1. DIRITTO AL TEMPO
Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari.

2. DIRITTO ALL'INFORMAZIONE E ALLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA
Ogni cittadino ha diritto a ricevere tutte le informazioni e la documentazione sanitaria di cui necessita nonché ad entrare in possesso degli atti necessari a certificare in modo completo la sua condizione di salute.

3. DIRITTO ALLA SICUREZZA
Chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.

4. DIRITTO ALLA PROTEZIONE
Il servizio sanitario ha il dovere di proteggere in maniera particolare ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione momentanea o permanente di debolezza, non facendogli mancare per nessun motivo e in alcun momento l'assistenza di cui ha bisogno.

5. DIRITTO ALLA CERTEZZA
Ogni cittadino ha diritto ad avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio, a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti repentini delle norme, della discrezionalità nella interpretazione delle leggi e delle circolari, di differenze di trattamento a seconda della collocazione geografica.

6. DIRITTO ALLA FIDUCIA
Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore o un presunto bugiardo.

7. DIRITTO ALLA QUALITÀ
Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute.

8. DIRITTO ALLA DIFFERENZA
Ogni cittadino ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall'età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere di conseguenza trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze.

9. DIRITTO ALLA NORMALIT À
Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza alterare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita.

10. DIRITTO ALLA FAMIGLIA
Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario.

11. DIRITTO ALLA DECISIONE
Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita.

12. DIRITTO AL VOLONTARIATO, ALL'ASSISTENZA DA PARTE DEI SOGGETTI NON PROFIT E ALLA PARTECIPAZIONE
Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici che da soggetti privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività non profit e sia garantita la partecipazione degli utenti.

13. DIRITTO AL FUTURO
Ogni cittadino, anche se condannato dalla sua malattia, ha diritto a trascorrere l'ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza.

14. DIRITTO ALLA RIPARAZIONE DEI TORTI
Ogni cittadino ha diritto, di fronte ad una violazione subita, alla riparazione del torto subito in tempi brevi e in misura congrua.

L'Agenzia di Valutazione Civica si occupa di:

  • promuovere e realizzare progetti di valutazione civica a livello nazionale, regionale e locale in collaborazione con amministrazioni pubbliche e altre istituzioni pubbliche e private;

  • modellizzare e mettere a disposizione le metodologie e gli strumenti per la valutazione civica, con linee guida, manuali, buone pratiche e una banca dati delle esperienze realizzate;

  • diffondere le conoscenze e sviluppare le competenze per la valutazione civica, attraverso la formazione per i cittadini e gli operatori, l’attività di informazione, comunicazione e di assistenza tecnica;

  • promuovere partnership con altre organizzazioni civiche, con istituti di ricerca e formazione, e con altre istituzioni pubbliche o private per la realizzazione di progetti congiunti, per attività di studio e ricerca, e per promuovere una cultura della valutazione.

Progetti realizzati e attività in corso

  • Nell'ambito della Ricerca Corrente promossa dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.Na.S.) e finanziata dal Ministero della Salute, nel periodo luglio 2011 - giugno 2012, l'Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva in qualità di Unità di Ricerca, ha curato realizzazione di un progetto di sperimentazione e trasferimento di modelli di empowerment organizzativo per la valutazione e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari. L’obiettivo è stato quello di realizzare uno strumento per la valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali pubblici e privati accreditati, sperimentando uno strumento ed una metodologia da rendere omogenei ed applicabili in tutto il territorio nazionale. L’Agenzia di Valutazione Civica ha realizzato le attività tecniche e metodologiche per l’elaborazione di una Checklist per la rilevazione di 140 indicatori e di una specifica metodologia per lo svolgimento del processo partecipato di valutazione; ha inoltre curato la realizzazione della sperimentazione, che ha coinvolto 15 Regioni, 1 Provincia Autonoma e 54 strutture ospedaliere, supportando le équipes locali che hanno rilevato i dati. I risultati del Progetto di Ricerca Corrente sono stati presentati in un Convegno finale, organizzato dal Ministero della Salute e da Agenas il 7 novembre 2012. Scarica i materiali finali della Ricerca.
    Approfondimenti sul progetto anche su:
    "Osservatorio Civico sul Federalismo in Sanità", Rapporto 2012, Cittadinanzattiva (Cap. 9)

    "Monitor" n. 32, rivista trimestrale di Agenas

  • Attualmente Cittadinanzattiva, attraverso l'Agenzia di Valutazione Civica, è stata nuovamente chiamata a collaborare, in virtù delle specifiche ed elevate conoscenze nelle materie oggetto della ricerca, all'attuale Ricerca Corrente promossa dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.Na.S.) e finanziata dal Ministero della Salute. Il progetto in corso prevede che la metodologia, elaborata e sperimentata con successo attraverso la precedente Ricerca, venga ulteriormente affinata e aggiornata e applicata nella realizzazione di un'indagine su scala nazionale di valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali e delle case di cura private accreditate, secondo la prospettiva del cittadino. Il progetto si svolge in stretta collaborazione con le Regioni aderenti, le quali, dopo aver costituito Cabine di Regia per la gestione progetto, seguono un'apposita metodologia per il coinvolgimento dei cittadini secondo scenari di partecipazione personalizzati nei vari contesti locali, supportati dal gruppo di coordinamento nazionale. Dopo appositi corsi di formazione alle équipes locali composte di cittadini e operatori sanitari, la Checklist di 144 items viene utilizzata per la rilevazione dei dati nelle strutture. Il progetto si conclude ad aprile 2014.

