Consumatori

mobilitime contest

Partecipa a #Mobilitime! Scatta una foto, condividi con noi la tua idea di mobilità e vinci una bici elettrica!
Diventa protagonista del cambiamento proponendo un nuovo modello di trasporto attento all’ambiente e ad un corretto stile di vita.
Le foto caricate dovranno rappresentare esempi positivi di mobilità sostenibile, per questo motivo non saranno ammesse foto polemiche o contrarie ai criteri specificati. È inoltre vietato ritrarre in modo riconoscibile segni, loghi e marchi distintivi di prodotti o aziende. Qualora i soggetti ritratti siano minori, il partecipante dovrà garantire di aver fornito l'informativa e di aver richiesto il consenso ai genitori o a chi esercita la patria podestà sul minore. È infine consigliabile non caricare immagini di dimensione superiore ai 2 MB.

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In occasione della Settimana europea della mobilità Cittadinanzattiva lancia "Mobilitime - è tempo di muoversi", progetto volto a sensibilizzare i cittadini sul tema della mobilità sostenibile, ad educarli a diversi e nuovi modelli più sostenibili e responsabili, nonché interrogarli e coinvolgerli nella individuazione delle eventuali criticità e punti di forza legate alla loro diffusione.
La promozione di una nuova cultura della mobilità rappresenta la strategia più adeguata, nel lungo periodo, per affrontare le questioni connesse alla congestione delle città e a quanto da essa deriva. 

Una guida sintetica realizzata da Cittadinanzattiva per dare informazioni su una risorsa importante quale è l’acqua. Accanto a informazioni di utilità pratica, come la tabella dei parametri di qualità dell’acqua che scende dal rubinetto, le regole per consumarne meno, lo schema di funzionamento del sistema idrico integrato,  la Guida è ricco di notizie che aiutano a riflettere sui gesti quotidiani e che allargano l’orizzonte rispetto a quello del proprio lavandino.  Lo sapevi, ad esempio, che per produrre un foglio di carta sono necessari 13 litri di acqua?

Si è svolto nel parlamentino del Cnel a Roma il convegno conclusivo del progetto “Johnny, tra diritti disattesi, sharing economy e nuovi canali di acquisto”, realizzato da Cittadinanzattiva, Federazione Confconsumatori–ACP e Movimento Consumatori grazie al finanziamento del Ministero dello sviluppo economico. Dopo un anno di attività sul territorio, di indagini e di ricerche le tre associazioni hanno presentato il lavoro svolto e si sono confrontate con Istituzioni, Autorità e attori del Mercato sulle priorità individuate in ogni settore: diritti dei passeggeri; servizi pubblici locali; e-commerce e sharing economy.

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È stata presentata il 21 febbraio la ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinanzattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Al centro dell’indagine, condotta attraverso 2.121 interviste su un campione stratificato e casuale, rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti in Italia e selezionato in base a quote per genere, età, area geografica, e ampiezza dei centri abitati, il legame tra questi comportamenti e la conoscenza dei decreti che regolano in Italia il conferimento di RAEE.

È stata presentata oggi la ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinanzattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Al centro dell’indagine, condotta attraverso 2.121 interviste su un campione stratificato e casuale, rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti in Italia e selezionato in base a quote per genere, età, area geografica, e ampiezza dei centri abitati, il legame tra questi comportamenti e la conoscenza dei decreti che regolano in Italia il conferimento di RAEE.

Su una platea di circa 4 milioni di famiglie potenzialmente beneficiarie dei bonus per l’energia elettrica e il gas, ad oggi ne hanno usufruito, almeno una volta, circa 2 milioni. Nel dettaglio ne hanno usufruito, su base annua, il 34% degli aventi diritto al bonus elettrico e il 27% degli aventi diritto al bonus gas. Pari ad un terzo della platea che ne avrebbe diritto.

TERREMOTO case assicurate

24 milioni di italiani vivono in case costruite in zone ad alto rischio sismico. Stiamo ancora contando i danni degli ultimi eventi. Ma chi risarcisce i danni? Qual è il ruolo dello Stato? E cosa può fare ognuno di noi privatamente?
A "Uno Mattina" Isabella Mori, responsabile tutela dell’associazione dei consumatori Cittadinanzattiva, illustra cosa sapere sulle polizze casa relativamente a disastri catastrofici come alluvioni e terremoti.

Come e quando lo Stato è obbligato a intervenire per risarcire i danni a chi, ad esempio, ha visto la sua casa distrutta dal terremoto e in generale da calamità naturali?
In Italia  lo Stato è obbligato ad intervenire per risarcire i danni nel momento in cui viene dichiarato lo stato di calamità naturale. A questo punto si avvia un iter per risarcire i danni che coinvolge lo Stato, le regioni e i comuni. Questo iter  ingloba sia la gestione dei pagamenti che la valutazione dei danni. Il capitolo finale è semplice: gli enti territoriali (Regioni e Comuni) distribuiscono a chi ne ha fatto richiesta i fondi stanziati dal Governo. L’ammontare dei fondi destinati alle calamità naturali viene indicato in Legge di Stabilità. Per il 2016 e il 2017 sono stati stanziati 47,8 milioni di euro. Possono poi essere stanziati dei fondi straordinari oltre quelli previsti nella legge di stabilità ed è quanto accaduto per i terremoti che si sono abbattuti sul Centro Italia ad agosto e a ottobre 2016. Purtroppo le procedure per ottenere i risarcimenti sono lunghe e complesse e spesso i cittadini si trovano a subire grandi disagi per anni.

JoinJohnny, l’app che dà voce a tutti i cittadini che sono stanchi di subire passivamente i disagi cronici che affliggono i trasporti pubblici, ottiene ulteriori riconoscimenti.  È stato infatti proposto come strumento a tutela dei cittadini utenti della Regione Piemonte nell’ambito del Protocollo di Intesa siglato da quest’ultima e l’Agenzia della mobilità con le associazioni di consumatori con lo scopo di favorire un incremento della  tutela e partecipazione dei cittadini. Questa interlocuzione è fondamentale in una fase in cui si stanno ridefinendo i contratti e i servizi di trasporto. Migliorare il trasporto pubblico locale e regionale è l’obiettivo finale del Protocollo appena firmato

Resta più o meno stabile la tassa sui rifiuti nel nostro Paese: nel corso del 2016, una famiglia media italiana ha pagato 297 euro (contro i 296 del 2015). La Campania è la regione più cara (427 euro annui), il Trentino Alto Adige quella più economica  (193 euro).  L’incremento maggiore invece in Molise (+10,9%), in particolare a Isernia dove la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti è salita a 202 euro rispetto ai 156 del 2015 (29,4%).
Confrontando i singoli capoluoghi di provincia, Belluno si rileva la città più economica (149 euro all’anno), Reggio Calabria la più costosa (579 euro).

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