Immigrazione

  • Sindaco di Riace: per la Cassazione nessun indizio

    Sindaco di Riace per la Cassazione nessun indizio

    La Cassazione ha depositato le motivazioni relative all’udienza dello scorso 26 febbraio, che si è conclusa con l’annullamento con rinvio del divieto di dimora a Riace, in Calabria, per il Sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, sospeso dalla sua carica. Lucano era stato arrestato e poi scarcerato a ottobre scorso nell’ambito di un’indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Sono due i procedimenti nei suoi confronti, che viaggiano su binari diversi. La Cassazione, nello specifico, è stata consultata riguardo il provvedimento che da mesi permette a Lucano di stare in tutta Italia tranne che nella “sua” Riace, mentre a Locri è iniziata l’udienza preliminare che dovrà stabilire se ci sono elementi a sufficienza per mandare il Sindaco e altri 29 indagati a giudizio.

  • Richiedenti asilo: per i Comuni l’iscrizione anagrafica resta un obbligo

    richiedenti asilo

    L’obbligo dei Comuni di procedere all'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo non è venuto meno con l’entrata in vigore del Decreto sicurezza. Secondo le disposizioni contenute nel testo normativo - che ha generato innumerevoli critiche e disapprovazioni - il permesso di soggiorno per richiesta di asilo non costituirebbe, infatti, più titolo per l’iscrizione nel registro anagrafico della popolazione residente.

  • Decreto Sicurezza, cresce il numero dei nuovi irregolari in Italia

    irregolari

    Secondo i suoi promotori il Decreto Sicurezza dovrebbe permettere una gestione migliore dell’immigrazione, impedendone il cosiddetto “business”. Per il momento però i dati dicono che non è così: da quando è entrata in vigore, una delle leggi maggiormente volute dal Ministro dell’Interno ha visto aumentare il numero di stranieri irregolari di 40 mila unità. Lo riporta l’ISPI, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, che già da tempo aveva iniziato a suonare un campanello di allarme rispetto ad un rischio di questo tipo. Secondo i dati diffusi, l’aumento è il frutto delle misure adottate dal governo proprio con il Decreto Sicurezza: in particolare, in conseguenza della cancellazione de facto della protezione per motivi umanitari, che fino ad oggi veniva rilasciata nelle situazioni in cui non erano presenti i presupposti per la concessione dell’asilo, ma si era comunque difronte a persone in fuga da conflitti, persecuzioni, disastri naturali o altri gravi eventi.

  • Nave Mare Jonio salva 49 persone, ma finisce sotto inchiesta

    nave jonio

    Mare Jonio, l’imbarcazione della Ong Mediterranea Saving Humans, è entrata nel porto di Lampedusa portando in salvo i 49 migranti che erano a bordo della nave. Un atto di umanità e civiltà che però è finito sotto inchiesta: il Viminale ha infatti aperto un fascicolo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria. Mediterranea ha lanciato così un messaggio di solidarietà rivolto a tutti, liberi cittadini e associazioni, per attivarsi e mobilitarsi in ogni città, per ribadire che i porti sono aperti e che le persone vanno salvate.

  • Protezione umanitaria, numeri travisati. Mea culpa del Viminale

    protezione umanitaria

    Qualche giorno fa su tutti i media è circolata la notizia dell’aumento, clamoroso, del numero dei richiedenti asilo che ottengono un permesso di soggiorno umanitario: dal 2% di gennaio al 28% di febbraio 2019. Tradotto in numeri: erano solo 150 a gennaio, sono schizzati a 1.821 il mese dopo. Cosa è successo? Un aumento percentuale vertiginoso, che non poteva passare inosservato e che è stato fatto rientrare tra le conseguenze dirette (positive) della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito che il Decreto sicurezza non ha effetto retroattivo.

  • Prima le persone…no al razzismo!

    no al razismo

    Il 2 marzo in tutta Italia si è svolta la grande mobilitazione contro il razzismo "People-Prima le persone", lanciata per dire no al razzismo e per chiedere un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere. Moltissime iniziative si sono svolte in tutta Italia: il mondo della società civile si è riunito per manifestare il proprio dissenso, simbolo di un’Italia che resiste per lanciare il suo grido contro il razzismo e contro la legge sicurezza-immigrazione varata dal Governo. Le piazze si sono colorate di volti e persone, di tante voci, tassello di un attivismo di opposizione della società civile, eterogeneo nella composizione ma omogeneo per ideali e obiettivi: è l’Italia che vuole tornare a essere patria di solidarietà e accoglienza, di inclusione, di rispetto della dignità di ogni essere umano.

  • Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva: primi riscontri dall’Umbria

    cultura accoglienza

    In Umbria il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con AICS e FICTUS, si sta realizzando a Perugia, con l’obiettivo di creare buone pratiche di accoglienza solidale e comunità inclusiva, promuovendo attività d’incontro, confronto e partecipazione tra giovani studenti e migranti. I ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 18 e i 24 anni, per lo più italiani e africani (Senegal, Gambia, Mali, Guinea e Nigeria) che partecipano al progetto sono un gruppo di ospiti dello Sprar gestito dalla Cooperativa sociale Perusia, e un gruppo di boy scout di Madonna Alta (quartiere della città di Perugia).

  • Cassazione, il Decreto Salvini non è retroattivo

    Decreno salvini no reatroattivo

    La Corte di Cassazione è intervenuta con una importante sentenza che sancisce la non retroattività del Decreto Sicurezza. Nello specifico, le richieste di asilo presentate prima del 5 ottobre, data di approvazione della nuova legge varata dal Ministro Salvini, vanno esaminate secondo la vecchia normativa in vigore al momento della presentazione delle domande.

  • Accordo Italia-Niger, pubblicato il testo top secret

    italia niger accordi segrati

    Era il 26 settembre 2017 quando il Governo firmò un trattato militare con il Niger per la gestione dei flussi migratori e della sicurezza. Un testo secretato che da alcuni giorni è stato reso noto grazie a un accesso civico agli atti sottoposto da alcune organizzazioni della società civile, la CILD, ASGI e Rete Disarmo e presentato in occasione di una conferenza stampa. L’accordo militare Italia-Niger è un documento molto generico, poco trasparente e presenta diverse incongruità: costituito da poche pagine, contiene vistosi copia-incolla di trattati precedenti e sembra che voglia aprire una cooperazione industriale sfruttando un accordo Nato per la gestione dei flussi migratori e della sicurezza. Questa cooperazione si tradurrebbe nella cessione di materiale militare da parte del nostro Paese e nella possibilità per i privati di esportare mezzi militari aggirando la normativa sul commercio delle armi.

  • Welcoming Europe, si chiude la campagna di iniziativa europea

    welcomingeurope

    La campagna #Welcomingeurope - a cui Cittadinanzattiva ha aderito e che vede la CILD tra i soggetti promotori - è stata lanciata in Italia lo scorso aprile allo scopo di promuovere un'iniziativa dei cittadini europei per chiedere alla Commissione europea di creare passaggi sicuri e ampliare i programmi di sponsorship privata rivolti a rifugiati, impedire la criminalizzazione di atti umanitari, proteggere le vittime di abusi e rafforzare i meccanismi di tutela e di denuncia alle frontiere. Mercoledì 20 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di chiusura della campagna: che è stata l’occasione per avviare una riflessione comune sui temi oggetto dell’iniziativa popolare, nonché per ribadire che siamo e vogliamo un'Europa che accoglie.

  • Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva: primi riscontri dal Molise

    accoglienza evento CA

    Accogliere come sinonimo di partecipazione e scambio poiché, indipendentemente dallo status giuridico, chiunque abiti un territorio è un cittadino avente diritto ad utilizzarne le risorse e allo stesso tempo è, di fatto, una risorsa per lo stesso. È la riflessione alla base dei primi tre incontri svolti a Campobasso nell’ambito del progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” che Cittadinanzattiva sta realizzando sul territorio nazionale, in partenariato con AICS e FICTUS.
    Gli incontri hanno visto la partecipazione di circa 20 giovani tra migranti (richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale e umanitaria inseriti in strutture o progetti di accoglienza) e italiani residenti nel territorio molisano.

  • Protezione umanitaria in crollo: aumenta il numero degli irregolari

    sicurezza rotta

    Gli stranieri saranno i nuovi irregolari del domani? A distanza di quattro mesi dall’applicazione del Decreto sicurezza i numeri parlano chiaro. Secondo l’analisi dell’Ispi, l’Istituto di politica internazionale, si registra un vero e proprio crollo percentuale della protezione umanitaria rilasciata solo al 2% dei richiedenti; inoltre, da giugno 2018 ad oggi, sono aumentati i dinieghi alle richieste di asilo. Il risultato è che ci sono almeno quarantamila irregolari in più con la previsione che nel 2020 il numero possa aumentare fino a raggiungere la cifra record di settecentocinquanta mila.

