Via libera allo ius soli "temperato" e allo ius culturae: sono le nuove fattispecie per l'acquisto della cittadinanza italiana da parte dei minori stranieri, introdotte dalla proposta di legge approvata il 13 ottobre scorso dall'aula della Camera e che passa ora all'esame del Senato. Permangono molti dubbi sulle previsioni contenute nel testo che secondo alcuni rappresenta una conquista di civiltà, per altri una normativa che non semplifica la materia ma la complica ulteriormente, frazionando i diritti e mettendo, nero su bianco, che non tutti sono uguali di fronte alla legge.

La proposta di legge approvata dalla Camera prevede che i bambini nati in Italia da genitori immigrati e tutti gli altri minorenni stranieri possano finalmente avere un percorso agevolato, ma non senza limiti. In particolare, si prevede che per ottenere la cittadinanza italiana sarà necessario che almeno uno dei due genitori sia in possesso di un permesso di soggiorno di lunga durata e la frequenza di almeno un ciclo scolastico in Italia. Approfondisci.

Valentina Ceccarelli
Classe '78, romana e romanista doc. Laureata in Giurisprudenza, è a Cittadinanzattiva dal 2009. Impegnata nella tutela dei diritti dei cittadini, è consulente del Pit Unico e si occupa delle tematiche di Giustizia per la newsletter. Appassionata di libri, cucina e danza orientale, è convinta che il mondo non si possa cambiare restando seduti.

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