spreco alimentare"Dalla raccolta delle eccedenze nei supermercati alla riduzione della tassa sui rifiuti a chi recupera e dona il cibo. Dalla diffusione delle family bag nei ristoranti all'introduzione nelle mense scolastiche di menu a chilometro zero. Fino al "pane in attesa" che, sul modello del "caffè sospeso" consente ai clienti di donare il pane acquistato in più. Sono solo alcune delle buone pratiche con cui molti Comuni italiani stanno dando concreta applicazione sul territorio alla legge contro gli sprechi alimentari (la 166/2016), varata ad agosto dello scorso anno".

Il quotidiano La Repubblica fornisce una panoramica sulle soluzioni adottate dalle ammiistrazioni pubbliche locali per limitare la quantià di cibo che finisce nella spazzatura. Buone idee che si applicano a domicilio, così come negli esercizi commerciali, e molto spesso nelle scuole. 

Obiettivo: ridurre quei 1600 euro l'anno che, secondo Cittadinanzattiva, ogni italiano spreca. insieme al cibo 

Aurora Avenoso
Lucana, classe '73, master in comunicazione e relazioni pubbliche. Il meglio lo sto imparando con i miei figli, Greta e Giacomo. Per Cittadinanzattiva mi occupo di ufficio stampa e comunicazione. "Non dubitare mai che un gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta" (Margaret Mead)

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