  • Decreto sicurezza, cresce il numero dei ricorsi presentati dalle Regioni

    ricorsi migranti

    Con i ricorsi presentati dal Piemonte e dalle Marche sale ad otto il numero delle Regioni che hanno deciso di opporsi al Decreto Sicurezza rivolgendosi alla Corte Costituzionale. I nodi critici del decreto varato dal governo per le Regioni ricorrenti sono innumerevoli: si prevede, infatti, la cancellazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l’impossibilità di rinnovo per chi già lo possiede; si smonta il sistema di accoglienza dei migranti, si vieta l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo, si estendere il Daspo urbano agli ospedali e presidi umanitari.

  • Immigrazione e accoglienza: ecco il nostro documento politico

     accoglienza

    “Di fronte ai fenomeni delle migrazioni di massa - a cominciare da quelle che coinvolgono persone in fuga da guerre, dittature, persecuzioni, discriminazioni e catastrofi naturali e povertà - siamo espressione di quella parte di società civile che si riconosce pienamente nei valori della Costituzione, pone al centro di ogni ragionamento ed azione la salvaguardia della vita e dei diritti umani, nonché il pieno rispetto ed il più ampio riconoscimento del diritto costituzionale di asilo”. Questo uno dei passaggi cruciali con cui si apre il documento di posizionamento del Movimento sulle politiche in tema di immigrazione ed accoglienza che il 18 e 19 gennaio 2019 la Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva, riunitasi a Roma, ha adottato dopo un’ampia discussione.

  • Inaugurazione anno giudiziario, migranti al centro della discussione

    toghe e immigrazione

    Il tema dei migranti e dei loro diritti è stato tra quelli centrali all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario sia in Cassazione che nelle sedi delle Corti d’Appello delle varie città. Si registra un boom di ricorsi in Cassazione nel settore dei diritti dei migranti, sintomo di una regressione in materia di diritti umani e di una politica che appare sempre più disinteressata al profilo umanitario. Un segnale forte è stato lanciato a Bologna, durante l’inaugurazione presso la Corte di Appello: sessanta magistrati emiliano-romagnoli hanno infatti firmato un foglio, distribuito prima dell'inizio della cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, in cui sono state riportate alcune parole di don Luigi Ciotti, per sensibilizzare su un tema in questo momento fondamentale, ossia la tutela e la salvaguardia della vita umana, un principio indispensabile per qualsiasi consesso civile e che deve essere al di sopra di tutto.

  • Al via i laboratori di Cittadinanzattiva sull'accoglienza

    lab di comunità

    Sono partiti in tre città - Torino, Campobasso e Perugia - i primi cicli di laboratori previsti dal progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” che Cittadinanzattiva sta realizzando in partenariato con Aics e Fictus e che coinvolgerà moltissime città italiane. Il progetto, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato avviato i primi di settembre 2018 ed ha l'obiettivo principale di realizzare dei percorsi di cittadinanza inclusiva mediante una serie di attività artistico-ricreative e iniziative di promozione dell’attivismo civico, animate da giovani cittadini italiani e migranti. Il percorso prevede la costituzione di gruppi di lavoro misti, composti da ragazzi italiani e giovani richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale e umanitaria inseriti in strutture o progetti di accoglienza presenti nei territori coinvolti (CAS e/o SPRAR).

  • Sea Watch: 50 organizzazioni scrivono a Conte

    sea watch

    Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oltre 50 organizzazioni e associazioni a diverso titolo impegnate nella difesa dei diritti umani e nella tutela dei minori, tra cui Cittadinanzattiva, chiedono di dare immediato seguito alla richiesta della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catania per far sbarcare i minori a bordo della Sea Watch. “È ormai di urgenza improrogabile che i minori e tutte le persone presenti a bordo possano toccare terra nel più vicino porto sicuro e non restare ostaggio di dispute politiche alle quali il rispetto degli esseri umani e dei loro basilari diritti va sempre anteposto»: questa una parte del messaggio rivolto al Premier, che prende le mosse dai principi stabiliti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dal diritto internazionale del mare, dalla Convenzione europea sui diritti umani, dalla nostra Costituzione e dalle leggi interne di tutela dei minori. Lo sbarco rappresenta un atto dovuto che non può essere ritardato e si rende necessaria una immediata presa in carico dei minori coinvolti.

  • I migranti portano le malattie? Sfatiamo i falsi miti!

    migranti malattie

    E' ora di dire basta alle leggende che si muovono intorno al fenomeno migratorio. Una delle principali riguarda la salute e la credenza che siano i migranti a diffondere le malattie tra la popolazione e ad aumentare soprattutto il rischio di malattie infettive. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della sanità, nel primo rapporto sulla salute dei migranti e dei rifugiati in Europa presentato a Ginevra, ci dice esattamente il contrario. I dati parlano chiaro: non è vero che i migranti portano le malattie, perché la salute delle persone che arrivano è buona, mentre è forte il rischio che la loro salute peggiori una volta arrivati nei Paesi di destinazione a causa delle cattive condizioni in cui vivono, delle condizioni igieniche spesso insufficienti e a causa del mancato accesso ai servizi sanitari. Altro falso mito è che siano sempre più numerosi, mentre nei 54 paesi compresi nell'area dell'Oms-Europa sono appena il 10% della popolazione, ma in alcuni paesi europei la popolazione continua a credere che siano tre o quattro volte di più.

  • Nobel per la Pace 2019 a Riace, sosteniamo la candidatura!

    nobel pace riace

    Sta per essere presentata ufficialmente la candidatura del Comune di Riace per il Premio Nobel per la Pace 2019. Riace è conosciuta in tutta Europa per il suo modello innovativo di accoglienza e di inclusione dei rifugiati che ha ridato vita ad un territorio quasi spopolato a causa dell’emigrazione e della endemica mancanza di lavoro. Supportare la sua nomina rappresenta un atto di impegno civile e un orizzonte di convivenza per la stessa Europa.

    Possono sottoscrivere la richiesta, che sarà inoltrata al Comitato per l’assegnazione dei premi Nobel, i singoli cittadini, le associazioni, i docenti universitari e i parlamentari o ex parlamentari. La richiesta deve essere sottoscritta e inviata entro il 30 gennaio 2019.

  • Chiude il CARA di Castelnuovo di Porto a Roma: capolavoro di disumanità

    CARA castelnuovo di porto chiusura 1

    Cala la scure del Decreto Sicurezza sul Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto, a pochi chilometri da Roma: da martedì 22 gennaio il Centro è stato costretto a chiudere le porte che fino ad oggi hanno accolto e ospitato moltissimi rifugiati, creando opportunità di accoglienza, inclusione e integrazione. Si tratta del secondo Cara più grande d’Italia e che subisce i primi effetti, eclatanti, del Decreto Salvini: in un colpo solo più di 300 rifugiati saranno spostati in altre regioni italiane e finiranno per strada i titolari di permessi umanitari; andranno inoltre persi 107 posti di lavoro dei dipendenti del Centro. Ma Castelnuovo di Porto non ci sta. “Castelnuovo di Porto resta umana e si schiera dalla parte dei rifugiati”: questo lo slogan che riunisce Comune, sindacati, associazioni, gruppi parrocchiali, scuole e residenti da anni impegnati in attività di inserimento e inclusione sociale dei migranti e che si sono mobilitati per esprimere solidarietà ai bambini e ai giovani richiedenti asilo che verranno trasferiti a breve e ai lavoratori a rischio licenziamento.

  • Sgombero Castelnuovo di Porto: un capolavoro di disumanità

    “Con lo sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto si inaugura nel peggiore dei modi il decreto "sicurezza e immigrazione", convertito in legge poco più di un mese fa, colpendo un'esperienza di accoglienza che funzionava e che si chiude con l'intervento dell'esercito. Oggi il nostro sostegno va al Sindaco e ai cittadini di Castelnuovo di Porto, che da ieri si sono mobilitati e resi disponibili ad ospitare alcune delle persone lasciate per strada, che sono la voce delle nostre comunità accoglienti e dimostrano come sia possibile rispondere attivando nuova solidarietà”, dichiara Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.

    “Da un giorno all'altro, senza il minimo preavviso, si avvia lo sgombero di una struttura che ospita oltre 500 persone, in parte prelevate e "deportate" in altre regioni verso ignota destinazione, altri semplicemente lasciati per strada perché, pur essendo titolari di protezione, per effetto di quel decreto hanno perso il diritto all'accoglienza.

