Scuola

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Mancano pochi giorni alla riapertura delle scuole, ma i dati sulle condizioni degli edifici scolastici non sono affatto confortanti. Solo il 5% delle scuole nel nostro Paese sono adeguate sismicamente, dato presente nell'ultimo rapporto di Cittadinanzattiva che sarà presentato il prossimo 27 settembre a Roma. Solo nel 29% del campione esaminato si sono effettuate le verifiche di vulnerabilità sismica, in alcune regioni la situazione è molto critica, come fanalino di coda la regione Calabria con il 2% e la Campania con il 4%. Il collaudo statico è presente solo in una scuola su due. La situazione così critica ha spinto il sindaco di Messina, Cateno De Luca ad emettere un'ordinanza e a chiudere 118 scuole del capoluogo ed altre 65 nella città metropolitana. Un provvedimento che ha scatenato vari interventi tra cui anche quello del Ministro Bussetti.

"Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ha dato ragione ai genitori che avevano fatto ricorso contro il regolamento con cui il Comune di Benevento, guidato dal sindaco Clemente Mastella, vietava il consumo a scuola di cibi portati da casa e imponeva la mensa pubblica nelle scuole della città. Per la prima volta i supremi giudici amministrativi si esprimono sulla libertà di portare il pasto da casa nelle scuole pubbliche. La sentenza del Consiglio di Stato riguarda il ricorso in appello proposto dal Comune di Benevento dopo la sentenza del Tar della Campania che aveva annullato il regolamento voluto dalla giunta comunale. “Nel merito l'appello è infondato”, si legge nella sentenza pubblicata il 3 settembre dal Consiglio di Stato.  Secondo i giudici il regolamento impugnato “presenta plurimi profili di illegittimità, già evidenziati dalla sentenza appellata, che merita di essere confermata”.

Un nuovo emendamento al Milleproroghe sui vaccini. I relatori del decreto legge, Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane, dei Cinquestelle, lo hanno presentato per bloccare quello, approvato ad agosto, che per quest'anno avrebbe permesso di entrare all'asilo nido e alla scuola materna anche ai bambini non vaccinati. Verrebbe così stoppato il testo, già approvato al Senato e in questi giorni all'esame della Camera, che per quest'anno avrebbe introdotto un colpo di spugna sull'obbligo per i bambini da 0 a 6 anni. 

Se il nuovo emendamento passa resta tutto come previsto dalla legge sull'obbligo. Chi va a nido e materna non entra se non ha i vaccini, chi frequenta la scuola dell'obbligo (7-16 anni) entra ma deve pagare una sanzione da 100 a 500 euro. Resta ovviamente la possibilità di autocertificare che è tutto in regola da parte dei genitori ma chi presenta una dichiarazione falsa rischia la denuncia. Siccome diverse Regioni hanno l'anagrafe vaccinale, è facile verificare quanto attestato sotto la loro responsabilità dai genitori

Progetto senza titolo 5

A Trapani, attraverso il linguaggio della musica, culture diverse si uniscono e trovano un punto comune ed è quello che accade all'interno di Jam Jam Lab un laboratorio musicale che coinvolge rapper famosi e di calibro internazionale e ragazzi ospiti delle strutture di accoglienza della cooperativa Badia Grande.

Progetto senza titolo 6

Alla scuola primaria 1° Maggio di Buccinasco nel milanese gli insegnanti della IIIA hanno deciso di non dare compiti per le vacazne ai propri studenti. Il motivo? Pare che la classe si sia impegnata notevolmente durante l'anno, per questo motivo le docenti hanno preso questa decisione. Ai bambini è stato suggerito di leggere e ripassare le tabelline ed i verbi, ma solo se ne avranno voglia.

mondialiantirazzisti

Circa 100 ragazzi del progetto Agente 0011: Licenza di salvare il pianeta realizzato da Actionaid, Amref, Cesvi, Cittadinanzattiva, Vis e La Fabbrica, sono stati i protagonisti il 4 ed il 5 luglio a Castelfranco Emilia dei mondiali antirazzisti organizzati da UISP. I giovani hanno preso parte a workshop, tornei sportivi e laboratori didattici sui temi della partecipazione e inclusione, una serie di eventi che hanno coronato la cocnlusione del progetto che ha coinvolto le scuole di ogni ordine e grado sui temi dell'agenda 2030 ed i 17 goals dedicati allo sviluppo sostenibile. Presenti anche rappresentanti delle organizzazioni provenienti dall'India, Haiti, Bangladesh, Palestina e Kenya che hanno raccontato esempi di progetti di sviluppo sostenibile realizzati nelle loro comunità.

Reato diTortura 3

Secondo il rapporto 2017 dell'Istat sui "Livelli di istruzione della popolazione e i ritorni occupazionali", il nostro Paese occupa il penultimo posto in Europa per numero di laureati; solo il 18.7% dei 25-64 enni possiede un titolo di studio terziario contro la media europea del 31,4%. Nella fascia di età 30-34 anni le cose vanno un pò meglio e la percentuale sale al 26,9% contro la media europea del 39,9%. La percentuale di studenti stranieri laureati è dell'11,8% un dato che conferma che l'Italia attrae stranieri poco istruiti. Per quanto riguarda i neet, i giovani con un'età compresa tra i 15 ed i 29 anni che non lavorano e non studiano nel nostro Paese sono 2 milioni e 189 mila con una percentuale più elevata nelle regioni del sud.

SICUREZZA A SCUOLA

E' di qualche settimana fa la notizia che conferma la condanna del dirigente scolastico dell'Istituto Pisacane di Sapri, Franca Principe e del responsabile della sicurezza della scuola. La dirigente ha rilasciato un'intervista sulla vicenda giudiziaria che l'ha investita. I fatti risalgono al 2011, quando uno studente cade dal balcone della scuola a causa di un cedimento strutturale. Nel 2017 arriva la sentenza di condanna riconfermata anche in appello, ora la dirigente ha deciso di rivolgersi alla Cassazione e nel frattempo ha fondato un'associazione, Modifica 81, dedicata appunto alla riforma della legge n. 81, ambigua e poco applicabile nel contesto scolastico.

Il 97% dei 15-17enni va online tutti i giorni dal telefono, il primo smartphone arriva a 11 anni e mezzo, quando inizia subito l’utilizzo di Youtube e Whatsapp. A 12 anni e mezzo ci si iscrive a facebook. Non si può evitare che il proprio figlio navighi online, ma certo lo si può aiutare ad acquisire consapevolezza.

test.invalsi

Il quadro emerso dai risultati dell'Invalsi conferma il solito trend, un forte divario tra nord e sud a confermare che l'istruzione italiana non cambia. Nel meridione i risultati più bassi del 30%. Le ragazze più brave nelle materie linguistiche mentre i maschi in matematica, i ragazzi stranieri più bravi in inglese ma nel resto delle materie i punteggi sono nettamente inferiori rispetto ai loro compagni italiani. Risulta molto influente la situazione socio economica delle famiglie di provenienza.

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