Ilaria Cucchi, sorella del giovane Stefano deceduto nel 2009, ha lanciato su Change.org una petizione per chiedere l’introduzione del reato di tortura in Italia. L’appello “'Contro ogni tortura: l'Italia approvi la legge entro il 2016” è indirizzato al Premier e al Ministro della Giustizia, e sono oltre 100mila le firme raccolte in poco tempo, raccogliendo l'adesione, fra gli altri, di personaggi noti.

L’introduzione del reato di tortura è un impegno che Cittadinanzattiva sostiene da diverso tempo: il lavoro per l’approvazione della legge sul reato di tortura si è concretizzato in attività di presidio dell’attività parlamentare, di interlocuzione politica e di mobilitazione, consolidando un’alleanza con molte organizzazioni affinché, dopo ventisei anni dalla ratifica italiana della Convenzione ONU contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti,  fosse finalmente approvata la legge all’esame del Parlamento. Solo recentemente, con la compagnia della Casa di Reclusione di Roma-Rebibbia “Stabile Assai” ”, costituita da detenuti, operatori istituzionali e volontari ed attiva nel carcere da quindici anni, si è svolta un’iniziativa teatrale che ha rappresentato l’occasione per   rilanciare un messaggio pubblico sull’introduzione del reato di tortura in Italia. Un contributo di riflessione è stato fornito da parte del Prof. Mauro Palma, il primo Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Qui la petizione e guarda le foto dello spettacolo

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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