  • "Cultura dell'accoglienza e comunità inclusiva": al via i laboratori di Cittadinanzattiva

    accoglienza evento CA

    A sostegno e per l’implementazione delle politiche dell’organizzazione in tema di immigrazione e accoglienza, Cittadinanzattiva, in partenariato con AICS e FICTUS, sta realizzando il progetto dal titolo “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”.

    Il progetto, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato avviato ai primi di settembre 2018: ha l'obiettivo principale di realizzare dei percorsi di cittadinanza inclusiva mediante una serie di attività artistico-ricreative e iniziative di promozione dell’attivismo civico, animate da giovani cittadini italiani e migranti.

    I laboratori si svolgeranno in tutta Italia: L’Aquila, Reggio Calabria, Gioia Tauro, Napoli, Caserta, Castel Franco Emilia, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Como, Campobasso, Termoli, Torino, Taranto, Cerignola, Palermo, Catania, Messina, Firenze, Pisa, Vicenza, Treviso, Perugia.

  • Diritto d’asilo, procedure indietro di due anni

    diritto dasilo

    La vita non è facile in Italia per i richiedenti asilo: dopo la presentazione della domanda ci vogliono due anni per avere il primo appuntamento, minimo tre mesi per avere la risposta da parte della Commissione e quasi tre settimane per ricevere il permesso di soggiorno elettronico in caso di esito positivo. Quindi, a conti fatti, ci vogliono quasi mille giorni per comunicare a un richiedente asilo se può o meno rimanere nel nostro Paese. Con tutte le conseguenze del caso.

  • Mensa Lodi: condotta discriminatoria del Comune. La sentenza

    mensa nelle scuole

    Il Tribunale di Milano, su istanza delle organizzazioni di tutela dei diritti ASGI e NAGA, in accordo con il coordinamento “Uguali Doveri” che ha promosso la mobilitazione a favore dei bambini di Lodi, ha dichiarato discriminatorio ed illegittimo il Regolamento introdotto dal Comune di Lodi che costringeva le famiglie di origine straniera, per poter accedere alle tariffe agevolate della mensa, ad affrontare un iter burocratico costosissimo - e in molti casi impossibile - per certificare la condizione patrimoniale nel paese di origine.

  • Welcoming Europe, firma anche tu per un’Europa che accoglie

    welcomingeurope

    Cittadinanzattiva, con molte altre associazioni italiane ed europee, ha aderito all’iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) sulle politiche d’immigrazione “Welcoming Europe - Per un'Europa che accoglie”. L’obiettivo della campagna è quello di raggiungere un numero di firme utili a sostegno di una proposta legislativa europea volta a favorire l’aiuto umanitario, decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi e contrastare ogni violazione dei diritti umani.

  • Diritti umani: a Perugia 35 organizzazioni in piazza il 10 dicembre

    camminiamo diritti

    Trentacinque associazioni e organizzazioni, diverse tra loro, ma accomunate da un’esigenza: quella di far sentire la propria voce in difesa dei diritti, che oggi sono negati e calpestati, mentre la solidarietà è considerata reato, l’aiuto viene tacciato di buonismo, l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, facilitando la diffusione di nuove forme di razzismo e fascismo. Sarà una grande manifestazione quella in programma il prossimo 10 dicembre a Perugia, “Camminiamo Diritti”, organizzata in occasione del 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (10 novembre 1948) e che vedrà per la prima volta insieme oltre 35 associazioni, gruppi, movimenti e organizzazioni di Perugia e dell’Umbria, che si sono date appuntamento in piazza IV Novembre dalle ore 17.30, per una manifestazione “festosa” nella quale si alterneranno musica, testimonianze e letture degli articoli della Dichiarazione universale. 

  • Decreto sicurezza: gravi costi umani, sociali ed economici

    decretosalvini incostituzionalità

    Il Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione è legge, ma il provvedimento voluto dal Ministro dell’Interno resta al centro di accesi dibattiti. All’indomani della conversione definitiva in legge, già si manifestano nella loro disumanità i primi paventati effetti di un provvedimento che, a ben guardare le conseguenze, andrebbe ribattezzato “decreto insicurezza”, perché il rischio è che la stretta sul sistema SPRAR e sui permessi umanitari aumenti il numero di soggetti irregolari nel nostro Paese.

  • Cittadinanzattiva su Decreto sicurezza: gravi costi umani, sociali ed economici

    Decreto sicurezza

    “All’indomani della conversione definitiva in legge del “decreto Salvini”, già si manifestano nella loro disumanità i primi paventati effetti di un provvedimento che, a ben guardare le conseguenze, andrebbe ribattezzato decreto insicurezza". Queste le dichiarazioni di Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva

  • Migranti, occhio alla tassa sul money transfer

    money transfer

    Tra le pieghe del Decreto fiscale, con il via libera del Senato, è sbucata una tassa extra che il Governo ha previsto su tutti i trasferimenti di denaro diretti verso Paesi extraeuropei, a partire da un importo minimo di 10 euro. La chiamano “tassa sui migranti regolari”, un prelievo dell’1,5% sulle rimesse degli immigrati che porterà allo Stato circa 63 milioni di euro e peserà soprattutto sulle tasche dei lavoratori bangladesi, filippini, senegalesi e indiani che spediscono più soldi a casa.

  • Sicurezza e immigrazione, approvato il Decreto Salvini

    decretosicurezza

    Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il Decreto Sicurezza ha ottenuto il via libera anche da parte del Senato e della Camera, con il voto di fiducia. Un’approvazione che suscita moltissime riflessioni e forti critiche, per le misure allarmanti che prevede e che intaccano molte tra le garanzie fondamentali poste a protezione dell’individuo. Il testo prevede 39 articoli, suddivisi in 4 capitoli: misure che vanno dall’abrogazione dell’ istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari al restringimento della rete Sprar, dai trattenimenti più lunghi nei Centri di permanenza per i rimpatri a norme severissime per la concessione della cittadinanza, fino all’estensione del Taser (la pistola ad impulsi elettrici), dei Daspo nelle città e alle norme sulla lotta alle mafie.

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  • Decreto Sicurezza, ecco un vademecum per capire cosa cambia

    decretosicurezza

    Sono ore decisive per il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, ora all’esame della Camera. In attesa della decisione, il Naga - storica associazione con un’esperienza pluridecennale nell’assistenza ai migranti - ha messo a punto un importante strumento informativo che aiuta a capire quali sono le modiche introdotte dal decreto. Due i temi fondamentali che subiranno interventi e che destano molta preoccupazione e tensione sociale: l'abolizione della protezione umanitaria e il ridimensionamento dello Sprar, il Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati.

  • In piazza il 27 ottobre, con i migranti contro le diseguaglianze

    con i migranti

    Cittadinanzattiva, insieme a molte altre organizzazioni, ha aderito all’appello contro razzismo e xenofobia “Con i migranti per fermare la barbarie”, che porterà il prossimo 27 ottobre a manifestare nelle piazze di tantissime città italiane. Una grande iniziativa, una battaglia di civiltà, contro le diseguaglianze, contro le povertà, sociali e culturali, contro le strumentalizzazioni, per sostenere i soggetti di maggiore fragilità - i migranti - e per contrastare la preoccupante involuzione che sta coinvolgendo l’Italia e l’Europa sul fronte dei diritti umani e civili.

  • 3 ottobre 2013, ricordo di una strage che non ha mai fine

    3 ottobre

    Una data da ricordare quella del 3 ottobre 2013, quando al largo dell’isola di Lampedusa si consumò uno dei naufragi più tragici avvenuti dall’inizio delle ondate migratorie degli ultimi anni nel nostro Paese. Sono passati cinque anni da quella tragedia, ma nel mar Mediterraneo si continua a morire. Da gennaio 2014 a settembre scorso sono stati oltre 17 mila i migranti che hanno perso la vita o che risultano dispersi nelle acque del nostro mare nel tentativo di raggiungere l’Europa.

  • Le Associazioni si uniscono in un appello per fermare il Decreto Salvini

    decretosalvini incostituzionalità

    Il 24 settembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto sicurezza e immigrazione presentato dal Ministro degli Interni Matteo Salvini. Cittadinanzattiva, insieme a molte altre Associazioni, lancia un appello affinché il testo venga bloccato: l’accoglienza rappresenta un problema da gestire, ma non in questa direzione.

  • Cittadinanzattiva su decreto Salvini: una sequenza di misure contrarie a garanzie fondamentali per i diritti umani.

    una sequenza di misure contrarie a garanzie fondamentali per i diritti umani

    “Come promesso e previsto si ricorre, in dispregio dei presupposti costituzionali, alla decretazione d’urgenza per “rispondere” ad emergenze finte e create a tavolino o, a loro volta, frutto di decenni di cattiva gestione dell’accoglienza e dei fenomeni migratori. Con il rischio questa volta di generare vere emergenze”, così afferma Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva in merito all'approvazione oggi in Consiglio dei Ministri del Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza.

