Attivismo Civico

Questa settimana, diversamente del solito, vi presentiamo una newsletter frutto di un restyling grafico basato sulla pulizia e sulla chiarezza dei contenuti. Accanto a questo, non troverete il nostro classico “punto”, bensì abbiamo deciso di mettere in pagina  una serie di articoli, presenti online,

Una  grande amarezza.  Ecco quello che ho provato al pari di decine di amici e colleghi quando sono stati comunicati i nomi dei sottosegretari.
Nelle scorse settimane abbiamo sostenuto la candidatura di Teresa Petrangolini , nostro segretario generale e fondatore del Tribunale per i diritti del malato, a sottosegretario alla salute.

Nella manovra di luglio ci sono due provvedimenti che stabiliscono una scadenza temporale cruciale per il futuro del welfare e del diritto universale alla salute: la cosiddetta delega assistenziale fiscale, e la dotazione assegnata al Fondo sanitario nazionale per gli anni 2012 – 2014.

Anche Cittadinanzattiva ha salutato con favore l’incarico di Presidente del Consiglio conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Mario Monti. SuperMario, come amano chiamarlo sulla stampa estera, ha tutti i tratti della discontinuità rispetto a quanto eravamo stati abituati a vedere negli ultimi anni. 

Anche quest’anno le piogge d’autunno ci hanno portato devastazioni e morti, è toccato a Roma prima e alla Lunigiana poi e speriamo che non tocchi ad altri. Al netto delle consuete polemiche fra comuni, regioni e protezione civile, tutti lamentano l’intensità senza precedenti delle precipitazioni.

Qualcuno sarà sicuramente soddisfatto per il risultato raggiunto. Noi no. La manifestazione di sabato, imponente, pacifica, critica e partecipata, non può e non deve essere ricordata solo per gli scontri, e per una città che finisce per almeno 5 ore nelle mani di un gruppo di persone che, per quanto ben organizzate, rappresentano una minuscola minoranza.

 

Un milione di firme raccolte contro una legge elettorale iniqua, un referendum stravinto in difesa dell’acqua pubblica e contro il nucleare, milioni di donne in piazza per dire “se non ora quando”, politici di governo contestati ogni volta che mettono il naso fuori dal Palazzo, imprenditori, solitamente conservatori, sul piede di guerra, un susseguirsi di iniziative civiche su temi fondamentali come la difesa del welfare e la lotta al malaffare, alla corruzione e all’indecenza.

Più di un milione e duecentomila firme per chiedere l'abrogazione della legge elettorale Calderoli. Un risultato clamoroso e inaspettato. Che ci dice, però, quanto sia forte il desiderio di cambiamento dei cittadini, l'urgenza di voltare pagina. Con questi numeri, i benpensanti beneducati per i quali ogni occasione è buona per criticare l'ignavia e la mancanza di senso civico degli italiani sono serviti.

Gli elementi che caratterizzano e rendono particolarmente inquietante la crisi italiana sono la ormai completa perdita di credibilità della rappresentanza politica e il venire meno della fiducia pubblica. È questa la debolezza che, ormai da mesi, i mercati stanno sanzionando duramente, a prescindere dai contenuti della manovra approvata ieri in via definitiva. 

punto_18_02_10Qualche "piccola" proposta per dare ossigeno al Paese
L'approvazione della manovra finanziaria è stata, giustamente, seguita da una ondata generale di indignazione che ha trovato, come sempre da qualche tempo, la sua massima visibilità nella rete. Organi di informazione solitamente moderati, come Famiglia Cristiana, hanno parlato di "macelleria sociale" e tutti i commentatori hanno stigmatizzato il fatto che i "costi della politica" e (aggiungiamo noi, delle sue clientele) non sono stati scalfiti.

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