Nel corso del 2011-12 l’Agenzia di Valutazione Civica ha realizzato attività di ricerca e di valutazione in ambito sanitario, anche in collaborazione con il Tribunale dei Diritti del Malato e il CnAMC, che ha condotto sinora ad importanti rapporti:

  • I Rapporto sull’assistenza protesica e integrativa - Percorsi critici, qualità della vita e buone pratiche, (presentato il 14 luglio 2011) che contiene i risultati di una ricerca sul territorio nazionale sull’assistenza protesica e integrativa. L’indagine è parte di un più ampio progetto sul tema “Il SSN: quale futuro per l’accesso alle cure e all’assistenza. Focus sull’assistenza protesica e integrativa”, realizzato dal Tribunale dei Diritti del Malato con il coinvolgimento del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC), in collaborazione con Assobiomedica.
  • Rapporto 2011 dell’“Osservatorio civico sul federalismo in Sanità (presentato il 29 settembre 2011), realizzato con il Tribunale per i diritti del malato; l’Agenzia ha curato l’impostazione metodologica della prima rilevazione civica volta a valutare le differenze tra i servizi sanitari regionali e a proporre nuove chiavi di lettura sulle prospettive del federalismo in Sanità.
  • Ha coordinato la realizzazione dell’Audit civico presso tutte le aziende sanitarie della Regione Siciliana, nell’ambito di una convenzione tra l’Assessorato alla Sanità della Regione e Cittadinanzattiva Sicilia, e curato il Rapporto finale, presentato il 13 aprile 2012.
  • Ha supportato la realizzazione del terzo ciclo regionale di Audit civico della Regione Lazio (2011-2012), condotto da Cittadinanzattiva Lazio.

L’Agenzia di Valutazione Civica inoltre:

  • ha supportato, negli aspetti metodologici, la rete di Cittadinanzattiva “Giustizia per i diritti” nella prima esperienza di valutazione civica dei Tribunali, contribuendo alla realizzazione del Rapporto presentato il 23 maggio 2012.
  • realizza in collaborazione con Cittadinanzattiva Abruzzo il Programma Regionale di Audit Civico 2012 dell’Abruzzo, specificamente dedicato alla Rete di Emergenza, il cui Rapporto Regionale è stato presentato il 21 Maggio 2013 a Pescara, e alla Salute Mentale;
  • ha supportato la realizzazione dell’Audit civico della Regione Umbria, condotto da Cittadinanzattiva Umbria e l’Audit civico in alcune aziende sanitarie della Sardegna, condotto da Cittadinanzattiva Sardegna;
  • promuove e supporta l’avvio e la realizzazione di nuove iniziative di Audit civico in altre Regioni, curando l’elaborazione degli aspetti metodologici, l’attività formativa delle équipes, l’elaborazione dei dati e l’aggiornamento del software dedicato all’Audit civico;
  • ha avviato, con il CnAMC, in collaborazione con l’Associazione Parent Project Onlus e l’Associazione Italiana di Miologia, il primo Audit civico dei servizi per la Distrofia Muscolare di Duchenne e di Becker, che si concluderà nel 2013;
  • ha realizzato, con il sostegno di Fater, la sperimentazione di una Valutazione civica dei servizi per l’incontinenza in due aziende sanitarie, come primo percorso di valutazione civica finalizzato ad individuare elementi di criticità e miglioramento dei servizi nella prospettiva del paziente, il cui Report finale è stato presentato il 12 Aprile 2013;
  • supporta l’avvio e la realizzazione, in collaborazione con Cittadinanzattiva della Lombardia Onlus, di un ciclo di Audit Civico 2013 Lombardia, sperimentando in 5 Aziende Sanitarie Locali della Regione la valutazione dei servizi di Assistenza Domiciliare integrata, Assistenza Protesica e Integrativa e Servizi per le Dipendenze (SerD);
  • promuove e supporta l’avvio e la realizzazione di nuove iniziative di Audit civico su focus tematici in altre Regioni.

Negli ultimi dieci anni Cittadinanzattiva è stata l’organizzazione che per prima in Italia ha promosso e sviluppato progetti e metodologie di valutazione civica in diversi ambiti di intervento della Pubblica Amministrazione.
In ambito sanitario, in particolare, attraverso la metodologia dell’Audit Civico, nel decennio 2001-2010 équipe miste di cittadini e operatori hanno realizzato un ciclo completo di valutazione in oltre 170 aziende sanitarie locali e ospedaliere, con importanti ricadute culturali e organizzative.
Un’altra esperienza di rilievo è quella realizzata nella scuola, a partire dal 2002, con edizioni annuali della campagna nazionale “Impararesicuri”, che monitora annualmente le condizioni di sicurezza di centinaia di edifici scolastici con il coinvolgimento attivo dei cittadini.
Altre iniziative sono state realizzate nei settori dell’ambiente e dei servizi pubblici locali, grazie soprattutto alla pluriennale collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica.
L’attività avviata e portata avanti da Cittadinanzattiva nel campo della valutazione dei servizi pubblici, con la messa a punto di adeguati strumenti metodologici e la realizzazione sul campo di indagini con la diretta partecipazione di centinaia e centinaia di singoli cittadini costituisce senza dubbio un’esperienza significativa non solo nel panorama nazionale ma anche a livello internazionale, e può essere considerata una risorsa utile e disponibile per il cambiamento delle amministrazioni pubbliche.

Leggi qui per conoscere il contributo dell'Agenzia di Valutazione civica in tema di igiene e pulizia.

A seguire, una serie di esperienze di valutazione civica realizzate da Cittadinanzattiva prima della costituzione dell'Agenzia di Valutazione Civica:

 

 

Un deficit di fiducia nelle istituzioni
Da sempre crediamo che le istituzioni siano fondamentali per il funzionamento di una democrazia e per il buon governo di un Paese. Malgrado i processi di riforma e i tentativi di modernizzazione avviati negli ultimi decenni in Italia, il livello di fiducia da parte dei cittadini nei confronti di chi esercita funzioni di governo e riveste ruoli di responsabilità nella gestione della cosa pubblica è in generale molto basso, e tende costantemente a peggiorare.
Anche se esistono molti casi di “buona amministrazione”, soprattutto a livello locale, la percezione diffusa nell’opinione pubblica nei riguardi delle istituzioni pubbliche è in genere di scarsa affidabilità e di eccessiva lentezza. Esiste inoltre una difficoltà per i cittadini ad accedere e disporre di informazioni chiare e attendibili sul funzionamento delle istituzioni e sulla qualità del loro operato.