    "Il decreto è una sequenza di misure che inficiano garanzie fondamentali, aprendo la strada a derive potenzialmente pericolose per tutti, e che sono inoltre prive di ogni progetto di gestione e governo dell’immigrazione. Un provvedimento che: elimina una delle declinazioni del diritto costituzionale di asilo - la protezione umanitaria (sostituita dalla previsione di permessi speciali per ragioni di salute, calamità naturali e meriti civili) - ; arriva a raddoppiare i tempi della detenzione amministrativa con la falsa promessa di facilitare e massificare i rimpatri; colpisce il diritto di difesa escludendo il “patrocinio gratuito” nei casi in cui il ricorso avverso il diniego della protezione sia dichiarato improcedibile o inammissibile; aumenta il numero dei reati per i quali viene revocata la protezione internazionale.

  • Rotta del Mediterraneo, sempre più rischioso raggiungere l’Europa

    rifugiati

    Lo rileva il nuovo rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Desperate Journeys, secondo cui nel corso del 2018, fino ad oggi, oltre 1.600 persone hanno perso la vita o risultano disperse nel tentativo di raggiungere l’Europa. Il rapporto conferma ancora una volta come la traversata del Mediterraneo sia tra le più rischiose al mondo, registrando un drastico aumento del tasso di mortalità, in particolare tra coloro che affrontano la traversata del Mediterraneo, a fronte di un calo nel numero totale di persone che arrivano in Europa.

  • Nave Diciotti: autorizzare lo sbarco per ripristinare legalità e diritti umani

    "La situazione della nave Diciotti, ferma da lunedì scorso nel Porto di Catania con 150 profughi detenuti a bordo è inaccettabile e vergognosa", commenta Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.

    "La Diciotti è una nave della Guardia Costiera italiana, pertanto le persone a bordo si trovano già sul territorio nazionale ed è del tutto illegittimo continuare ad impedirne lo sbarco, privandole della libertà personale e della possibilità di accedere alle procedure per la richiesta di protezione internazionale cui hanno diritto. La mancata autorizzazione allo sbarco è ancora più inaccettabile se si pensa che la nave non è attrezzata per ospitare i migranti soccorsi, che infatti si trovano stipati sul ponte in condizioni precarie sul piano igienico e sanitario. 

  • Europa e migranti: cosa prevede l’accordo del Consiglio europeo

    consiglio europeo e migranti

    Il 28 e 29 giugno si è tenuto il tanto atteso incontro del Consiglio europeo: grande attenzione per i temi importanti all’ordine del giorno, tra cui quello relativo all’immigrazione. La grande manifestazione di solidarietà #EuropeanSolidarity che si è svolta in tantissime piazze europee il giorno precedente, 27 giugno, ha avuto proprio lo scopo di esercitare pressione sui governi per arrivare ad una riforma del Regolamento di Dublino che potesse garantire solidarietà interna e una condivisione equa delle responsabilità tra tutti i Paesi europei per dare un'accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti fondamentali. Le conclusioni del Consiglio europeo non hanno però dato ascolto alle voci di questa mobilitazione e, purtroppo, si è persa un’occasione storica.

  • Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità

    magliettarossa

    Cittadinanzattiva ha aderito all’iniziativa simbolica lanciata da Libera insieme ad ARCI, Legambiente e ANPI a favore dell’accoglienza, della sicurezza e della solidarietà. L’appuntamento è per sabato prossimo 7 luglio 2018: chi vorrà potrà indossare una maglietta rossa, un simbolo molto forte, per dire basta alle morti in mare e per chiedere all’Europa di fare la sua parte nell’accoglienza, coniugando sicurezza e solidarietà. Il colore rosso è il colore che negli ultimi tempi ricorre nelle magliette di molti bambini annegati o arrivati in condizioni disperate sulle nostre coste o come quello delle magliette delle mamme che si vogliono rendere riconoscibili. Immagini che sono impresse nella nostra mente. Sabato fermati un attimo e indossa anche tu la tua maglietta rossa per lanciare un messaggio di solidarietà!

  • #EuropeanSolidarity, mobilitazione europea per la solidarietà e l'accoglienza

    EuropeanSolidarity

    Il 28 giugno il Consiglio Europeo si riunisce per discutere del Regolamento di Dublino. Per chiedere ai Governi di fare la loro parte sull’accoglienza, abbandonando i propri egoismi nazionali e per favorire l’apertura di vie di accesso legali e sicure all'Europa, il 27 giugno si è svolta una grande mobilitazione in tante piazze europee per dare finalmente sostanza al principio di solidarietà su cui è fondata l’UE.
    Cittadinanzattiva ha aderito a questa grande mobilitazione dal nome #EuropeanSolidarity, promossa in rete con tante ONG e organizzazioni impegnate sul terreno dei diritti civili. Ai cittadini europei che hanno preso parte alla mobilitazione è stato chiesto di riempire le piazze di barchette di carta, un simbolo ancor più denso di significato dopo la vicenda Aquarius. Un’altra Europa c’è già, un’Europa che accoglie, aperta e solidale: facciamola vedere!

  • 20 giugno: Giornata mondiale del rifugiato

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    Il 20 giugno si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale delRifugiato, un appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite fin dal 1951, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo. Considerando tutte le nazioni nel mondo, una persona ogni 110 è costretta a fuggire da guerre e violenze, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della sua vita.

  • Tutore minori stranieri non accompagnati, un’esperienza che cambia la vita

     

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    Scegliere di diventare tutore di minori stranieri non accompagnati, figura introdotta dalla Legge n. 47 del 2017, significa vivere un’esperienza di grande importanza e generosità sociale. La legge è nata con la finalità di promuovere la tutela esercitata da privati cittadini a favore di soggetti in condizioni di particolare debolezza e fragilità, quali sono per l’appunto i minori stranieri non accompagnati. Un gesto, quindi, estremamente significativo di cittadinanza sociale per contribuire, su base volontaria e gratuita, alla costruzione di una cultura di solidarietà e di protezione dei più vulnerabili. Un’esperienza, tuttavia, che non risulta priva di difficoltà operative e responsabilità.

  • Difesa d’ufficio per i migranti: la risposta del CNF al Ministro Salvini

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    Riteniamo doveroso pubblicare la lettera aperta del Presidente del Consiglio Nazionale Forense a Salvini in relazione alle inaccettabili dichiarazioni del Ministro dell’Interno in materia di richiedenti asilo e di lobby dei difensori d’ufficio.

    Leggi quiil testo.

  • #Apriamoiporti: per la nave Aquarius scende in piazza la solidarietà

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    La nave Aquarius della Ong SOS Mediterranée è rimasta per giorni in attesa del permesso di attraccare in un porto italiano per far sbarcare i 629 migranti salvati in diverse operazioni nei giorni precedenti. Il governo italiano ha negato alla nave il permesso di arrivare in Italia e si è aperto uno scontro con il governo di Malta che ha rifiutato di occuparsi dell’accoglienza dei migranti a bordo. Cittadinanzattiva, con un suo comunicato aveva chiesto di aprire urgentemente la possibilità di sbarco in un porto italiano perché la salvaguardia delle vite umane deve essere prioritaria rispetto a qualunque necessità politica o diplomatica.

  • Cittadinanzattiva su vicenda Aquarius: no all'abbandono di vite. Apriamo i porti disponibili

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    “Chiediamo che i migranti in attesa sulla Aquarius non siano lasciati in stato di abbandono in mare per una contesa politica. E’ necessario trovare urgentemente una risposta che salvaguardi le 629 vite umane, persone che hanno lasciato il loro Paese alla ricerca di condizioni di vita migliori, mettendo a rischio la propria per dare un futuro ai propri figli", commenta Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti - Cittadinanzattiva.

    “Chiediamo quindi, anche alla luce della disponibilità di città come Napoli, Palermo, Taranto e Reggio Calabria, che si apra urgentemente la possibilità di sbarco in un porto perché la salvaguardia delle vite umane deve essere prioritaria rispetto a qualunque necessità politica o diplomatica”. #apriteiporti  #umanitàperta

  • Welcoming Europe: si all’Europa che accoglie

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    Cittadinanzattiva ha aderito alla campagna “WelcomingEurope”, un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) su immigrazione ed asilo. L’ICE, introdotta dal Trattato di Lisbona, è un modo innovativo per i cittadini di dar forma all’Europa invitando la Commissione europea a presentare una proposta legislativa: se un’iniziativa raccoglie un milione di firme, la Commissione decide quali provvedimenti adottare.

  • Tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati, boom di domande

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    È trascorso un anno dall’entrata in vigore della Legge n. 47 del 2017 che promuove la figura del tutore volontario, selezionato su base regionale dai Garanti per l’infanzia e l’adolescenza, per la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.  Si tratta di una legge innovativa, che permette ai minori soli di essere protetti e accompagnati nello loro crescita, al pari di ogni altro bambino e adolescente. A un anno esatto dalla promulgazione della legge quasi 4.000 cittadini, in tutta Italia, hanno dato la loro disponibilità a diventare tutori volontari: l'entusiasmo e la partecipazione di così tante persone che si sono proposte volontariamente per fare da guida ad un minore straniero, dare preziosi consigli nelle scelte di vita quotidiana, supportarlo nelle vicissitudini burocratiche e stare al suo fianco nel percorso di integrazione nel nostro Paese, è uno degli aspetti più positivi della legge.

  • Ecco le cooperative contro lo sfruttamento nelle campagne italiane

    Ex braccianti vittime di sfruttamento, migranti, contadini, giovani precari e disoccupati sono i protagonisti di queste storie di riscatto e di imprenditoria volte a dare dignità ai lavoratori e a produrre cibi di qualità. Da Rosarno alle Langhe, hanno dato vita a cooperative che producono dalle salse di pomodoro ai formaggi, dalle marmellate al miele, o che si occupano della raccolta di agrumi e olive. 

    "Nonostante negli anni siano nate varie realtà come queste, l’emergenza legata allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura è tutt’altro che finita. Nell’ottobre 2016 il Parlamento italiano ha approvato la nuova legge sul caporalato, che prevede pene più severe per le aziende che si avvalgono dell’intermediazione illecita, e il Governo ha promesso maggiori controlli.

  • Si al bonus nascita per le mamme straniere

    Bonus mamma donne straniere regolari

    La Corte di Appello di Milano ha confermato la decisione sostenuta in primo grado dal Tribunale che riconosce il bonus mamma alle donne straniere presenti in Italia senza permesso di soggiorno di lunga durata. Il premio nascita, conosciuto anche come "bonus mamma domani", consiste in un assegno una tantum di 800 euro staccato dall'Inps per la nascita o l’adozione di un minore: la Corte di Appello ha dunque confermato che non può essere negato alle donne straniere regolarmente presenti in Italia, anche se prive di un permesso di soggiorno di lungo periodo. Tuttavia, se l’Inps deciderà di ricorrere avverso questa decisione, per rendere effettiva ogni cosa bisognerà attendere una pronuncia favorevole della Corte di Cassazione.

  • A Roma una scuola di "strada" insegna l’integrazione

    A Roma una scuola di strada insegna lintegrazione

    Situata al civico 241 di via Giolitti, a Roma, la scuola di italiano per stranieri della Casa dei diritti sociali è tra le più vecchie e frequentate nella Capitale. A due passi dalla stazione Termini  e dal quartiere multietnico di piazza Vittorio, ogni anno accoglie più di 1400 persone da tutto il mondo. Non si tratta di un “pronto soccorso linguistico”, ma di un vero e concreto aiuto per i migranti per il loro inserimento nella società e per favorire la loro integrazione. Un presidio che da circa trent’anni anni aiuta le persone che arrivano nel nostro Paese a costruirsi un futuro, a partire dall’apprendimento della lingua e della cultura italiana.

  • Migranti: un numero verde per ricevere assistenza

    Migranti un numero verde per ricevere assistenza

    Da più di dieci anni l’ufficio Immigrazione e Asilo dell’Arci mette a disposizione dei migranti una linea telefonica gratuita, un numero verde, a cui rivolgersi per avere assistenza e consulenza legale, mediazione sociolinguistica e accompagnamento ai percorsi di integrazione. Per farsi strada, insomma, attraverso un aiuto concreto, nella difficile burocrazia, tra ricongiungimenti famigliari, rimpatri e richieste per ottenere lo status di rifugiato. Più di tremila sono le persone che nel 2017 hanno chiamato il numero per chiedere aiuto: chi chiama, i migranti, sono spesso coloro che sono rimasti fuori dalle maglie dell’accoglienza, diventando invisibili.

  • Si può vivere così?

    La vergogna dellhotspot di Lampedusa

    Nell’Hotspot di Lampedusa vivono un centinaio di persone, in gran parte di origine tunisina, in condizioni vergognose e disumane, tra sporcizia e scarsissime condizioni igieniche: persone che dovrebbero rimanere pochi giorni per essere fotosegnalate e che invece vedono prolungare la loro permanenza per mesi. Le fotografie che mostrano lo stato dei luoghi sono state scattate con il cellulare da chi è potuto entrare nei tre dormitori resi inagibili dall’incendio dello scorso 8 marzo.

  • Carcere e detenuti stranieri, ecco cosa cambia

    carceri detenuti stranieri

    La riforma dell’ordinamento penitenziario ha tra i suoi obiettivi quello di introdurre misure atte a facilitare la detenzione per le persone straniere che, secondo i dati attuali, rappresentano il 33% della popolazione carceraria. Numeri che crescono e che rendono dunque necessario un intervento incisivo, per favorire persone che si trovano in una particolare condizione di debolezza.

  • I racconti degli invisibili, migranti e rifugiati esclusi dall’accoglienza

    I racconti degli invisibili migranti e rifugiati

    Sono più di diecimila persone, tra richiedenti asilo e rifugiati, uscite fuori dal circuito dell’accoglienza e finite a vivere in veri e propri ghetti dal nord al sud dell’Italia. i numeri sono pubblicati nel secondo rapporto "Fuori Campo. Migranti e rifugiati in Italia" redatto da Medici Senza Frontiere, che ha visitato una cinquantina di insediamenti in cui vivono migranti provenienti dalle zone del mondo più diverse, in attesa della risposta sulla domanda di asilo o che hanno già ottenuto la protezione.

  • Come favorire il diritto allo studio degli alunni adottati

    L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di minori adottati; nel 2015 ne sono stati accolti 2.216. Meno degli anni precedenti (erano 3.100 nel 2012), ma più della Spagna, al secondo posto con 799. Quando entrano nelle famiglie italiane, hanno in media 6 anni. "Ma sono pronti per andare a scuola? Non sempre".

    «Nel primo caso, le esperienze traumatiche vissute prima dell’adozione interferiscono con la motivazione, l’attenzione, la capacità di reinterpretare le emozioni e di elaborare le informazioni. Nel secondo, i bambini con un vissuto di abbandono fanno difficoltà a prevedere cosa succede e qualunque cambiamento nella routine li mette in ansia. Sono sensibili, piangono o si distraggono. Soffrono molto i passaggi, come quelli di ciclo scolastico». dice Francesco Vadilonga, direttore del CTA (Centro di Terapia dell’adolescenza).

  • Immigrazione e cooperazione, cosa c’è da sapere?

    immigrazione e consumatori

    Cosa stiamo facendo per aiutare i migranti nei loro Paesi? Cosa sta facendo l’Italia per impedire che le persone abbandonino la propria terra di origine? Questo il tema al centro della trasmissione Presa Diretta andata in onda la sera di lunedì 29 gennaio, dal titolo “Aiutiamoli a casa loro”, con un servizio dedicato all’immigrazione e cooperazione per capire come, grazie ai progetti giusti, si possa fare la differenza e cambiare il futuro di un Paese.

  • Rifugiati: previsti sgravi fiscali per le cooperative che assumono

    rifugiati

    Lo stabilisce un emendamento passato nella legge di bilancio: si prevedono incentivi per le cooperative sociali che nel 2018 assumeranno con un contratto a tempo indeterminato i titolari di protezione internazionale. L’incentivo consiste in un contributo, entro il limite di spesa di 500 mila euro annui, a riduzione dello sgravio delle aliquote per l’assicurazione obbligatoria previdenziale ed assistenziale dovute, relativamente agli assunti.

  • Migranti e salute, basta Fake News!

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    Quando si parla di salute e migranti il rischio di incorrere in bufale informative è molto alto. Si tratta di vere e proprie notizie false, alimentate soprattutto dalla paura che l'accoglienza dei migranti possa rappresentare una minaccia del proprio status quo, considerato anche che la medicina, in quanto scienza complessa, non sempre riesce a comunicare i dati con efficacia, per quanto pubblici e facilmente accessibili e verificabili.

