Corea

Un farmaco sperimentale - iniettato nel fluido spinale - rallenterebbe la progressione della Còrea di Huntington, malattia genetica neurodegenerativa provocata dal difetto di un singolo gene e che colpisce la coordinazione muscolare portando a declino cognitivo. Il risultato è promettente perché è la prima volta che un farmaco ha mostrato di bloccare l'effetto della mutazione che provoca danni cerebrali nei malati. Mentre finora la terapia è stata soprattutto sintomatica, piuttosto che rallentare il decorso della malattia. Inoltre lo stesso farmaco potrebbe teoricamente essere utilizzato anche in altre malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer e il Parkinson. 

Secondo i ricercatori - dello University College London - questo risultato apre a speranze concrete di poter fermare una malattia mortale, ed è il primo successo nelle terapie neurodegenerative in 50 anni. La procedura è stata messa a punto al Leonard Wolfson Experimental Neurology Centre di Londra e il trial - condotto su 46 uomini e donne in fase iniziale della malattia in Germania, Gran Bretagna e Canada - ha dimostrato che il farmaco è sicuro, ben tollerato e riduce nel cervello il livello di una proteina, che si chiama huntingtin, che è vitale per lo sviluppo del cervello ma che nei malati - per un errore genetico - viene corrotta e trasformata invece in un killer delle cellule cerebrali.

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Classe '88, Roncionese fino al midollo, ho problemi con la L ma mi impegno costantemente per migliorare. Laurea in comunicazione d’impresa e master in marketing management. Adoro il mondo della pubblicità, in particolare la guerriglia e la new advertising. Ricatto le persone pur di fare una campagna on-line. “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare il tempo”. A Cittadinanzattiva lavoro nell'Ufficio Stampa e comunicazione.

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