Il cittadino disinformato
Questo deficit di informazione e di rendicontazione, che non consente di distinguere le differenti realtà, di analizzare le istituzioni per quello che sono e realizzano, costituisce un elemento di crisi e di debolezza dei meccanismi di partecipazione alla vita democratica del Paese.
Un cittadino disinformato è, da un lato, un soggetto facilmente influenzabile ma, al tempo stesso, un elemento disgregante della società, un soggetto passivo che non possiede le conoscenze e gli strumenti per agire responsabilmente nella società e contribuire attivamente al funzionamento della istituzioni.
A fronte dei persistenti deficit di trasparenza e di informazione da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini, occorre ripensare il ruolo e i meccanismi stessi della partecipazione civica.

Partire dalla realtà per cambiarla
Attraverso la valutazione civica vogliamo porre al centro del dibattito la realtà, analizzarla con strumenti oggettivi, formulare giudizi con senso di responsabilità condiviso tra i diversi attori sociali ed elaborare in modo congiunto, per realizzarli,  possibili percorsi di cambiamento.
I cittadini sono parte attiva del sistema e non sono fuori da esso. Sono chiamati a contribuire nel trovare soluzioni alla crisi delle istituzioni. Le nostre istituzioni. Nel senso di istituzioni che li rappresentano e sono chiamate a risolvere i loro problemi. Ma anche nel senso di istituzioni che funzionano grazie alle risorse fornite dai cittadini stessi e che esprimono l’identità della comunità, vale a dire il modo con il quale la società, in un determinato momento storico, intende affrontare e risolvere problemi collettivi.

I cittadini come risorsa per il cambiamento
L’unica strada percorribile per i cittadini è allora quella di partecipare responsabilmente al miglioramento delle istituzioni, di esercitare il diritto di analizzare la realtà e di formulare un giudizio su di essa, di sviluppare una capacità di autorganizzazione e di intervento. Un atteggiamento non “contro”, ma “con” le istituzioni, di cui sono parte.
Mobilitare i cittadini come “risorsa” in grado di rafforzare e non solo di contrapporsi al governo della cosa pubblica.
La condizione perché questo avvenga è che i cittadini possano avere accesso a informazioni fondamentali in merito al funzionamento delle istituzioni, inerenti sia i processi di governo interno che le politiche e i servizi resi esternamente.

Ciudadaniactiva es un movimiento de participación ciudadana que desde 1978 impulsa y tutela los derechos  de ciudadanos  y consumidores.
Es una organización sin ánimo de lucro, independiente de los partidos políticos, uniones de comercio, compañías privadas e instituciones públicas.
Desde 1998 está reconocida como asociación de consumidores por el Ministerio de Desarrollo Económico de Italia.

Misión: Los objetivos principales de Ciudadaniactiva son la promoción de la participación ciudadana y la protección de los derechos ciudadanos en Italia y Europa.
Ciudadaniactiva considera el ciudadano como un recurso fundamental para la democracia el cual juega un papel activo en la sociedad y tendría que tener la oportunidad de participar en las decisiones políticas.
La misión de Ciudadaniactiva tiene su fundamento en el articulo 118 de la Constitución italiana que dice:"Estado, departamentos, provincias, ciudades metropolitanas, municipios, favorecen la autónoma iniciativa por parte de los ciudadanos, particulares y asociados, para el desarrollo de actividades de interés general en la base del principio de subsidiariedad".

Estrategia: La estrategia de Ciudadaniactiva se puede resumir en 3 puntos:

  • Empoderamiento de particulares y de organizaciones, es decir,  fortalecimiento de su capacidad de defender los derechos fundamentales, cuidado de los bienes comunes y participación en la vida política. La herramienta principal para lograr este resultado es el entrenamiento en la utilización de las  herramientas ciudadanas como Cartas de los derechos, servicios de consultoria, monitoreo, promoción de buenas prácticas, etc.

  • Producción de información ciudadana, o sea datos sobre la situación de los derechos ciudadanos, recolectados y analizados por los ciudadanos mismos. Las fuentes principales de información ciudadana son las actividades de monitoreo y los servicios de asistencia y consultoria de Ciudadaniactiva, PIT salud (salud y bienestar) y PIT servicios (servicios de interés general).

  • Apoyo, que incluye la protección de los derechos de particulares (PIT salud y PIT servicios) así como la promoción de los derechos ciudadanos en general. Esto es implementado a través de un constante dialogo con las instituciones públicas y los partidos políticos.

Los sectores donde Ciudadaniactiva está particularmente activa son el de la salud, con el "tribunal para los derechos de los enfermos"; derechos de consumidores y usuarios, gracias a los "Abogados del ciudadano"; educación y formación a través de la "escuela para la ciudadanía activa"; justicia con "Justicia para los derechos ciudadanos"; ciudadanía europea a través de "Active Citizenship Network" y "Responsabilidad social de empresa".
Ciudadaniactiva cuenta alrededor de 115.000 miembros (particulares, asociaciones, grupos y networks). Opera a nivel local a través de 250 asambleas de "Ciudadanos Activos" que eligen sus representantes en el respectivo consejo regional (19 en Italia) y en el congreso nacional. La oficina principal, ubicada en Roma, apoya y coordina las actividades nacionales e internacionales.
La Organización se financia principalmente con  fondos de proyectos financiados por instituciones públicas y empresas privadas y por donaciones de particulares. El listado completo de los financiadores se puede encontrar en el sitio web. Cabe decir que la primera y substancial fuente de financiación llega de sus mismos miembros en términos de tiempo, actividades y servicios que ellos aportan a la raíz de la organización.


