Consumatori

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Resta più o meno stabile la tassa sui rifiuti nel nostro Paese: nel corso del 2016, una famiglia media italiana ha pagato 297 euro (contro i 296 del 2015). La Campania è la regione più cara (427 euro annui), il Trentino Alto Adige quella più economica  (193 euro).  L’incremento maggiore invece in Molise (+10,9%), in particolare a Isernia dove la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti è salita a 202 euro rispetto ai 156 del 2015 (29,4%).

Confrontando i singoli capoluoghi di provincia, Belluno si rileva la città più economica (149 euro all’anno), Reggio Calabria la più costosa (579 euro).

Crescono anche i livelli di raccolta differenziata: nel 2014 (ultimo anno disponibile) secondo dati ISPRA; siamo arrivati a livello nazionale al 45,2% (+2,9% rispetto al 2013), mentre diminuisce del 6% lo smaltimento in discarica che nel 2014 si attesta al 31%. Anche in questo ambito, però le differenze territoriali sono notevoli: nelle regioni del Sud viene differenziato meno di un terzo dei rifiuti  (31%), al Centro si arriva al 40,8% e al Nord al 56,7%. Regioni virtuose nello smaltimento sono il Veneto e il Trentino Alto Adige, che differenziano circa il 67% dei rifiuti prodotti. Maglia nera invece alla Sicilia dove la raccolta differenziata è ferma al 12,5% (addirittura in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2013); segue la Calabria con solo il 18,6% ma un incremento positivo del +3,8%.

settimana europea per la riduzione dei rifiuti

Anche quest'anno sono numerose le iniziative italiane nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (SERR) che ha preso il via il 19 novembre e si concluderà il 27 novembre.
Come sempre Cittadinanzattiva organizza eventi di sensibilizzazione e informazione a livello locale attraverso la diffusione di materiale informativo. L'edizione 2016 è dedicata alla riduzione dell’impatto degli imballaggi sull’ambiente, tramite la diminuzione, il riuso ed il corretto riciclo dei materiali.

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Cittadinanzattiva è lieta di Invitarti alla presentazione del XVI Rapporto PiT Servizi (Progetto integrato di Tutela), che si svolgerà il 27 e 28 ottobre p.v. con 4 focus tematici nell'ambito dei servizi di pubblica utilità (Energia e ambiente, Mobilità e trasporti, Telecomunicazioni e Servizi postali, Servizi bancari e Servizi assicurativi).

politiche consumatori

La pausa estiva ha portato in dote a Cittadinanzattiva un prestigioso riconoscimento a livello nazionale ed europeo nel campo delle politiche dei consumatori: la designazione del proprio responsabile delle politiche europee quale nuovo membro del Gruppo consultivo europeo dei consumatori per i prossimi tre anni. Sarà pertanto suo l’onere di rappresentare il punto di vista delle associazioni dei consumatori italiane all’interno del citato Gruppo, che come risaputo è composto da un solo rappresentante  per ciascun Paese dell’UE, oltre che da un rappresentante per ciascuna delle due associazioni dei consumatori europee accreditate dalla Commissione Europea.

terremoto emergenza

Ad otto giorni dal terremoto che si è abbattuto sul Centro Italia, si inizia a delineare un quadro di prime misure urgenti destinate ai cittadini colpiti dal sisma. Di seguito un breve elenco delle misure ad oggi adottate che sarà ampliato e aggiornato a mano a mano che saranno presi altri provvedimenti.

johnny

Continua il viaggio di Johnny che nel mese di luglio continuerà ad essere ospitato a Cagliari in diverse location per fornire informazioni e tutela ai cittadini sui temi dei servizi pubblici locali, dell'e-commerce e dei trasporti.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto "Johnny, il viaggio di un consumatore tra diritti disattesi, sharing economy e nuovi canali di acquisto", finanziato dal Ministero dello sviluppo economico e realizzato con l'obiettivo di diffondere consapevolezza tra i consumatori dei propri diritti e per offrire informazioni e tutela.

johnny

Inizia il viaggio di Johnny, tra diritti disattesi, sharing economy e nuovi canali di acquisto. Ma chi è Johnny? Johnny incarna il consumatore medio dei nostri giorni che quotidianamente utilizza servizi, tradizionali o meno, tentando di districarsi tra difficoltà, inefficienze e burocrazia. Ma questo moderno “signor Rossi” è al tempo stesso co-produttore di alcuni dei servizi che usa o che decide di condividere con altri. Acquista e vende online, utilizza le app correntemente, ma ignora le basi per la tutela dei suoi diritti.

La campagna #nondisturbarmi contro il telemarketing selvaggio ha raggiunto le 10mila firme, ma non si ferma: Unione Nazionale Consumatori, Cittadinanzattiva, Movimento Difesa del Cittadino e Udicon, unite contro le chiamate indesiderate, chiedono un incontro con il Garante della privacy sull’urgente riforma del Registro delle Opposizioni.

Non accenna a diminuire il costo dell’acqua: +5,9% rispetto al 2014 e +61,4% rispetto al 2007. Nel 2015 una famiglia italiana ha speso in media €376 (erano 355 nel 2014) per il servizio idrico integrato. Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con €511 annuali e un maggior incremento rispetto al 2014 (€468, +9,2%) Segue l’area settentrionale (+5,1%) e quindi quella meridionale (+3,2%). A livello regionale, le tariffe più elevate si riscontrano nell’ordine in Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Puglia.

 

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In fondo alla pagina il dossier completo in pdf, i comunicati regionali, le infografiche, la consultazione pubblica sul servizio idrico e il servizio andato in onda il 29 marzo a Ballarò

Costo dell’acqua ancora in aumento: 376 euro la tariffa media annuale, Grosseto e Siena le più care, Isernia la più economica. Nel Lazio la dispersione idrica arriva al 60%. I dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe 2016 di Cittadinanzattiva


Non accenna a diminuire il costo dell’acqua: +5,9% rispetto al 2014 e +61,4% rispetto al 2007. Nel 2015 una famiglia italiana ha speso in media €376 (erano 355 nel 2014) per il servizio idrico integrato. Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con €511 annuali e un maggior incremento rispetto al 2014 (€468, +9,2%) Segue l’area settentrionale (+5,1%) e quindi quella meridionale (+3,2%). A livello regionale, le tariffe più elevate si riscontrano nell’ordine a Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Puglia.

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