  • La CEDU accoglie i ricorsi dei cittadini sudanesi di Ventimiglia

    migranti ventimiglia

    Il 24 agosto 2016 quaranta cittadini sudanesi, fermati dalla polizia a Ventimiglia, vennero espulsi e rimpatriati e furono oggetto di una vera e propria retata a Ventimiglia. Alcuni furono trasportati in condizioni disumane e poi rinchiusi illegittimamente nell’hotspot di Taranto. Quindi vi fu il tentativo di rimpatriarli tutti e solo alcuni cittadini sudanesi che in quell'agosto riuscirono a sfuggire al rimpatrio, hanno poi ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale in Italia in quanto soggetti a persecuzioni e discriminazioni nel Paese da cui provenivano.

  • Migranti, pubblicato il dossier dell’ONU

     Migranti pubblicato il dossier dellONU

    Sono 258 milioni i migranti che hanno lasciato i loro Paesi di nascita per vivere in altre nazioni: un aumento del 49 per cento rispetto al 2000, quando erano 173 milioni, e del 18 per cento rispetto al 2010, quando se ne contavano 220 milioni. I dati sono quelli del rapporto Onu sulle migrazioni internazionali pubblicato in occasione della Giornata internazionale dei migranti; secondo il sottosegretario delle Nazioni Unite si tratta di dati affidabili, fondamentali perché permettono di combattere le percezioni errate sulla migrazione e per informare le politiche migratorie.

  • Si al bonus mamme anche alle straniere senza permesso lungo soggiorno

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    L'assegno alla nascita una tantum di 800 euro – il cosiddetto “Bonus mamma” - staccato dall'Inps, non può discriminare le donne straniere prive di un permesso di soggiorno di lungo periodo: lo stabilisce una recente sentenza del Tribunale di Milano che ha posto fine ad una pratica discriminatoria, messa in atto da una circolare dell’Inps. Dopo questa pronuncia, dunque, l’Inps non potrà fare altro che adeguarsi.

  • Asilo, richieste sempre più difficili per i cittadini stranieri

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    Secondo i dati del report della Rete legale per i Migranti in Transito, sono oltre duemila le persone straniere seguite dalla fine del 2016 ad oggi, che impegnano attivamente operatori e mediatori. Le difficoltà maggiori riguardano, in particolare, l’accesso alla domanda di protezione internazionale soprattutto nell’ufficio immigrazione della Questura di Roma. Nella Capitale tuttora manca un Hub di prima accoglienza: un luogo dove ci siano mediatori linguistici e culturali, operatori legali e sanitari, in cui il migrante possa andare a chiedere come fare per avere i documenti o portare avanti la procedura di richiesta di protezione.

  • Sull’immigrazione l’Italia è il Paese con il più alto tasso di…ignoranza

    Secondo la commissione 'Jo Cox', istituita alla Camera e citata nel Rapporto sui Diritti Globali 2017, intitolato “l'Apocalisse umanitaria”, è chi soffia sul fuoco della paura dello straniero, del diverso, del più povero, a ogni livello, il pericolo maggiore segnalato. Il corposo dossier annuale analizza i processi connessi alla globalizzazione e alle sue ricadute, sotto i vari profili economici, sociali, geopolitici e ambientali, osservati in un’ottica che vede i diritti come interdipendenti.

  • Salvataggi in mare: attacchi alle Ong e disinformazione

     Ong e trafficanti il fact checking del servizio di Report

    Si torna a parlare di Ong e trafficanti in mare e questa volta a riaccendere le accuse è un servizio di Report che promette di svelare la verità su come avvengono le operazioni di salvataggio dei migranti a largo delle coste libiche. Eppure molte cose non tornano.

  • Minori non accompagnati, ecco i numeri

    Minori non accompagnati ecco i numeri giornata mondiale infanzia adolescenti

    Il 20 novembre si è celebrata la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a favore dei bambini, troppo spesso vittime innocenti di abusi, guerre, povertà e maltrattamenti e costretti a vivere un'infanzia negata. In particolare, la presenza dei minori stranieri in Italia si è consolidata nel tempo: al primo gennaio 2017 sono più di 1 milione i minori stranieri iscritti nelle anagrafi comunali del nostro Paese e rappresentano un quinto della popolazione straniera residente.

  • Nuova strage in mare, 26 donne morte

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    Un’altra tragedia dell’umanità si è consumata nel Mar Mediterraneo: è arrivata il 5 novembre scorso in porto a Salerno la nave militare spagnola Cantabria che aveva a bordo oltre 375 migranti recuperati due giorni fa in mare aperto. Purtroppo ritrovati anche i cadaveri di 26 donne morte durante la traversata. Tutti i naufraghi, tra cui molte donne di nazionalità presumibilmente nigeriana, erano a bordo di un gommone in pessime condizioni ed erano stati avvistati da un elicottero levatosi in volo dalla nave spagnola.

  • Riforma del Regolamento di Dublino, svolta storica

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    La Commissione libertà civili del Parlamento europeo ha dato il primo via libera alla modifica del Regolamento di Dublino, il sistema comune in materia d’asilo. I migranti e i richiedenti asilo non saranno quindi più obbligati a fare domanda di asilo nel primo Paese di approdo, sostituito da un meccanismo permanente e automatico di ricollocamento in tutti i paesi dell’Unione europea secondo un sistema di quote. Il meccanismo costituirà una vera e propria redistribuzione permanente e automatica.

  • CittadinanzaDay: il 13 ottobre in piazza per dire SI allo Ius soli

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    Venerdì 13 ottobre il movimento #Italianisenzacittadinanza e L'Italia sono anch'io hanno organizzato una grande manifestazione in Piazza Montecitorio, a Roma, per ribadire la necessità del voto immediato della riforma che introduce lo Ius soli temperato e lo Ius culturae. Cittadinanzattiva ha aderito a questa Campagna per dire si alla legge sulla cittadinanza ed ha avviato una propria iniziativa diffondendo l’hashtag #sonoitalianoanchio e creando una mascherina per le immagini del profilo di facebook. Perchè italiani sono tutti coloro che dimostrano di amare questo paese, di rispettarne le leggi, di battersi per renderlo migliore. Qualsiasi colore della pelle o religione abbiano.

  • Troppe vite perse sulla rotta del Mediterraneo

    Troppe vite perse sulla rotta del Mediterraneo

    È il Mediterraneo a guadagnarsi il tristissimo primato di rotta più pericolosa al mondo, dove il numero dei decessi continua ad aumentare, nonostante il numero degli arrivi, da giugno ad oggi, sia diminuito. Sono infatti oltre 22.500 i migranti morti o scomparsi dal 2014 in tutto il mondo: 3.110 solo nei primi sei mesi del 2017.
    Lo conferma l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM), Fatal Journey, letteralmente "Viaggi mortali", secondo cui il blocco delle frontiere lungo la rotta balcanica e l’accordo Europa-Turchia del 2016 ha spinto un numero sempre maggiore di persone a cercare di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l’Italia.

  • Ius Soli, il disegno di legge resta bloccato

    Ius Soli il disegno di legge resta bloccato

    La legge sulla cittadinanza, approvata dalla Camera e congelata al Senato, è un provvedimento destinato a rimanere lettera morta in questa XVII legislatura. Il nuovo stop, nell'aria da giorni, è stato deciso lo scorso 12 settembre nella Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama, la prima dopo la pausa estiva, convocata per decidere proprio il calendario dei lavori dell'Assemblea: il disegno di legge, già rinviato a Luglio, non è stato inserito nell’agenza dei lavori dell’Aula del Senato per tutto il mese di settembre.

  • Sgombero profughi Roma, Cittadinanzattiva: ora risposte per questa nuova emergenza

    Sgombero rifugiati a Roma

    Quando si pianifica e si realizza un'operazione come lo sgombero dell'edificio occupato in via Curtatone a Roma, sbattendo per strada decine di famiglie di profughi, improvvisamente e senza programmare soluzioni alternative per sistemare dignitosamente centinaia di persone, tra cui tanti minori, neppure nell'immediato; quando lo si fa determinando inevitabilmente e prevedibilmente un problema di ordine pubblico, quasi a precostituire un alibi a giustificare le violenze in cui sedare le inevitabili e conseguenti proteste, violenze puntualmente verificatesi e consumate in uno spettacolo indegno e inumano, con le cariche, i manganelli e gli idranti contro donne e bambini sotto gli occhi attoniti dei turisti nel cuore di Roma;

  • Campagna inCAStrati

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    Negli ultimi anni, al sistema dei centri governativi di accoglienza e alla rete comunale dello SPRAR si è sovrapposto un sistema “informale” di centri temporanei, i cosiddetti CAS, i Centri di Accoglienza Straordinaria, strutture eterogenee dislocate su tutto il territorio nazionale, affidate in gestione ai soggetti più diversi: comuni, realtà del terzo settore, imprenditori privati.