Historia

Ciudadaniactiva nace en 1978 con el nombre de Movimiento Federativo democrático, por la iniciativa común de 30 grupos de jóvenes católicos de inspiración democrática, que deseaban experimentar nuevas formas de acción política a favor del ciudadano, en las raíces de la sociedad italiana, en polémica pero no en alternativa a las formas tradicionales de política.
El Movimiento se presenta desde el principio como laico y abierto a todos.
En la década 1980-1989 el movimiento vive la fase de su fundación, en particular a través de la ideación y promoción de formas de "Democracia directa" dirigidas a involucrar los ciudadanos como actores para la tutela de sus propios derechos en sectores de la vida publica como la salud (con el Tribunal para los derechos de los enfermos), la protección civil, los servicios públicos y los servicios para las mujeres, el orden publico y la cuestión juvenil. En una década donde los partidos dominan la escena pública, la posición del Movimiento, que trabaja no para constituir un partido sino para practicar la iniciativa autónoma por parte del ciudadano sin presentarse a las elecciones, es decididamente un elemento de ruptura y para muchos aparece como ingenua o veleidosa.
En la década 1989-1998, el Movimiento vive su fase de consolidación y legitimación. Su presencia en la sociedad italiana es reconocida e influyente, también gracias a la crisis que atraviesan los partidos y la cultura política tradicional. En esta temporada resalen intervenciones decisivas en el sector de la reforma de la sanidad publica (articulo 14 sobre los derechos de los ciudadanos), de las autonomías locales (inserción del defensor ciudadano y de institutos de participación en los estatutos comunales y provinciales), de los servicios públicos (normas sobre la participación ciudadana en la carta de servicios).
A través de los referéndums electorales y otras iniciativas, Ciudadaniactiva sustenta la idea de una democracia donde los ciudadanos, como electores y sujetos activos en las políticas públicas, puedan valer más. Es de esta temporada el experimento de la construcción de una "Representación ciudadana": todos los ciudadanos interesados son invitados a elegir sus propios representantes en los congresos del Movimiento (serán 300.000 los que lo harán en el 1992); se experimenta además una red permanente de monitoreo sobre el estado de los derechos ciudadanos  en todo el territorio nacional (el reporte sobre derechos en sector sanitario, en el cual participaron 10.000 personas es de 1991).
La que se abre alrededor de 1998 se puede considerar como la fase da la madurez, en la cual el Movimiento fortalece sus actividades, ampliando los ámbitos de intervención a los servicios de interés general, a los derechos de los consumidores, a la justicia, a la escuela, experimentando formas sistémicas de tutela, como los servicios PIT. También es el momento en el cual se percibe un desequilibrio entre las responsabilidades que el Movimiento carga y los recursos humanos involucrados. Se elabora y realiza entonces, entre no pocas dificultades, la reforma que llevará a la constitución de nuevos congresos regionales y nacional y a la recolección de alrededor de 50.000 adhesiones al Movimiento. Un más marcado tamaño territorial se pone al lado del tradicional enfoque en red. Actividades como las que son dirigidas al Sur de Europa, la ciudadanía de empresa o la calidad de los servicios en la justicia, que maduran en esta temporada, pueden dar la idea de un Movimiento que, en el mundo de la ciudadanía activa se reconoce sobre todo por el carisma de la innovación.
En Junio 2000 se celebra a Chianciano el Congreso Nacional en el cual se inaugura la nueva estructura del Movimiento y decide el cambio de nombre en "Ciudadaniactiva". Siempre del mismo año es la redacción del Manifiesto sobre ciudadanía de empresa al cual adhieren un grupo de empresas partner, que enseguida formaran el "Grupo de Frascati para la Responsabilidad Social de empresa". Entre las iniciativas más importantes realizadas, hay la presentación italiana del Global compact, propuesto por Kofi Annan, la realización de seminarios anuales internacionales y la involucración de las empresas en programas de responsabilidad social.
Ciudadaniactiva siempre se reconoció en un contexto europeo. Muchos de sus programas y proyectos nacieron con el apoyo de la Comisión europea, desde las actividades de formación, hasta la creación de las ventanillas de atención al ciudadano en todo el territorio nacional (PIT servicios). El compromiso para la afirmación de la ciudadanía europea hace parte integrante de su misión.
Por esta motivación en el 2001 nace Active Citizenship Network, programa europeo que conecta 70 organizaciones de 28 países. Acn en pocos años de actividad, realizó algunas importantes iniciativas como la Carta Europea de los derechos del ciudadano enfermo, su monitoreo en 13 países y el reporte sobre "Ciudadanos para una nueva Europa" que permitió de organizar una agenda sobre las políticas ciudadanas en Europa.
En ese momento el Movimiento cambia el término que denota su naturaleza de "político" a "ciudadano": no se pone en discusión la identidad, pero se marca la distinción con la política oficial, percibida como siempre mas alejada de la acción de los ciudadanos.
En 2002 nace la "Fundación para la Ciudadanía Activa" con el objetivo de sustentar el desarrollo del activismo ciudadano a través de la investigación social, la capacitación avanzada, el dialogo intercultural y la movilización de los recursos. La fundación comparte las finalidades de Ciudadaniactiva y sustenta su crecimiento.
Nace por fin en 2003 "Consumidores independientes" agrupación de 5 importantes asociaciones de consumidores (Ciudadaniactiva, Confconsumidores, Movimiento defensa del ciudadano, Movimiento consumidores y Unión nacional consumidores), acomunadas por la voluntad de construir una manera de consumir "del lado del ciudadano", independiente en la iniciativa y en las evaluaciones de los partidos, gremios y empresas y absolutamente autónomo respeto a los partidos políticos. Una de las ultimas novedades en la historia de Ciudadaniactiva es la involucración de los jóvenes en el servicio civil voluntario, que arrancó en 2003 con el proyecto "Seguros se deviene" sobre seguridad domestica en Roma. Hoy son alrededor de 120 a colaborar con las sedes de Ciudadaniactiva y parte de ellos siguió con el compromiso al final de su servicio.
En 2004 se celebra el Congreso Nacional de Riva del Garda, "Al paso con el futuro" que registró el crecimiento de los adherentes (de 47.000 a 76.000) y de las asambleas territoriales (de 170 a 235). El 2004 fue también el año que vio Ciudadaniactiva particularmente comprometida en el frente de la subsidiariedad y de la lucha a la corrupción.
En 2005 el compromiso de Ciudadaniactiva en sector escolar dio resultados importantes; al Día nacional de la seguridad participaron 10.411 escuelas en Italia con 2.386.848 estudiantes. También las iniciativas de educación a la ciudadanía en el mundo de la escuela crecieron, trasformando el ámbito escolar como uno de los lugares privilegiados del compromiso ciudadano. Esto es también el año en el cual el Tribunal para los derechos de los enfermos cumple 25 años (1980-2005); el aniversario se celebró en todo el territorio nacional con la organización de una multitud de eventos a carácter local.
En 2006 tiene lugar en Roncella Ionica (Rc) el Congreso Nacional "Casa Nuestra, el papel de los ciudadanos en la lucha para la legalidad",  que hubo como objetivos principales la verifica del trabajo de los últimos dos años en la  confrontación y el debate sobre las políticas de salud, de justicia, de instrucción y de los servicios de publica utilidad. El titulo del congreso expresa el compromiso de Ciudadaniactiva en la lucha a la corrupción: la legalidad tiene que pasar a través del ejercicio de responsabilidad por parte de la ciudadanía activa en una lógica de subsidiariedad.


