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La procura di Siena ha iscritto nel registro degli indagati 15 poliziotti penitenziari contestando loro una serie di reati, a partire da quello di tortura. I fatti risalgono all'11 ottobre del 2018 quando i poliziotti in servizio nella casa di reclusione di San Gimignano hanno trasferito un detenuto di origini tunisine in un'altra cella dove, secondo la testimonianza di altri detenuti, sarebbe avvenuto il pestaggio, con pugni e calci in un corridoio fino a provocarne lo svenimento.

Ma sembra non trattarsi di un caso isolato. Nel carcere di San Gimignano, infatti, stando agli inquirenti, sarebbero avvenute anche altre violenze da parte di alcuni agenti penitenziari, almeno secondo la denuncia presentata da altri detenuti di quello stesso carcere. Una vicenda che scuote e che fa rumore anche perché si tratta di una delle prime applicazioni del reato di tortura, introdotto due anni fa, che per la prima volta viene contestato a pubblici ufficiali. Leggi di più su www.ilfattoquotidiano.it

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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