trivelle

I rappresentanti dei Consigli regionali di dieci Regioni - Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise – lo scorso 30 settembre hanno depositato presso la Corte di Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni sul territorio ed entro le 12 miglia per richiedere l’abrogazione di alcune parti dell'art.38 dello Sblocca Italia e dell'art. 35 del Decreto Sviluppo che permettono alle compagnie petrolifere scavare oltre tre milioni di ettari di mare Adriatico e Jonio alla ricerca di petrolio e gas.

Sulla correttezza formale dei referendum si è espressa la Corte di Cassazione che, con due ordinanze, ha accolto nei giorni scorsi i sei quesiti referendari così come deliberati dalle assemblee regionali. Superato questo primo scoglio, la decisione finale spetta ora alla Corte Costituzionale che ne valuterà l’ammissibilità e si pronuncerà entro febbraio 2016.
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Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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