Políticas para los consumidores y calidad en los servicios

"Los procuradores del ciudadano" son figuras de compromiso ciudadano que tienen la tarea de representar el punto de vista del ciudadano frente a la Pública administración y a los servicios de pública utilidad y de promocionar la participación ciudadana para la tutela de los derechos. A través de la red de procuradores del ciudadano, Ciudadaniactiva se ocupa de políticas de los consumidores y, en detalle, de servicios de publica utilidad (servicios de seguros, servicios bancarios, correo, agua, electricidad y gas, publica administración, transportes, telecomunicaciones), precios y tarifas, medio-ambiente y clima, calidad de los servicios y huelgas en los servicios públicos, licitaciones y participación ciudadana.
Después de 10 años por fin el Gobierno aprobó la involucración de los ciudadanos en la verifica de la calidad en los servicios públicos a nivel local.

Una novedad fundamental para la tutela de los derechos de los usuarios
: Después de 10 años de pedidos de las asociaciones de ciudadanos y una corrección elaborada por Ciudadaniactiva al texto de reforma de los servicios públicos locales, con el artículo 2 comma 461 de la Ley 244/2007 se introducen una serie de deberes concretos para los entes locales y las empresas privadas que prestan servicios públicos a nivel local; no solo la acción colectiva, sino también la calidad de los servicios públicos están entre las novedades más importantes aprobadas por el Senado.
Por fin un papel y una función central del ciudadano en la vida y en las decisiones de gestión del servicio publico. Vamos a ver en el detalle las novedades que se introdujeron:

  • Adopción de una "Carta para la calidad de los servicios", a redactar y publicitar en conformidad a alianzas con las asociaciones de tutela de los consumidores y con las asociaciones empresariales interesadas, que lleve los estándares de calidad y de cantidad relativos a las prestaciones erogadas así como son determinados en el contrato de servicio; garantizadas las modalidades de acceso a las informaciones para poner quejas y para llegar a una conciliación o a un juicio; especificación de las modalidades de restauro del usuario en la forma especifica o a través restitución parcial o total del importe correspondiente en caso de falta de servicio.

  • Consulta obligatoria de las asociaciones de consumidores.

  • Verifica periódica, con la participación de las asociaciones de consumidores, de la inadecuación de los parámetros de calidad y cantidad del servicio a las exigencias del usuario.

  • Institución de un sistema de monitoreo permanente para el respeto de los parámetros fijados en el contrato de servicio y de lo establecido en las "Cartas de calidad en los servicios", desarrollado bajo la directa responsabilidad del ente local y con la participación de las asociaciones de consumidores y abierto a la recepción de observaciones y propuestas por parte de cada ciudadano particular.

  • Institución de una sesión anual  de verifica del funcionamiento de los servicios entre ente local, gestores de los servicios y asociaciones de consumidores en la cual se de cuenta de las quejas, de las propuestas y observaciones llegadas a cada uno de los sujetos participantes por parte de los ciudadanos; la financiación de estas actividades estará a cargo del gestor del servicio como está especificado en una cláusula del contrato general.

El proyecto "Consumidores para la calidad de los servicios", de la duración de dos años (2004-05), fue cofinanciado por el Ministerio del Desarrollo económico. El proyecto realizó actividades de consultoria al ciudadano, de información, de investigación y análisis sobre los servicios públicos en Italia. Entre los principales resultados hay la activación y fortalecimiento en 20 ciudades italianas de los servicios de asistencia al ciudadano (PIT servicios) que gestionaron, según la metodología estándar de PIT servicios, 2186 casos sobre temáticas de transportes, correos, servicios de seguro y bancarios, publica administración y energía. Se realizó además un banco de datos que permitió de recolectar y analizar 400 cartas sobre calidad de servicios (disponibilidad, comprensibilidad, informaciones contenidas, etc...) y se experimentó el sistema de Audit ciudadano (a disposición de los ciudadanos para promocionar la evaluación de la calidad en los servicios) en particular por lo que concierne los sectores del transporte publico local, correo, servicio hídrico e impuestos.
Por fin fue publicada una serie de 8 folletos informativos para el ciudadano: "El agua que utilizo", "Los servicios que utilizo", "Las cartas que me tutelan", Las aguas que navego", "Los impuestos que pago", "El teléfono que quiero", "Las deudas que tengo", "Los desechos que produzco".
Ciudadaniactiva se propone de promocionar e incentivar las acciones de mejora de los servicios, las experiencias novedosas y las políticas centradas en la orientación al ciudadano. Prerrogativa de estas acciones es el impacto evidente sobre la calidad de los servicios, la tutela de los derechos de los ciudadanos, la promoción de la participación ciudadana, la valorización de los talentos humanos empleados. En detalle se define Buena Practica cada iniciativa dirigida a mejorar la eficiencia (economicidad) y la eficacia (como modalidad para satisfacer, de manera adecuada, las necesidades y las expectativas de los ciudadanos) en el manejo y erogación de los servicios.
El proyecto "Ciudadanos que valen. Relevación ciudadana y propuestas sobre precios y tarifas en los servicios públicos" de la duración de 2 años (2004-05), a sido cofinanciado por el Ministerio del Desarrollo Económico Se recopilaron y publicaron los datos recolectados sobre precios y tarifas del transporte publico local, de las escuelas de infancia, del servicio de comida y transporte escolar, del servicio hídrico y de alcantarillado relativos a todas las cabeceras de provincia italianas; se desarrollaron 2 monitoreos para verificar la aplicación de los descuentos previstos por la ley y relativos a drogas no sujetas a prescripción medica; se realizaron 8 boletines temáticos, de los cuales 4 publicados en la publicación mensual de Ciudadaniactiva y 4 publicados por la publicación semanal "Il Salvagente".
Las mismas informaciones fueron también difundidas en el detalle en los medios de comunicación a nivel nacional.

