatore oggi sia dichiarato reo confesso. E, nonostante ciò, l’uomo continua ad essere detenuto senza motivo, ancora in attesa del processo di revisione, lasciandosi morire senza ormai più speranza, senza che nessuno, concretamente, faccia qualcosa per liberarlo da questa condanna. Quanto ancora bisogna aspettare affinché la Giustizia faccia il suo corso?
Leggi la storia di Roverto

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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