Scuola

Una lettera aperta al Ministro Bianchi lancia un appello sulle modalità della maturità 2022. Mancano ancora diversi mesi, ma studenti e professori sono in attesa di sapere quali prove si svolgeranno e con quale modalità. La richiesta esplicita è di evitare prove light e facilitate e tornare il più possibile alle prove scritte in presenza. Oltre alla reintroduzione delle prove scritte "tradizionali", i docenti chiedono di poter trasmettere agli studenti l'aspetto di serietà e autorevolezza che l'esame in sé dovrebbe avere.

Liceo breve ampliata sperimentazione

Il Ministero dell'Istruzione dà il via alla costituzione dei licei quadriennali. Saranno 1000 le classi in tutto il Paese che potranno candidarsi al percorso quadriennale sperimentale. Possono partecipare al bando tutti i licei statali e paritari e gli istituti tecnici, e dall'anno scolastico 2023/2024 anche gli istituti professionali. Le scuole potranno candidarsi entro il 4 gennaio.

Il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione poco meno di un mese fa aveva bocciato il nuovo bando per allargare il numero delle classi del percorso sperimentale dalle 130 attuali alle 1000, ma il parere non era vincolante, e inoltre i dati emersi dagli studenti che frequentano il percorso quadriennale sono più che positivi e tante sono le richieste di iscrizione, perciò si è deciso comunque di proseguire in questa direzione.

report

La trasmissione televisiva Report nella puntata andata in onda lunedì 6 dicembre su Rai 3 si è occupata di come la scuola stia affrontando, ormai da più di un anno e mezzo, l'emergenza Covid. Attraverso servizi in alcune scuole del Paese, la redazione giornalistica ha messo in luce con particolare efficacia le strategie messe in piedi dai dirigenti scolastici per affrontare il problema principale del distanziamento fra gli alunni, e le non ancora terminate polemiche sui banchi a rotelle e monoposto (molti rimasti inutilizzati o, nel secondo caso, ritirati perchè infiammabili), sulle cosiddette classi pollaio (alle quali pare non si riesca mai a trovare una soluzione) e  sulle mascherine non a norma che, in gran parte, giacciono negli scantinati o sottoscala degli istituti. Nel corso della puntata, anche una intervista ad Adriana Bizzarri, responsabile Scuola di Cittadinanzattiva, che ha esaminato le principali criticità con cui la nostra scuola fa i conti, anche da molto prima della pandemia.

PNRR

Oltre 5 miliardi (5,2) per la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Sono le risorse del Pnrr in un pacchetto di interventi da subito a disposizione per la scuola, su un totale di 17,59 mld. 
Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, insieme alla Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, alla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e alla Ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, hanno presentato alla stampa le prime misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relative al settore Istruzione.

In una intervista al Fatto Quotidiano, Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva, dichiara: “Il ministro ha ripetuto ciò che era già noto senza entrare nei dettagli. Ci aspettavamo qualche precisazione in più sui criteri individuati per i bandi di concorso. Si parla di 195 scuole nuove ma sono poche. Son stati citati 900 milioni per i costi di gestione dei nidi ma siamo certi che basteranno? La messa in sicurezza degli edifici dove verrà fatta: sarà data priorità agli istituti in zona sismica? Si è detto che ci sarà una task force di 170 tecnici a supporto degli enti locali ma dove sarà la governance?”.

PROGETTODIALOGO

Arriva al Ministro Bianchi una lettera firmata dal Forum diseguaglianze e diversità e dalla Rete Educazioni. Si tratta di un vero e proprio appello al Ministro per non destinare soldi a pioggia, ma fondi per sviluppare progetti formativi indirizzati alle 100 aree più fragili del Paese con un elevato tasso di povertà educativa. Serve un governo centrale autorevole in grado di aprire una fase di sperimentazione fondata sullo sviluppo educativo locale con l'utilizzo dei fondi previsti dal PNRR dedicati al divario educativo è questa la proposta che arriva dai firmatari.

E’ stato pubblicato dal Ministero dell’Istruzione il bando ‘8 per mille’ che consentirà alle amministrazioni locali di utilizzare le risorse economiche (che i cittadini hanno destinato, con la loro dichiarazione dei redditi, alle scuole) per porre in essere interventi urgenti di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili.
Cittadinanzattiva aveva sostenuto sin dal 2011 la proposta di inserire l’edilizia scolastica tra le alternative di destinazione dell’8*1000. Nel 2015 la proposta è diventata legge dello Stato, ma è solo a partire dallo scorso anno che tale possibilità è completamente attuabile. In passato le somme raccolte, infatti, erano destinate principalmente al miglioramento dei saldi finanziari e solo per la parte residua divisa in 5 categorie, ovvero beni culturali, fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e, appunto, edilizia scolastica.

Ad inizio novembre vi avevamo parlato delle difficoltà di alcuni Istituti Superiori di Pisa uniti nell'Osservatorio Scolastico Permanente legate alla scarsità di spazi. Questa settimana si è tenuto un primo incontro in Provincia per affrontare il nodo e individuate delle soluzioni. L'Osservatorio ha anche rigranziato Cittadinanzattiva per l'interessamento e l'attivazione.

Ben tre Scuole Superiori della città di Pisa, i Licei scientifici Dini e Buonarroti e il Liceo scienze umane e linguistico Carducci, versano da anni in una situazione difficile, sia per quanto riguarda le condizioni strutturali degli edifici che per quanto concerne la ormai cronica carenza di aule disponibili, che ha portato negli anni all'aumento delle cosiddette "classi pollaio", dove gli studenti sono stipati per far fronte alla mancanza di spazi adeguati. A denunciarlo un gruppo di genitori, docenti, studenti e studentesse che si sono costituiti in un Osservatorio Permanente Scuole Pisa che a luglio ha lanciato una petizione indirizzata al Presidente della Provincia e al Sindaco per chiedere interventi urgenti sulle questioni.

Il 23 novembre dalle ore 12 alle 13 si è tenuta l’audizione con l’intergruppo parlamentare “Infanzia ed Adolescenza” rappresentato dagli onorevoli Paolo Siani e Paolo Lattanzio. All’audizione hanno partecipato una rappresentanza di studenti che hanno preso parte alla survey lanciata e realizzata dalla rete Scuola di Cittadinanzattiva la scorsa primavera dal titolo “Ora parliamo noi” dedicata ad indagare su come gli adolescenti hanno vissuto la pandemia, le restrizioni previste e i risvolti psicofisici che le stesse hanno avuto nei rapporti con amici, famiglia e scuola. I ragazzi che hanno partecipato all'audizione parlamentare rappresentavano l'Istituto Industriale di Campobasso; cinque istituti di Piedimonte Matese (CE) ossia l’ITI CASO, l’ITAS, il Liceo “G. Galilei”, l’IIS “DE V. Franchis” e  l'IPSEOA "E.V.Cappello"; l’Istituto “Gentileschi" di Fuorigrotta Napoli; l’Istituto “Margherita di Savoia” di Napoli; il liceo “Licam” di Aosta;  l’IIS “Giordano Bruno” di Perugia.

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In occasione della scorsa giornata mondiale dell'infanzia, il 20 novembre, l'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha lanciato il Manifesto sulla Partecipazione dei Minorenni. Il Manifesto indica al primo punto una raccomandazione alle istituzioni per accompagnare ogni scelta futura che coinvolga i giovani con iniziative che promuovano la partecipazione di bambini e ragazzi alle decisioni. Il secondo punto del Manifesto prevede una normativa che con risorse adeguate sostenga la partecipazione .

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