Attivismo Civico

comitato piazza vittorio partecipata

Da diversi anni Cittadinanzattiva Lazio, con l’Assemblea territoriale di Roma Centro, opera all’Esquilino, il rione umbertino popoloso e di grande transito urbano e turistico situato tra la Stazione Termini e il centro storico della città, noto per le sue caratteristiche multiculturali, per la presenza di un grande mercato alimentare raggiunto quotidianamente da ogni dove. Ma anche per la presenza di grandi basiliche cristiane e luoghi di culto di tante religioni diverse, perché ospita piazza Vittorio Emanuele, la piazza-giardino più grande della capitale dove si può incontrare il cinese che fa il tai chi, e l’indiano che prega mentre i ragazzini accanto giocano a pallacanestro, a badminton o a cricket, dove d’estate si vede il cinema all’aperto,  o perché da qui è partita l’avventura dell’omonima orchestra ormai diventata star internazionale.

Si tratta di un rione studiato, analizzato, oggetto di tesi di laurea, di premi di progettazione architettonica, di studi e analisi sociologiche, punto di riferimento di campagne elettorali, location di film e romanzi di successo. Ci abitano e ci lavorano cinesi e bengalesi, italiani e marocchini, artisti e scrittori, imprenditori, professionisti, giovani famiglie e molti anziani.

sussidiarieta orizzontale

Sono passati quasi 15 anni dall’approvazione dell’articolo 118, ultimo comma della Costituzione:  una rivoluzione per la nostra democrazia, che ha scardinato il paradigma tradizionale Stato-cittadini con le istituzioni che governano e i cittadini che votano e delegano, e ha introdotto l’idea di una “democrazia duale”, come la definisce Giuseppe Cotturri, in cui ai cittadini è riconosciuto un potere “concorrente” nella capacità e nella possibilità di promuovere iniziative di interesse generale.

Il significato di “potere concorrente” è qui forzato in maniera intenzionale a significare due cose: la prima è che i cittadini esercitano un potere “che concorre” all’interesse generale, la seconda è che, così facendo, esercitano un potere che si pone “in concorrenza” con quello delle istituzioni rispetto all’interesse generale. Parliamo ovviamente di una concorrenza virtuosa, di una corresponsabilità che deve essere orientata ad alzare l’asticella della cura dei beni comuni e della tutela dei diritti verso gli standard massimi. E questo spiega anche perché le istituzioni hanno, per dettato costituzionale, l’obbligo di favorire questo tipo di iniziativa dei cittadini.

alba montagna

Questa è la domanda che mi è stata posta molte volte quando annunciavo che lo staff dell’ufficio stampa e comunicazione, con il supporto di una agenzia di comunicazione, The Nursery, era al lavoro su una nuova versione del sito nazionale di Cittadinanzattiva.

Sono tanti i motivi che ci hanno spinto a imbarcarci in questo lavoro, vi assicuro non facile, e che ha richiesto un grande impegno di molte persone, in primis di un classico “uomo dietro le quinte”, il nostro programmatore e webmaster Giacomo D’Orazio, che vorrei ringraziare per la pazienza e la tenacia, dopo i primi sguardi da “ma sei pazzo”.

att civico citta 2015 02 13

Negli scorsi giorni abbiamo saputo, con soddisfazione, che i due emendamenti principali che Cittadinanzattiva ha presentato in Commissione Affari Sociali della Camera sulla riforma del terzo settore sono stati depositati e fatti propri da molti deputati.

