partecipazione civica in sanità Lazio

La sanità è migliore se partecipata. Produrre decisioni condivise, infatti, consente di arrivare a soluzioni che rispondono ai bisogni reali dei cittadini con importanti risparmi anche per le risorse pubbliche. Questo vale specialmente per regioni come il Lazio, costrette a fare i conti con anni di severe politiche di razionalizzazione. È quanto emerso nell’evento Partecipazione in sanità: il ruolo di pazienti e cittadini nel Lazio”  realizzato oggi a Roma da  Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato con il contributo non condizionato di Janssen.  Si tratta del primo di quattro appuntamenti regionali che puntano a riportare al centro delle scelte in sanità i cittadini ed i pazienti.

Il Lazio è una delle regioni italiane che più sta soffrendo per i pesanti tagli alla sanità. Dopo 8 anni di Piano di rientro oggi mancano all’appello 16 ospedali, il 14% del personale e 3.600 posti letto (ben sotto la media nazionale dei 3 posti letto ogni mille residenti). Tutto questo a fronte di una popolazione di 5,8 milioni di residenti, di cui 380mila con più di 80 anni d'età. Il risultato? Liste di attesa lunghissime e servizi a macchia di leopardo.

Leggi il comunicato stampa e l'articolo di Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio, sul blog di Agenzia Italia.

Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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