stefano cucchi

Fino ad ora ben quattro giudizi avevano portato soltanto ad assoluzioni per gli agenti penitenziari ed i sanitari dell’Ospedale Pertini dove il giovane Stefano morì. Ma siamo ad una svolta, perché la Procura di Roma ha chiuso la seconda inchiesta sulla morte di Stefano, avvenuta il 22 ottobre del 2009 ed ha rinviato a giudizio i tre carabinieri che lo arrestarono a Roma. Per i pm capitolini l’accusa è di omicidio preterintenzionale: il giovane fu colpito a "schiaffi, pugni e calci" e le botte provocarono "una rovinosa caduta con impatto al suolo in regione sacrale" che "unitamente alla condotta omissiva dei sanitari ne determinavano la morte".

Per altri due militari sono ipotizzati i reati di calunnia e di falso. Adesso si attende l’udienza preliminare e Cittadinanzattiva, unica associazione parte civile nel primo processo a carico di medici e agenti di polizia penitenziaria, continuerà ad affiancare i familiari fino all’accertamento della verità. Approfondisci

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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