Cittadinanzattiva (Active citizenship) is an Italian non-profit organization founded in 1978. It is independent from political parties, trade unions, private companies and public institutions. It is recognized as a consumer organization since 2000.

Mission
Cittadinanzattiva’s main objectives are the promotion of civic participation and the protection of citizens’ rights in Italy and in Europe. It considers citizens a fundamental resource for democracy who play an active role in society and should have the opportunity to participate in everyday policy-making.

Strategy
Cittadinanzattiva’s strategy is threefold:

  • empowerment of individuals and organizations, i.e. strengthening of their capacity to defend fundamental rights, take care of the common goods and participate in policy-making. The main instrument to reach this goal is the training of citizens in the use of civic tools such as Charters of rights, advise services, monitoring, promotion of good practices, etc;

  • production of civic information, i.e. data on the situation of citizens’ rights collected and analysed by citizens themselves. The main sources of civic information are the monitoring activities and the advice and assistance services of Cittadinanzattiva, PIT salute (welfare and health) and PIT servizi (general interest services);

  • advocacy, which includes the protection of single citizen’s rights (PIT salute and PIT servizi), as well as the promotion of citizens’ rights in general. It is mainly implemented through a constant dialogue with public institutions and political parties.

 
Fields of activities
The fields in which Cittadinanzattiva is particularly active are health, with the Tribunal for Patients’ Rights, consumer and users’ rights, with the Citizens’ Advocates, education and training, with the School for active citizenship, justice, with Justice for Citizens' Rights,  European citizenship, with Active Citizenship Network and Corporate Social Responsibility .
 
Organization
Cittadinanzattiva counts around 115.000 members (individuals, associations, groups and networks). It operates at the local level through 250 “Active Citizenship” Assemblies electing their representatives to the respective regional Congress (19) and subsequently to the national Congress. The headquarters, located in Rome, coordinate and support the national and European activities.
 
Funding
The organization is funded mainly on the basis of projects, by private and public bodies, as well as by donations from the general public. The complete list of funding sources can be found on Cittadinanzattiva’s website. However, the primary and most substantial form of funding comes from its members themselves in terms of time, activities and services they provide to the organization at the grassroots level.

1978
Cittadinanzattiva nasce
con il nome di Movimento federativo democratico nel 1978 dall’iniziativa comune di una trentina di gruppi di giovani cattolici, d’ispirazione democratica, desiderosi di sperimentare nuove forme di azione politica per il cittadino, “alle radici dell’erba” della società italiana, in polemica ma non in alternativa rispetto alle forme tradizionali della politica. Il Movimento è da subito laico e aperto a tutti.

1980-1989
Nel decennio 1980-1989, il Movimento vive la sua fase di fondazione, in particolare con l’ideazione e promozione di iniziative di “democrazia diretta”, volte a coinvolgere i cittadini quali attori per la tutela dei propri diritti nei campi della vita pubblica come la salute (con il Tribunale per i diritti del malato), la protezione civile, i servizi pubblici e i servizi per le donne, l’ordine pubblico e la questione giovanile. In un decennio dove domina la partitocrazia, la posizione del Movimento, che lavora per non costituire un partito e praticare l’autonoma iniziativa politica dei cittadini senza presentarsi alle elezioni, è decisamente un elemento di rottura e a molti appare ingenua o velleitaria.

cittadinanzattiva 1980 1989

1989-1998
Nel decennio 1989-1998, il Movimento vive la sua fase di consolidamento e legittimazione. La sua presenza nella società italiana è ormai riconosciuta e influente, anche in forza della crisi della partitocrazia e del tramonto delle tradizionali culture politiche. A questo periodo risalgono interventi decisivi nel campo della riforma della sanità (articolo 14 sui diritti dei cittadini), delle autonomie locali (inserimento del difensore civico e di istituti di partecipazione negli statuti comunali e provinciali), dei servizi pubblici (norme sulla partecipazione dei cittadini nella direttiva Ciampi-Cassese sulle carte dei servizi).

Il Movimento è presente durante la crisi istituzionale che investe la vita pubblica, facendo emergere i danni che la questione morale ha provocato ai diritti dei cittadini; sostiene inoltre con i referendum elettorali e iniziative come “Parte civile” con Fuci e Legambiente, l’idea di una democrazia in cui i cittadini, come elettori e soggetti attivi nelle politiche pubbliche, contano di più. È di questo periodo l’esperimento di costruzione di una “rappresentanza civica”: tutti i cittadini interessati sono invitati ad eleggere i propri rappresentanti nei congressi del Movimento (saranno 300.000 a farlo nel 1992); viene inoltre sperimentata una rete permanente di monitoraggio sullo stato dei diritti dei cittadini in tutto il territorio (il grande rapporto sui diritti nella sanità, a cui partecipano attivamente circa 10.000 persone, è del 1991). La crisi della finanza pubblica (1992-93), all’epoca unica fonte di finanziamento, mette in seria difficoltà il Movimento e ne rallenta le attività per diversi anni.

In questo periodo il Movimento cambia il termine che connota la sua natura, da "politico" a "civico": non si mette in discussione l'identità, ma si marca la differenza da una politica ufficiale percepita come sempre più distante dall’azione dei cittadini.

1998
Quella che si apre attorno al 1998
può essere considerata la fase della maturità, nella quale il Movimento potenzia le proprie attività, sia estendendo i suoi campi di azione ai servizi di interesse generale, ai diritti dei consumatori, alla giustizia, alla scuola, sia sperimentando forme più sistematiche di tutela, come i servizi Pit. Ma è anche il periodo in cui si prende atto di un pericoloso squilibrio tra le responsabilità che il Movimento porta e le risorse umane in esso coinvolte.

