detenuti copy copy copy copy

Cittadinanzattiva ha aderito a due distinti appelli lanciati alle Istituzioni per arginare l’epidemia Coronavirus e l’emergenza sanitaria nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio e negli istituti penitenziari. Con il primo appello, una lettera sottoscritta dal Legal Team Italia, un’associazione di avvocati impegnati collettivamente per la tutela dei diritti e dei più deboli, decine di avvocati e diverse associazioni hanno chiesto al Ministro dell’Interno, ai Questori e Prefetti di tutta Italia la necessaria adozione di misure che limitino il rischio di contagio nei centri di detenzione amministrativa che, nel bilanciamento tra i diritti e gli interessi in gioco, obbediscano al prioritario obiettivo di ostacolare la diffusione dell’epidemia e salvaguardare la salute e la vita dei trattenuti e della popolazione tutta.

Con il secondo appello, rivolto ai Procuratori Generali e non della Repubblica e Presidenti di Tribunali e Corti di Appello, si chiede di adottare tutte le misure necessarie atte ad arginare il rischio di contagio all’interno delle carceri per salvaguardare il diritto alla salute e alla vita dei detenuti. Un contagio all’interno della popolazione carceraria avrebbe conseguenze drammatiche: le condizioni di sovraffollamento e di promiscuità renderebbero molto facile la diffusione del contagio, soprattutto considerando che molti detenuti sono affetti da varie patologie e si trovano pertanto in una condizione di particolare fragilità, con conseguenti effetti anche sulla tenuta e funzionalità del sistema sanitario, già gravemente sollecitato dall’emergenza in atto.

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

Condividi

Potrebbe interessarti