Attivismo Civico

Ci auguriamo, insieme al presidente Napolitano, che nei prossimi giorni il Parlamento riesca ad approvare la legge finanziaria e che questo sia sufficiente a parare gli attacchi in corso sui mercati finanziari. Ciò posto, la qualità della manovra proposta è pessima: i costi gravano quasi integralmente sui soggetti deboli e su una classe media già messa a dura prova dalla crisi, le misure più rilevanti sono sfacciatamente rinviate alla prossima legislatura e, soprattutto, dietro l’affastellamento di sforbiciate e nuovi balzelli, non si intravvede nessuna strategia.

conferenzaLe notizie di questi giorni relative alla manovra finanziaria e alla riduzione dei costi della politica ci lasciano profondamente perplessi. Da una parte, c’è un Governo sempre più screditato che non esita a forzare la legislazione per introdurre norme a tutela degli interessi privati del premier. Certo, alla fine il gioco è stato scoperto e la norma è stata ritirata. Intanto, però, il tentativo spudorato di abusare del potere legislativo per garantire l’impunità dei potenti c’è stato.

 

 

E con questo facciamo 200! È sempre difficile scrivere qualcosa sul raggiungimento di un obiettivo come questo, senza correre il rischio di cadere nella retorica o nell'autocompiacimento. Ma il traguardo dei 200 numeri pubblicati di questa newsletter è per noi davvero importante. Il primo ringraziamento va anzitutto a tutti voi lettori e iscritti, perché ci date un continuo sostegno attraverso i numeri, che abbiamo registrato in costante crescita. Non solo come numero di iscritti (siamo oramai alla soglia dei 18000), ma per le letture effettive dei nostri articoli e delle segnalazioni.

punto_29_04_10Gli elettori contano. Contano quando devono scegliere i candidati alle primarie, contano quando vanno liberamente e serenamente a votare. Questo è il sentimento che suscita il risultato della competizione elettorale dei giorni scorsi. L'impressione che si ha è che qualcosa di profondo sia cambiato nel modo di comportarsi del corpo elettorale. Sembra più libero, meno vincolato a schemi preconcetti, così come a ordini di scuderia.

punto_29_04_10Mentre qui in Italia stiamo lottando per garantire che tutti possano consapevolmente andare a votare il 12 e 13 giugno per i referendum, fuori dai nostri confini altri cittadini attivi, variamente organizzati, si danno da fare per garantire, come noi, l'avanzamento di pezzi di democrazia.
Forse non tutti sanno che Cittadinanzattiva sta lavorando da tempo in Colombia, nel quadro del programma Art delle Nazioni Unite (UNDP), per dare attuazione a quei principi di partecipazione civica, contenuti nella Costituzione di quel paese, molto predicati ma poco attuati.

 

punto_29_04_10Il 12 e 13 giugno rappresentano una data molto importante. Si voterà infatti su 4 quesiti, di cui 2 riguardano nello specifico il disegno di legge che prevede l'obbligo di privatizzazione del servizio idrico nel nostro Paese.
L'appuntamento referendario rappresenta di per sé un appuntamento fondamentale per chi, come noi, sostiene l'importanza dell'esercizio democratico del voto e del ruolo dei cittadini nelle scelte pubbliche.

punto_18_02_10Poiché il nostro Paese è trattato, a volte, da chi lo governa neanche fosse un fumetto di ultim’ordine, mi permetto un paragone in tema ispirato dall’onorevole Ceroni, alle prese con l’articolo numero 1 della Costituzione italiana. Per chi ama i fumetti, la numero 1 è la leggendaria moneta di Zio Paperone, il suo primo guadagno, il punto di riferimento, quello che dà un senso all’intera sua fortuna: perderla equivarrebbe alla fine della sua ricchezza. Leggi tutto

punto_18_02_10Sono già passati quattro mesi dall’inizio dell’Anno Europeo del volontariato e per il Governo italiano è l’ennesima occasione persa.
Per confermare questa idea basterebbe chiedere alle associazioni di volontariato un commento sulla Conferenza di apertura dell’Anno Europeo, svoltasi a Venezia il 31 marzo e il 1 aprile scorsi. Una conferenza nata e finita male. Un programma costruito a tavolino, senza alcun coinvolgimento delle associazioni e dei volontari.

punto_18_02_10Qualche settimana fa, dalle frequenze di Radio 24,  senza equivoci, chiara come quella del bambino sui vestiti dell’imperatore, la voce di Massimo Cacciari, illuminato intellettuale di sinistra già sindaco di Venezia, si è levata ad indicarci il vero male da cui è affetta l’Italia: i suoi cittadini, la società civile.
Aldo Grasso, famoso critico televisivo, dalle pagine di Sette il magazine del Corriere della Sera, non ha mancato di congratularsi con la “verità quasi commovente” che l’illustre filosofo ha finalmente avuto il coraggio di dire, di urlare, anzi, come una liberazione.

punto_18_02_10E meno male che ogni tanto parlano i numeri. Freddi, assoluti, eppure in grado di fotografare le cose meglio di mille parole, o di talkshow resi inutili dal continuo ricorso alle urla, ogni qualvolta un interlocutore voglia esporre una idea diversa da quella appena ascoltata.In questo caso, parliamo dei dati diffusi lunedì 28 marzo dal nostro Istituto nazionale di statistica sull'andamento del risparmio delle famiglie italiane: riescono a mettere da parte il 60% in meno rispetto a venti anni fa, cioè (in valori attualizzati), erano 4000 euro nel 1990, oggi sono 1700.

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