Viene così elaborata e realizzata, tra non poche difficoltà, la riforma che porterà alla costituzione delle Assemblee territoriali della cittadinanza attiva, all'elezione di nuovi congressi regionali e nazionale e alla raccolta di circa 50.000 adesioni complessive al Movimento. Una più forte dimensione territoriale si affianca così al tradizionale approccio "a rete" del Movimento. Attività come quelle che riguardano il Sud Europa, la cittadinanza d’impresa o la qualità del servizio giustizia, che arrivano a maturazione in questo periodo, rendono l’idea di un Movimento che, nel mondo della cittadinanza attiva, ha soprattutto il carisma dell'innovazione.

2000
Nel giugno 2000 viene celebrato a Chianciano il Congresso nazionale che sancisce la nuova struttura del Movimento e decide il mutamento del nome in "Cittadinanzattiva". È sempre di quest’anno la redazione del Manifesto sulla cittadinanza d’impresa a cui hanno aderito un gruppo di imprese partner, entrate poi nel “Gruppo di Frascati per la Rsi”. Tra le iniziative più importanti realizzate vi è la presentazione italiana del Global compact proposto da Kofi Annan, la realizzazione di seminari internazionali annuali, il coinvolgimento delle imprese in programmi di responsabilità sociale (come Unicredit sull’analisi civica e la modifica dei contratti bancari o Pfizer, alla luce dello scandalo verificatosi in alcune regioni nel 2003, nella revisione del rapporto informatori farmaceutici/medici).

cittadinanzattiva 2000

2001
Cittadinanzattiva si è sempre riconosciuta in un contesto europeo. Non pochi dei suoi progetti e programmi sono nati con il sostegno della Commissione Europea, dalle attività di formazione alla nascita di PiT servizi sul territorio. L'impegno per l'affermazione della cittadinanza europea fa parte integrante della sua missione. Per questo nel 2001 prende avvio Active citizenship network, programma europeo che collega 70 organizzazioni di 28 paesi. Acn in pochi anni di attività, ha realizzato alcune importanti iniziative come la Carta europea dei diritti del cittadino malato, il suo monitoraggio in 13 Paesi e il rapporto sui cittadini per la "Nuova Europa" che ha permesso di mettere a punto un'agenda sulle politiche dei cittadini in Europa.

2002
Nel 2002 si costituisce il Comitato “Quelli del 118”
, composto da 17 organizzazioni, animate dalla volontà di promuovere ed applicare l’art. 118 della Costituzione; è grazie a questa alleanza, e al Gruppo di Frascati, che nel 2003 viene promossa la campagna “Obiettivo barriere”, che porterà in un anno all’abbattimento di 118 barriere architettoniche per mano degli stessi cittadini. Sarà sempre questo gruppo a dare vita con Cittadinanzattiva alla I Convenzione della sussidiarietà, “L’Italia dei beni comuni”. Sempre in questo anno nasce la “Fondazione per la cittadinanza attiva”, con lo scopo di sostenere lo sviluppo dell’attivismo civico attraverso la ricerca sociale, la formazione avanzata, il dialogo culturale e la mobilitazione delle risorse. La Fondazione condivide le finalità di Cittadinanzattiva e ne sostiene la crescita.

2003
Nasce infine nel 2003 “Consumatori indipendenti” il raggruppamento di cinque importanti associazioni di consumatori (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori e Unione nazionale consumatori), accomunate dalla volontà di costruire un consumerismo “da cittadini”, indipendente nell’iniziativa e nei giudizi da partiti, sindacati e aziende; assolutamente autonomo rispetto agli schieramenti elettorali. Una delle ultime novità nella storia di Cittadinanzattiva è il coinvolgimento dei giovani del servizio civile volontario, avviatosi nel 2003 con il progetto “Sicuri si diventa” sulla sicurezza domestica a Roma. Oggi sono circa in 120 a collaborare con le sedi di Cittadinanzattiva e parte di essi ha proseguito l’impegno anche alla fine del servizio.

2004
Nel 2004
si tiene il Congresso nazionale di Riva del Garda, “Al passo con il futuro” che ha registrato l’aumento degli aderenti (da 47.000 a 76.000) e delle assemblee territoriali (da 170 a 235). Il 2004 è stato anche l’anno che ha visto Cittadinanzattiva particolarmente impegnata sul fronte della sussidiarietà e della lotta alla corruzione.

2005
Nel 2005 l'impegno di Cittadinanzattiva nella scuola ha dato importanti risultati: alla Giornata nazionale della sicurezza hanno partecipato 10.411 scuole in Italia con il coinvolgimento di 2.386.848 studenti. Anche le iniziative di educazione alla cittadinanza nel mondo della scuola sono cresciute rendendo così l'ambiente scolastico uno dei luoghi privilegiati di impegno civico. Questo è anche l'anno in cui il Tribunale per i diritti del malato compie 25 anni (1980-2005): l'anniversario è stato celebrato su tutto il territorio con l'organizzazione di moltissimi eventi locali.

2006
Nel 2006 si svolge a Roccella Jonica (Rc) il Congresso nazionale di metà mandato “Casa nostra! Il ruolo dei cittadini nella lotta per la legalità” che ha avuto come obiettivi principali la verifica del lavoro di due anni, il confronto ed il dibattito sulle politiche della salute, della giustizia, dell’istruzione e dei servizi di pubblica utilità. Il titolo del congresso esprime l’impegno di Cittadinanzattiva nella lotta alla corruzione: la legalità deve passare attraverso l’esercizio di responsabilità da parte della cittadinanza attiva, in una logica sussidiaria.

cittadinanzattiva 2006

... e continua

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Le associazioni federate a Cittadinanzattiva sono quelle associazioni che hanno finalità omogenee a quelle del movimento e che, proprio per tale caratteristica, sono alleate nelle definizione di politiche, strategie, attività, campagne e iniziative.
Per federarsi formalmente, tali associazioni sottoscrivono un patto di adesione collettiva con Cittadinanzattiva. Di seguito l’elenco delle 6 Associazioni federate a Cittadinanzattiva.

