Media Center > Editoriale
Attivismo Civico
La riforma del Ministro Brunetta: una porta aperta a metà
È indubbio che la cosiddetta Riforma Brunetta rappresenti una innovazione rilevante per il sistema del pubblico impiego. Soprattutto sul piano della trasparenza e della lotta alla corruzione, dell'attribuzione della premialità secondo il merito, della valutazione delle performance. D'altra parte l'inefficienza della nostra P.A. viene considerata, anche dagli osservatori stranieri, uno dei fattori di arretratezza e di blocco allo sviluppo.
Una donna per la tutela dei beni comuni: il Nobel a Elinor Olstrom
Per la prima volta in 40 anni è stata una donna ad aggiudicarsi un Premio Nobel per l'economia. Si tratta di Elinor Olstrom, docente della Università dell'Indiana, insignita del titolo, si legge nelle motivazioni, "per le sue analisi della governance economica, in particolare delle risorse comuni" e "per aver dimostrato come le comproprietà possano essere gestite in maniera efficace dalle associazioni di utenti". È una notizia che ci conforta e che accogliamo con interesse, non solo per questioni di genere, ma anche per i risvolti relativi all'azione delle organizzazioni dei cittadini e al loro ruolo nella gestione dei beni comuni, fronte su cui Cittadinanzattiva è impegnata da sempre.
Cittadinanza e immigrati
Cittadinanzattiva ha scritto ai componenti della Commissione Affari Costituzionali della Camera per esprimere il proprio apprezzamento nei confronti di quelle proposte di legge, attualmente in discussione, che prevedono sia la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di tempo necessario a uno straniero per poter chiedere di diventare cittadino italiano, sia il passaggio dallo "ius sanguinis" allo "ius soli" per i figli di genitori legalmente soggiornanti e residenti in Italia.
No all'informazione al guinzaglio
Informazione libera per respirare meglio
Cittadinanzattiva ha deciso di aderire alla manifestazione a tutela della libertà di informazione indetta per il prossimo 19 settembre a Roma. Infatti crediamo importante che le organizzazioni civiche si schierino accanto alle migliaia di operatori dell'informazione che vedono in pericolo la loro capacità di produzione autonoma e indipendente di notizie.
Cittadinanzattiva per l'Abruzzo
Sono trascorsi quasi 4 mesi dal terremoto de L'Aquila. Da subito Cittadinanzattiva si è attivata per prestare i primi soccorsi ai cittadini, fornigli i beni di prima necessità, sostenerli nelle difficoltà. Nel corso delle settimane abbiamo messo a punto strumenti ed inziative per sostenere e tutelare i loro diritti. Di seguito sinteticamente vi raccontiamo quello che stiamo facendo.
Il terremoto in Abruzzo tra paure, angosce e silenzi
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una scossa sismica distruttiva di magnitudo 5.8 della scala Richter colpiva la zona dell'Aquila. Il terremoto ha sconvolto la vita di 64mila persone rimaste senza casa, ha fatto 306 vittime (289 sotto le macerie, più altri 7 successivamente**); 64.657 le persone assistite, 20mila quelle che hanno provveduto autonomamente a un nuovo alloggio, 32.103 vivono nelle 170 tendopoli e 32.554 quelle ospitate in alberghi e nelle abitazioni private lungo la costa abruzzese.
Cosa fanno i nostri rappresentanti in Parlamento?
Lavora di più chi siede all'opposizione, mentre gli esponenti della maggioranza si scoprono presenzialisti al momento di votare. Tra i gruppi parlamentari, in assoluto il più attivo è l'IdV, tanto alla Camera che al Senato: nei lavori delle commissioni, in aula e nella redazione di proposte di legge intervengono più dei colleghi di opposizione del Pd. I "fannulloni"? Su tutti, il deputato Denis Verdini del PdL e il collega di partito, senatore Marcello Pera.
Servizi televisivi: è sempre il cittadino a rimetterci?
Una agenda che viene dal basso
È questa la proposta che Cittadinanzattiva fa ai candidati alle elezioni per il Parlamento Europeo del 7 giugno prossimo: misurarsi ed impegnarsi per portare avanti 17 raccomandazioni che nascono dall'ascolto e dal coinvolgimento diretto dei cittadini italiani. Siamo fin troppo abituati al disinteresse dei nostri politici per l'Europa e vorremmo invece dimostrare quanto questa dimensione sia importante per la costruzione di una nuova cittadinanza, fatta anche di diritti, poteri e responsabilità.