Ne siamo felici in particolare perché entrambi gli emendamenti miravano a richiamare e a valorizzare il significato “costituzionale” della sussidiarietà, quello, a nostro parere, autenticamente sotteso all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, quando recita che le istituzioni devono favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.

consiglio lazio 2015 02 13

Di fronte allo smantellamento del welfare ed ai continui tagli ai servizi pubblici, i milioni di euro destinati ogni anno dalle regioni per sostenere i vitalizi dei consiglieri regionali sono uno schiaffo per tutti i cittadini”. A dichiararlo è Laura Liberto, coordinatrice di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.
“Un privilegio istituzionalizzato, su cui da tempo nel dibattito pubblico si grida allo scandalo, si producono grandi inchieste giornalistiche, si pubblicano libri, si promuovono raccolte di firme nelle piazze e petizioni on-line”,ha continuato Liberto.“Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti, sollecitando anche il ricorso  alla Corte Costituzionale, alla Corte di Giustizia Europea e alla Commissione Europea."

terzosettore 2015 02 13

Fra le organizzazioni che ieri sono state audite dalla Commissioni Affari Sociali della Camera dei deputati nell’ambito dell’iter per la legge delega di riforma del Terzo settore c’era anche Cittadinanzattiva. In allegato trovare il documento che  l’ente ha messo a divulgato. Leggi tutto

decreto sblocca italia 2015 02 13

Il segretario generale di Cittadinanzattiva festeggia l’approvazione dell’emendamento all’art. 24 della legge «è una cosa bella perché libera energie e le mette in movimento. Dà ai cittadini uno strumento per mettere il valore sociale a servizio della società»
La campagna #ripartiamodaicittadini è andata a segno. Organizzata da Cittadinanzattiva la movimentazione ha fatto si che sia stato approvato un emendamento all’art 24 della legge Sblocca Italia che dà una nuova dimensione al concetto di cittadino attivo.
Spiega il segretario generale, Antonio Gaudioso: «non solo pulizia, manutenzione e abbellimento degli spazi comuni, quali attività rispetto alle quali i Comuni sono chiamati a favorire i cittadini, ma, soprattutto, riuso e recupero di beni pubblici inutilizzati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, secondo un'interpretazione più appropriata del principio di sussidiarietà».

silenzio mafia trasparenza

Dal 23 al 26 ottobre a Roma si sono svolti gli Stati generali dell’antimafia, Libera ha chiamato a raccolta i cittadini, le associazioni e i movimenti, le realtà della cooperazione e del sociale, i rappresentanti del mondo della scuola e dell’università, i rappresentanti della politiche e delle istituzioni per fare il punto sullo stato della lotta alla corruzione e alle mafie nel nostro Paese.

Contromafie, questo il nome simbolico dell’iniziativa, ha rappresentato un luogo di incontro, di scambio di esperienze e di costruzione  da parte di tutti coloro che in modi  e con ruoli diversi si impegnano quotidianamente nel contrastare le mafie, di qualunque tipo esse siano e qualunque sia la “faccia” di chi le mette in atto.

genova trasparenza

La “Legge Brunetta” del 2009 si proponeva di aprire porte e finestre: scommetteva su organismi di valutazione (davvero) indipendenti e lanciava la sfida della “trasparenza totale”. Sembrava proprio la chiave di volta. Misurazione e valutazione sarebbero dovute diventare “cose vere”, rompendo finalmente il cerchio dell’autoreferenzialità, “sciorinando” in piazza, dinanzi agli occhi indiscreti e impertinenti dei cittadini tutto il quotidiano operare dell’Amministrazione.
Le cronache dei giornali sia locali che nazionali si sono sempre più soffermati all’inizio del 2013 sulle notizie che riguardavano i servizi erogati da Comuni Province, Regioni , ASL e  Aziende di trasporto pubblico.

parlamento italiano 2015 02 13

Nella revisione costituzionale del Titolo V nel 2001 fu inserito, all’art.118 comma 4, il principio di sussidiarietà orizzontale, fu riconosciuto cioè che i comuni cittadini hanno capacità di realizzare autonomamente interessi generali, e in tal caso le istituzioni pubbliche, dallo Stato ai governi territoriali, hanno l’obbligo di accogliere e accompagnare (favorire) le attività civiche.

Il resto della revisione era confuso e contraddittorio, i ricorsi incrociati tra Regioni e Stato hanno bloccato quella normativa. Ma l’enunciato sulla sussidiarietà cittadini-istituzioni, che riprendeva una proposta avanzata anni prima da soggetti della società civile, ha avuto invece molteplici applicazioni.

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