Attivismo Civico

anticorruzione 2015 02 18

Il ddl anticorruzione passa al Senato e ora ritorna alla Camera per la quarta lettura. Certamente un risultato importante se si pensa al degrado della vita pubblica in questo momento storico. Il provvedimento è, da un lato, il frutto della maggiore autonomia del governo dei tecnici dalle pressioni delle diverse forze politiche, e, dall'altro, il frutto di una pressione molto forte da parte della società civile stanca di assistere allo squallore diffuso dei comportamenti degli ufficiali pubblici, siano essi politici o funzionari.

C’è una paroletta magica che aiuterebbe l’Italia a combattere la corruzione così diffusa nelle istituzioni e che tanto pesa sullo sviluppo del paese. Ad intervenire seriamente sugli sprechi di risorse delle amministrazioni e aumentare l’investimento sui diritti. A migliorare la qualità dei servizi, garantendo l’efficacia, l’efficienza e la produttività delle azioni amministrative.

Negli uffici non c’è quasi più nessuno e io, mi trovo al posto giusto nel momento giusto. Sono in piazza del Viminale, appena uscito dal Ministero dell’Interno. E anche questa volta, con grande soddisfazione ho in mano un plico di 36 cartelle dal titolo: “Schema di provvedimento legislativo d’urgenza recante disposizioni in materia di finanza e funzionamento degli enti locali”.

Taranto è la città dove sono nata.

Taranto è una meravigliosa città nella quale nascere.

Taranto, se fosse soltanto Taranto, avrebbe lo stesso fascino delle città che appartengono al mare, ma raddoppiato perché a Taranto i mari sono due, il Mar Piccolo e il Mar Grande, vanto della gente tarantina.

Il tema della revisione della spesa (spending review) sta impegnando tutto il Paese in una sfida che deve andare oltre il significato degli interventi contingenti nella logica emergenziale a cui i mercati ci obbligano ogni giorno.

(www.lavoce.info) La sanità è sicuramente uno dei settori su cui si concentrano le maggiori aspettative di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica previsti dal decreto sulla spending review. La manovra impone necessariamente a tutte le Regioni, anche a quelle considerate virtuose, di intraprendere un percorso graduale di riorganizzazione dei propri servizi sanitari

In questi giorni di dibattito sulla spending review ci sono alcuni conti che, come organizzazione di cittadini, non ci tornano. In questi anni ci siamo battuti in molte occasioni per “rivedere la spesa pubblica”, sia la quantità che la sua qualità: abbattere gli sprechi, ridare risorse per lo sviluppo del paese, azzerare i privilegi. Insomma fare quello che in un paese normale si farebbe

Per quanto ci riguarda la salute e il welfare sono un investimento e non un costo, per garantire uno sviluppo che non lasci nessuno indietro, che non discrimini fra cittadini di serie A e di serie B. L’universalismo è un pilastro rispetto al quale non si può fare un passo indietro.

Il miglior posto in cui vivere è dove ci sono cittadini attivi
“Una società in cui abbiano spazio e potere organizzazioni di attivismo civico è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole, che per chi è forte” (Herbert J. and Irene S. Rubin, 1992). Oggi che celebriamo il nostro IV Congresso,

Punto e a capo: mancano solo pochi giorni al IV Congresso nazionale di Cittadinanzattiva a Chianciano Terme (SI), “Italia, punto e a capo: costruzione, innovazione, fiducia”. Quattro giorni di intenso lavoro e eventi che avranno al centro 400 delegati provenienti da tutte le zone di Italia.

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