    Ma si tratta di un sistema che si rivela pieno di opacità, di mancanza di trasparenza sugli affidamenti, fuori controllo: questo perché la scelta della gestione emergenziale consente spesso di scavalcare regole e procedure ordinarie nell’affidamento dei servizi, rende totalmente opaca l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici, abbassa il livello dei controlli pubblici sulla realizzazione degli interventi rivolti ai migranti, produce sacche di speculazione privata e terreno fertile per infiltrazioni criminali, senza parlare poi della qualità dei servizi che vengono erogati.

    Non esiste un elenco pubblico dei CAS, della loro ubicazione, di chi li gestisce. Non c’è alcuna trasparenza su affidamenti e gestioni, sui finanziamenti, sul rispetto degli standard di erogazione dei servizi previsti da convenzioni e capitolati d’appalto.

  • Ius soli, rinviato l’esame del Disegno di legge

    Immigrazione clandestina

    E’ proprio il caso di dirlo: tempo scaduto per la legge di civiltà che riguarda lo Ius Soli. Il Parlamento va in ferie e l’esame del testo di legge - che consente ai figli di genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, nati o cresciuti nel nostro Paese di diventare italiani – è stato rinviato in autunno, per altre “urgenze” inserite nel calendario dei lavori del Parlamento che, tra ferie ed obblighi, non ritiene ci siano le condizioni per approvare il Ddl prima della pausa estiva. 

  • ANCI, pubblicato l’Atlante 2016 su richiedenti asilo e rifugiati

    Sono 34mila, tra richiedenti asilo e titolari di una delle tre forme di protezione internazionale, le persone accolte nel Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Uno su due ha già ottenuto il permesso, mentre è record anche per l'accoglienza di minori stranieri non accompagnati: complessivamente 2.898 minori stranieri a fronte dei 1.640 dell’anno precedente. Sicilia e Lazio restano le due regioni in cui si registra il maggior numero di persone in accoglienza (oltre il 19% sul totale delle presenze a livello nazionale) seguite da Calabria (10%) e Puglia (9,7%).

  • Ius soli, cos’è e perché può cambiare il destino dei nostri figli

    Ius soli

    A quasi due anni dall’approvazione alla Camera, nell’ottobre del 2015, l’Italia torna a discutere la legge sulla cittadinanza che riconosce il diritto di essere italiani ai bambini nati o che studiano nel nostro Paese. Mentre le forze politiche si danno battaglia, ci si interroga sul significato dello Ius soli. In Italia, fino ad ora, in base ad una legge del 1992, il diritto di cittadinanza per nascita si basa sullo ius sanguinis: un bambino straniero nato nel nostro Paese è italiano se almeno uno dei genitori è italiano.

  • Record di rifugiati nel 2016

    rifugiati

    Nel 2016 si è registrato il numero record di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni. Secondo il Global Trends 2016, la principale indagine sui flussi migratori a livello mondiale condotta dall’UNHCR,  l’Agenzia ONU per i Rifugiati, alla fine del 2016 le persone costrette ad abbandonare le proprie case in tutto il mondo sono 65,6 milioni - circa 300.000 in più rispetto all’anno precedente.

  • 20 Giugno 2017, giornata mondiale del rifugiato

    Il 20 giugno prossimo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, un appuntamento annuale organizzato e voluto dall’ UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo costretti a fuggire da guerre e violenze e a lasciare i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita.

  • Stragi in mare, su L’Espresso le conversazioni mai ascoltate prima

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    Così muoiono i profughi. Così annega un immigrato. Immaginate il Mediterraneo senza più navi di soccorso. Pensate a un governo che riporti il calendario indietro di quattro anni: prima dell’operazione Mare nostrum durata dal 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014 e poi sostituita dall’intervento delle Ong, le organizzazioni non governative che dal 2016 con tredici imbarcazioni raccolgono l’umanità dei gommoni spediti dalla Libia. Il mare senza più salvagente. Cadaveri sulle spiagge e nelle reti dei pescatori. Scene che abbiamo già visto, come l’11 ottobre 2013, una data simbolo di come eravamo, quando Italia e Malta si sono rimbalzate la responsabilità su chi doveva muoversi per salvare il peschereccio, partito dalla Libia, con almeno 480 persone a bordo: almeno 268 siriani affogano in diretta, una sessantina i bambini, 212 superstiti, cinque ore di inutile attesa alla deriva, il pattugliatore “Libra” della Marina lasciato lì a galleggiare senza ordini, vari esposti presentati dai sopravvissuti contro i comandi militari italiano e maltese. E in quattro anni nessuna Procura ha portato a termine le indagini.

  • Una maternità consapevole: online la nostra guida mamme migranti

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    Sei una donna straniera e vuoi conoscere i tuoi diritti legati alla maternità? Cittadinanzattiva, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese, ha realizzato il progetto "Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate", sul miglioramento dell’accesso al percorso nascita da parte delle donne immigrate. Il progetto si è ispirato alla necessità di assicurare a tutte le donne e ai loro figli la piena equità di accesso ai servizi durante la gravidanza e il parto, senza differenze di etnia e status sociale, con pari dignità e garanzia di sicurezza e intende contribuire concretamente a costruire percorsi di miglioramento a partire da un approccio civico e partecipato.

  • Migranti, associazioni in presidio: no ai decreti Minniti-Orlando

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    Cittadinanzattiva ha aderito alla manifestazione che si è tenuta martedì 11 aprile a Roma, in piazza Montecitorio, in segno di protesta contro i Decreti a firma del Ministro Minniti e Orlando su immigrazione e sicurezza. Il  Decreto sull'immigrazione è stato approvato dalla Camera  ma per le organizzazioni e la società civile rappresenta un vero e proprio passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del paese.  

  • Dentro al CIE di Torino tra sbarre e psicofarmaci

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    Il Centro per le espulsioni di Torino è l’unico aperto nel Nord Italia: i migranti sono chiamati “ospiti” ma l’impressione è quella di una struttura di massima sicurezza che spunta, quasi dal nulla, in un’area residenziale protetta da reti metalliche, dove si trovano persone che aspettano di essere identificate e rimpatriate.

  • Approvata la legge sui minori non accompagnati

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    Il 29 marzo scorso la Camera ha approvato in via definitiva la legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il provvedimento, dopo oltre tre anni di stallo, rappresenta il primo testo di questo genere adottato da uno Stato membro dell’Ue: una legge di civiltà per il nostro Paese.

  • Mamme migranti, una guida per una maternità consapevole

    mamma migrante

    Cittadinanzattiva, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese, ha realizzato il progetto "Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate", sul miglioramento dell’accesso al percorso nascita da parte delle donne immigrate. Il progetto si è ispirato alla necessità di assicurare a tutte le donne e ai loro figli la piena equità di accesso ai servizi durante la gravidanza e il parto, senza differenze di etnia e status sociale, con pari dignità e garanzia di sicurezza e intende contribuire concretamente a costruire percorsi di miglioramento a partire da un approccio civico e partecipato.

  • Maternità consapevole per le donne immigrate

    mamma migrante

    “Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate"
    Cittadinanzattiva, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese, ha realizzato il progetto "Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate", sul miglioramento dell’accesso al percorso nascita da parte delle donne immigrate.

    Il progetto si è ispirato alla necessità di assicurare a tutte le donne e ai loro figli la piena equità di accesso ai servizi durante la gravidanza e il parto, senza differenze di etnia e status sociale, con pari dignità e garanzia di sicurezza e intende contribuire concretamente a costruire percorsi di miglioramento a partire da un approccio civico e partecipato.

  • Decreto Minniti, per i rifugiati meno diritti

    E’ arrivato in aula il contestato decreto Minniti-Orlando sull’immigrazione, provvedimento su cui il governo ha posto la fiducia in Senato. Nelle intenzioni l’obiettivo è quello di snellire le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, accelerare i rimpatri e assicurare regole certe per l’accoglienza. Ma le nuove norme introdotte si portano dietro un coro di critiche: tutte le organizzazioni umanitarie che si occupano di diritto dell’immigrazione hanno infatti contestato il decreto in queste settimane, sollevando le forti preoccupazioni in ordine alle misure previste.

  • Cerveteri, Nawal El Mandili è la prima Consigliera comunale aggiunta

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    “Per la prima volta in Consiglio comunale ha partecipato anche Nawal El Mandili, Consigliera Comunale aggiunta in rappresentanza della Consulta dei Cittadini Migranti di Cerveteri. È stato un altro importante passo avanti verso l’uguaglianza e la parità di diritti”. Lo ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, in apertura di Consiglio comunale, presentando all’Aula e alla Città la prima Consigliera comunale aggiunta della storia di Cerveteri.

