Attivismo Civico

murales

Se la street art è il mezzo, l'impressione, a dispetto di McLuhan, è che qui tutto si giochi sul luogo, ossia la strada. Lo penso mentre, in una luminosa domenica di ottobre, passeggio nel quartiere, fra Boccea-Pineta Sacchetti e Primavalle, in cui vivo da 13 anni e comincio a conoscerlo attraverso il percorso fra 56 murales in cui ci conduce Lello Melchionda e gli attivisti di Pinacci nostri.

 failacosagiusta 800x450

Anche Cittadinanzattiva partecipa a "Fa' la cosa giusta Umbria", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in programma a Bastia Umbra dal 30 settembre al 2 ottobre.

Cinque gli appuntamenti promossi dalla nostra organizzazione.

Dopo il terremoto del 24 agosto molte cose sono cambiate. Quel movimento di terra ha prodotto lacrime, perdite, spoliazione. I morti aumentati giorno dopo giorno, le difficoltà della zone colpite, le prime inevitabili polemiche e gli aiuti che da tutto il paese si sono materializzati, sono effetto unico di quel movimento di terra.
Amatrice, perché il terremoto del 24 agosto sarà ricordato con questo nome nonostante l’epicentro sia ad Accumoli, è uno dei borghi tipici del Centro Italia.
Fatto di una via centrale, qualche negozio, ristoranti e tanto verde intorno. Qui nel secolo scorso le famiglie, tutte composte da tanti figli, facevano i pastori, gli allevatori, gli agricoltori. E da qui, anzi da Sommati una delle 69 frazioni di Amatrice, partì verso Roma una giovane ragazza “a servizio”, come si diceva una volta, di nome Angela Bonanni.
Da Roma, alle 7.28 parto verso Amatrice con la mia macchina. La sera prima, per non disturbare mia moglie e mia figlia, mi sono preparato le scarpe più pesanti, la giacca a vento e le calze lunghe. A Roma fa ancora caldo. Ad Amatrice mi aspetto il freddo.

Dopo il terremoto del 24 agosto molte cose sono cambiate. Quel movimento di terra ha prodotto lacrime, perdite, spoliazione. I morti aumentati giorno dopo giorno, le difficoltà della zone colpite, le prime inevitabili polemiche e gli aiuti che da tutto il paese si sono materializzati, sono effetto unico di quel movimento di terra.
Amatrice, perché il terremoto del 24 agosto sarà ricordato con questo nome nonostante l’epicentro sia ad Accumoli, è uno dei borghi tipici del Centro Italia.
Fatto di una via centrale, qualche negozio, ristoranti e tanto verde intorno. Qui nel secolo scorso le famiglie, tutte composte da tanti figli, facevano i pastori, gli allevatori, gli agricoltori. E da qui, anzi da Sommati una delle 69 frazioni di Amatrice, partì verso Roma una giovane ragazza “a servizio”, come si diceva una volta, di nome Angela Bonanni.
Da Roma, alle 7.28 parto verso Amatrice con la mia macchina. La sera prima, per non disturbare mia moglie e mia figlia, mi sono preparato le scarpe più pesanti, la giacca a vento e le calze lunghe. A Roma fa ancora caldo. Ad Amatrice mi aspetto il freddo.

terremoto centro italia copy

Su Vita.it, la riflessione di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva:

"Mettere in sicurezza l'Italia è sicuramente un investimento di cui non si può fare a meno, ma far sì che quando le strutture vengono messe in sicurezza o ristrutturate lo siano davvero è un imperativo da paese serio e "normale".
Il bilancio in termini di morti e senza tetto aumenta ora dopo ora ed ancora non è definitivo. Le squadre di soccorso stanno facendo un lavoro straordinario, sia quelle "istituzionali" che i tantissimi volontari che dell'impegno del quadro degli interventi di protezione civile hanno fatto una scelta di vita. Le immagini che vediamo, i racconti che sentiamo da amici e colleghi che sono nelle zone colpite sono un pugno nello stomaco, ci provocano angoscia, sconforto, rabbia, indignazione. Tutti sentimenti e stati d'animo comprensibili in questo momento ma che se non trasformati in determinazione rischiano di restare lì, senza sbocco.
La determinazione ci serve per capire cosa è successo, come è successo e, nei limiti del possibile, evitare che accada di nuovo".

Caporalato Legge

La stagione della raccolta è alle porte e con essa torna il fenomeno del caporalato che coinvolge oltre 400 mila lavoratori agricoli, italiani e stranieri, sfruttati per meno di 3 euro l'ora. Il caporalato rappresenta una fonte di economia illegale che produce un giro di affari tra i 14 e i 17 miliardi di euro e che affossa l’economia sana del nostro Paese, da Nord a Sud.

Guarda sul sito della RAI il servizio del Tg2 a chiusura del Festival della Partecipazione

giovanni moro

Partecipazione, volontariato, cittadinanza attiva, potere, politica, rappresentanza. Sono le 6 "parole magiche" che molto spesso sentiamo ricorrere, spesso senza chiarire fino in fondo di cosa si stia parlando.

Ci siamo. Giovedì 7 luglio parte il Festival della Partecipazione, in programma a L'Aquila fino a domenica 10, promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, in collaborazione con il Comune dell'Aquila. 

Ripartire dalla partecipazione per il cambiamento dell’Italia e dei territori. La partecipazione e la riappropriazione dello spazio politico da parte dei cittadini, infatti, sono la chiave per una democrazia compiuta, più qualificata ed efficiente.

Condividi