Ben 630 milioni di euro: è questa la cifra da capogiro che l’Italia ha pagato dal 1992 per indennizzare quasi 25 mila vittime di ingiusta detenzione. Lo Stato sbaglia, dunque. E sbaglia tanto: solo nel 2015 il Tesoro ha versato 36 milioni di euro ed altri 11 milioni sono stati versati nei primi tre mesi del 2016.

Ogni anno in Italia ci sono 7000 persone che vengono arrestate per errore e poi giudicate innocenti, costrette a scontare pene che non meritano; un dato questo che, oltre a celare una spesa abnorme dello Stato fra costi del processo e risarcimenti effettuati – soldi che invece si sarebbero potuti spendere per migliorare il Servizio -certifica la necessità impellente di una riforma strutturale della  giustizia italiana. Perché non parliamo solo di soldi e tempo sperperati, ma soprattutto di vite rovinate, a causa di un errore giudiziario. Approfondisci

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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