  • Migranti, sit-in di protesta per i decreti Minniti-Orlando

    razzismo

    Le associazioni protestano contro i due decreti adottati dal Governo a firma del ministro dell’Interno Minniti. Il primo decreto riguarda immigrazione e diritto di asilo; il secondo riguarda invece la sicurezza urbana: ambiti diversi ma stesso rischio di generare discriminazioni e lesioni dei diritti umani. Un passo indietro, dunque, sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese.

  • Un Carnevale della cittadinanza, per tutelare i diritti dei bambini

    Si è svolto a Roma il “Carnevale della cittadinanza”, una giornata all’insegna dell’allegria per attirare l’attenzione su un tema su cui però non c’è nulla da scherzare: la legge che riforma il diritto alla cittadinanza, ferma al Senato da ben 450 giorni, in attesa di essere discussa. Alla manifestazione hanno partecipato tantissimi bambini, associazioni e parlamentari per dare voce ad uno slogan comune: “Non si può più aspettare, non si può fare questo gioco sulla pelle dei bambini”.

  • Il 28 febbraio scendi in piazza per il diritto di cittadinanza!

    SelfiePerLaCittadinanza

    Cittadinanzattiva ha aderito alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo 28 febbraio, per chiedere che la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza, la n. 91/92, licenziata in prima lettura dalla Camera più di un anno fa, venga discussa al più presto dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

  • Falsa la notizia dello stupro di Capodanno a Francoforte

    falsa notizia francoforte

    Il 6 febbraio scorso la Bild – il famoso tabloid tedesco e la rivista più venduta in Europa – ha scritto che nella notte di Capodanno c’erano stati a Francoforte numerosi casi di tentata violenza sessuale da parte di alcuni migranti, in un caso che sembrava simile a quello accaduto nella notte di capodanno tra il 2015 e il 2016 a Colonia, sempre in Germania. Si era parlato di un gruppo di richiedenti asilo nordafricani che avrebbe tentato di violentare delle ragazze tedesche durante i festeggiamenti per la fine dell'anno.

  • Tassa sul permesso di soggiorno? Disapplicata la normativa

    permesso di soggiorno

    Il permesso di soggiorno costa caro: un cittadino straniero si trova infatti a pagare un'imposta tra gli 80 e i 200 euro per il rilascio o il rinnovo del documento. Il contributo richiesto dalla normativa italiana era già stato considerato sproporzionato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, investita della questione dal Tar del Lazio, con una pronuncia dello scorso 2 settembre 2016: in quanto tale contributo sul permesso di soggiorno si trasforma in un ostacolo per i diritti dei cittadini stranieri, e pertanto si pone in contrasto con la normativa europea.

  • 21 febbraio 2017: info day Programma UE "Europa per i Cittadini"

    Il 21 febbraio 2017, presso la Biblioteca Nazionale di Roma (Viale Castro Pretorio 105), l'Ufficio ECP Italy - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, organizza il convegno nazionale "Programma UE Europa per i Cittadini: Bandi per gemellaggi fra città, network europei, memoria storica e integrazione dei migranti - Showcase progetti vincitori". In tale occasione saranno illustrati i Bandi per sovvenzione offerti dal Programma "Europa per i Cittadini", le modalità di presentazione delle candidature e saranno presentati alcuni dei progetti italiani finanziati.

  • Richieste di asilo: record nel 2016 ma troppi dinieghi

    migranti accoglienza

    Il 2016 appena concluso ha segnato per il nostro Paese un nuovo record: in base ai dati del Ministero dell’Interno il numero di richiedenti asilo e protezione internazionale ha infatti raggiunto la cifra più alta mai registrata in un ventennio, oltre 123mila (10mila ogni mese, il 47% in più rispetto all’anno precedente).

  • Ecco cosa prevede il piano immigrazione del Governo

    IMMIGRAZIONE GIUSTIZIA

    Il Consiglio dei Ministri ha dato l'ok al Decreto legge sul nuovo piano immigrazione del Governo. Le misure prevedono l’istituzione di nuovi Centri permanenti per il rimpatrio, la soppressione di un grado di giudizio per i ricorsi, lavori socialmente utili, collaborazione con i Comuni e misure volte a rafforzare l’apparato sanzionatorio amministrativo, una sorta di “Daspo” territoriale. Il piano prevede, in particolare, la trasformazione dei CIE, i Centri di Identificazione ed Espulsione, in Centri Permanenti per il Rimpatrio: si tratta, in realtà, di una misura che desta non poche preoccupazioni, poiché  sembrerebbe trattarsi di una riproposizione del sistema CIE con cambio di denominazione, con il rischio di un innalzamento generalizzato del sistema repressivo che di fatto se attuato vedrebbe lesi i diritti alla difesa dei richiedenti asilo.

  • Accordo Italia-Libia: diritti umani a rischio

    Immigrati libia sicilia

    Lo scorso 2 febbraio a Roma è stato siglato l’accordo tra il governo italiano e il governo di riconciliazione nazionale libico per il contrasto all’immigrazione illegale, al traffico di esseri umani e per il rafforzamento della sicurezza delle frontiere. Un accordo che, da punto di vista delle associazioni di volontariato e delle Ong che ogni giorni operano a favore di quanti cercano la fuga da guerra e povertà, sulla rotta del Mediterraneo, appare quanto mai inefficace e certamente inumano, perché non prevede specifiche misure di tutela e salvaguardia dei diritti di coloro che fuggono. In questo modo centinaia di migliaia di uomini donne e bambini, già in fuga da guerra e persecuzioni, correranno il rischio di perdere la vita e subire nuovi abusi e sofferenze.

  • Muslin ban, sospeso lo stop agli immigrati in attesa della sentenza definitiva

    Muslin ban

    Negli Stati Uniti si è tenuta la prima importante udienza nel caso giudiziario sollevato da una Corte federale che ha portato nei giorni scorsi alla sospensione del cosiddetto “Muslim ban”, il provvedimento voluto con un ordine esecutivo dal presidente Donald Trump per limitare l’accesso nel paese ai cittadini di sette stati a prevalenza musulmana, compresi i rifugiati siriani e che ha introdotto forti restrizioni. Nei prossimi giorni i tre giudici di appello proseguiranno con le loro valutazioni in vista di una sentenza, che potrebbe dare ragione a Trump o ai sostenitori della causa di primo grado che ha portato alla sospensione.

  • No al Muslim Ban: giovedì 2 febbraio un sit-in all’Ambasciata Usa

    Muslim Ban

    Dopo l’ordine del presidente Trump che vieta l’accesso a rifugiati e musulmani negli USA, la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili (CILD), di cui fa parte anche Cittadinanzattiva, ha convocato un sit-in della società civile giovedì 2 febbraio alle 17, davanti all’Ambasciata USA a Roma, in via Vittorio Veneto 121. Appare intollerabile il divieto di ingresso su base nazionale, etnica e religiosa che Donald Trump ha messo in atto, violando brutalmente le libertà civili e i diritti umani, ormai sotto attacco.

  • Le migrazioni spiegate ai bambini

    migrazione lezione bambini

    Come raccontare ai più piccoli la crisi dei rifugiati? Qual è la valenza educativa delle fiabe? Temi e storie ritenuti “da grandi” possono essere narrati anche ai più piccoli? Quali strumenti fornire ai bambini per divenire i cittadini di un domani globalizzato e inclusivo?

  • CPA di Cona: morte di Sandrine, fallimento politiche di accoglienza

    sandrine

    Il 2 gennaio è morta, a causa di un malore, Sandrine Bakayoko, una giovane ragazza ivoriana di 25 anni, arrivata in Italia a settembre 2016. La giovane donna si trovava nel Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Conetta, una frazione di Cona, in attesa della risposta alla sua richiesta d’asilo. Il CPA di Cona si trova all’interno di un’ex base militare in provincia di Venezia e la ragazza vi risiedeva insieme ad altre 1.300 persone, un numero che rappresenta circa il doppio della capienza prevista.

  • Morte Sandrine: fallimento delle politiche di accoglienza

    sandrine

    “Un fatto che smaschera nuovamente e nel modo più tragico il fallimento delle politiche di cosiddetta accoglienza finora messe in campo”, così Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, commenta la morte di Sandrine Bakayoko, deceduta in una doccia all’interno CPA di Cona.

    Sandrine, giovane ivoriana in attesa di risposta sulla sua domanda di protezione internazionale, si trovava in una struttura al collasso e sovraffollata, una ex base missilistica riconvertita in centro di prima accoglienza, dove risulta che il numero delle persone stipate fosse di circa il doppio della capienza prevista e gestita da una cooperativa sulla quale ci risulta pendano due indagini per truffa, falso e maltrattamenti.

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