 

ANMAR - Ass. Naz. malati reumatici
www.anmar-italia.it

Associazione Cercasi un fine Onlus
www.cercasiunfine.it

Associazione Dirigenti della Giustizia
www.dirigentigiustizia.it

Associazione Ex Allievi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione
www.allievisspa.it

FAND - Associazione Italiana Diabetici
www.fand.it

UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
www.uildm.org

 

(ultimo aggiornamento: settembre 2013)

Gli aderenti a Cittadinanzattiva su tutto il territorio nazionale sono 35.100 al 31/12/2020

Segretaria generale:
Anna Lisa Mandorino
Skype: a.mandorino.carm
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Vice segretaria generale:
Francesca Moccia
Skype: f.moccia.carm
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Vice Presidente Assemblea dei Soci (facente funzioni di Presidente):
Anna Rita Cosso
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Organo amministrativo nazionale

ANDREA BOSCHIERO
CINZIA DOTTORI
LIBERATA DELL'ARCIPRETE
LORENZO LATELLA
FRANCESCA MOCCIA
MARIA PLATTER
TOMMASO RUGGERI
MARA SCAGNI
RINO TORTORELLI
TIZIANA TOTO
MATTEO VALENTINO


Assemblea dei soci
I componenti dell'Assemblea dei soci

ENNIO DI RENZO
LUCIO PULINI
ANNA DI FRANCESCO
VITO D. GERARDO PELAZZA
NICOLA VIGGIANO
M.ANTONIETTA TARSIA
GIUSEPPE CORRADO
PIERO SPAMPINATO
ANNA RUSSO
PASQUALE CARELLA
CARMINA MARCARELLI
ALFONSO GRASSI
DOMENICO BIANCHI
VINCENZO LOVISI
EMILIO LONARDO
DOMENICO GRASSO
WALTHER ORSI
ERICA VACCHIANO
ANDREA PLAZZOTTA
ELIO ROSATI
RANIERO
GIOVANNI MORO
EMMA AMICONI
SALVATORE SPERANZA
MAURO SANTUCCI
MAURO MANUELLO
RITA HERVATIN
DANIELE BONSEMBIANTE
MARIA PAOLA D'ORONZO
PAOLA PELLICIARI
MONIA MANCINI
MARIANGELA FORLANO
CATERINA FOSSARI

GIACOMO ANGELONI
JULA PAPA
BARBARA DI NIRO
GIACOMO AUDISIO
GIORGIO PIZZORNI
MAURO BIDONI
NADIA TECCHIATI
UGO VIORA
ROSANNA DI LASCIO
STEFANIA PALMISANO
PIO BUFANO
DONATELLA VARRASO
MARINA VENEZIA
GIORGIO VIDILI
MARIA GRAZIA FICHICELLI
ROSA ANGELA SPENSATELLU
LAURA COSSU
FILIPPO ALBERTO LA MARCA
DANIELA PUCCINI
FRANCO ALAJMO
NICOLA FAVATI
WALTER FACCHINELLI
ADRIANA BIZZARRI
ORNELLA CIANI
ANNA RITA COSSO
CARLA MARIOTTI
MARIA GRAZIA VACCHINA
LORENZO MATTIA SIGNORI
GIUSEPPE CICCIÙ
SILVIA CAVALLARIN
GIANCARLO BRUNELLO
CARLO TOBALDO


Coordinamento delle reti

Tribunale per i diritti del malato
Responsabile coordinamento politiche
per la salute: Valeria Fava
Skype: v.fava.carm
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Coordinamento nazionale Associazioni dei Malati Cronici
Responsabile: Tiziana Nicoletti
Skype: t.nicoletti.carm
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Active Citizenship Network
Direttore: Mariano Votta
Skype: m.votta.carm
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Scuola
Coordinatore nazionale: Adriana Bizzarri
Skype: a.bizzarri.carm
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Giustizia per i diritti
Responsabile: Laura Liberto
Skype: l.liberto.carm
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Politiche dei consumatori
Responsabile: Tiziana Toto
Skype: t.toto.carm
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Collegio Nazionale Garanzia

Presidente
Mimma Modica Alberti

Componenti
Marco Ferrara
Melina De Lucia
Fabrizio Di Donato
Mario De Riso

Segreteria tecnica
Valentina Ceccarelli
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Il Pit (Progetto integrato di Tutela) è un servizio di orientamento, informazione e tutela per i cittadini che hanno subito disservizi negli ambiti della sanità, dei servizi pubblici e della giustizia. Non si tratta di un semplice sportello di ascolto: l'obiettivo è la tutela dei diritti attraverso la partecipazione dei cittadini.

Il Pit nasce come risposta a due esigenze fondamentali rilevate da Cittadinanzattiva: da una parte la necessaria risposta alle tante istanze provenienti dai cittadini; dall'altra la promozione di azioni politiche partendo proprio dall'esperienza dei casi concreti.

Il PiT si configura come un "termometro" per misurare lo stato della sanità, dei servizi e della giustizia, in Italia.

In ogni regione è presente una sede di riferimento che risponde direttamente alle istanze dei cittadini e gestisce le segnalazioni in collaborazione con le altre sedi locali presenti sul territorio.

Oltre alla competenza dei volontari che rispondono direttamente alle richieste dei cittadini, il PiT si avvale della consulenza gratuita di professionisti del settore legale, medico-legale e specialistico, sostenendo un approccio multidisciplinare alla risoluzione dei casi. Questo metodo favorisce la partecipazione e l'empowerment dei cittadini, informati sui propri diritti e sugli strumenti di tutela a disposizione affinchè non siano violati.

Tra i diversi strumenti di tutela che nel corso degli anni Cittadinanzattiva ha perfezionato e promosso, vi è anche il ricorso alle azioni legali sia attraverso l'assistenza ai singoli cittadini che attraverso le costituzioni di parte civile e gli interventi in processi particolarmente rilevanti per gli ambiti di cui l'associazione si occupa.

Per contattare la sede di riferimento appropriata CLICCA QUI

Per effettuare la tua segnalazione e richiedere tutela CLICCA QUI

 

Le attività di tutela del Pit Salute sono realizzate anche grazie al sostegno non condizionante di

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