Attivismo Civico

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I dati sulle persone decedute con il Covid indicano che i più toccati sono gli anziani non autosufficienti. Inoltre, le grandi difficoltà incontrate dal sistema pubblico di assistenza nell’affrontare la pandemia non rappresentano un evento anomalo, bensì una manifestazione estrema delle criticità di fondo che - da tempo - lo affliggono. Nel PNRR, però, manca un progetto rivolto agli anziani e alle loro famiglie.

Non è da oggi che la politica non vede questa realtà, sempre più diffusa nella società. Basti pensare che di riforma del settore si parla, senza esito, dalla fine degli anni ’90. Il Network Non Autosufficienza ha elaborato una proposta per sfruttare l’opportunità offerta dal PNRR di avviare il necessario percorso di riforma. Consapevoli della gravità della situazione, un’inedita costellazione di soggetti sociali ha unito le forze per sostenerla: Associazione Italiana Malattia di Alzheimer - AIMA, Alzheimer Uniti Italia Onlus, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze Diversità, Forum Terzo Settore e La Bottega del Possibile.

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Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma 2016, ActionAid e Cittadinanzattiva hanno siglato un Accordo quadro di partenariato per favorire il coinvolgimento delle comunità e del tessuto socio-economico locale nel processo di ricostruzione del Centro Italia, in particolare nei comuni più colpiti, da dove partiranno già nei prossimi giorni le prime azioni concrete.

Il progetto, denominato “Percorsi di partecipazione comunitaria per la ricostruzione”, prevede l’impegno delle due organizzazioni, che negli anni hanno sviluppato una qualificata esperienza nella informazione civica e nell’attivazione di percorsi di partecipazione dei cittadini alle fasi di ricostruzione post catastrofe, dall’Aquila 2009, all’Emilia 2012 e nello stesso Centro Italia dopo il 2016, per agevolare il coinvolgimento consapevole della popolazione e delle imprese con una serie di iniziative mirate.
L’Accordo quadro è stato firmato a Roma dal Commissario, Giovanni Legnini, Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid, e Anna Lisa Mandorino Vice Segretaria Generale di Cittadinanzattiva, e prevede che le parti sostengano con proprie risorse finanziarie i costi di realizzazione delle attività congiunte. ActionAid e Cittadinanzattiva, in questa fase, collaboreranno con il Commissario anche nelle attività di consultazione per la messa a punto del Testo Unico della ricostruzione privata, che vedrà la luce tra poche settimane, e in uno specifico progetto, in fase di elaborazione, che riguarda la ricostruzione e la messa in sicurezza di oltre duecento scuole nel cratere del sisma 2016.

ActionAid, Cittadinanzattiva e le organizzazioni della società civile chiedono al Governo Draghi pieno coinvolgimento nella definizione del Piano e trasparenza grazie alla condivisione di dati aperti e interoperabili 

Saranno oltre 209 i miliardi che verranno spesi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), una delle priorità del Governo Draghi appena insediato.  Il Next generation EU, tra le varie indicazioni, delinea, per l’approvazione e la gestione del PNRR, la necessità di coinvolgere forze sociali e società civile.  
Proprio quest’anno l’Italia è co-chair globale dell’Open Government Partnership, progetto che ha l’obiettivo di mettere a confronto referenti di istituzioni e attivismo civico per promuovere una governance inclusiva e trasparente, fattore che rende ancora più evidente la necessità di apertura. 
Per questo, ActionAid, Cittadinanzattiva e altre organizzazioni della società civile chiedono, come previsto dall’art.1 comma 1044 della Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020, n. 178), che entro il 28 febbraio sia emanato il decreto che definisce le modalità di rilevazione dei dati di ciascun progetto, da rendere successivamente disponibili in formato aperto e rielaborabile.  

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Piena partecipazione dei cittadini, a partire dai più giovani, nella costruzione delle politiche pubbliche, a cominciare dalla definizione ed attuazione del PNRR, una transizione ecologica che assicuri salute e benessere ai cittadini, il pieno rafforzamento della assistenza territoriale, un investimento politico ed economico nella fascia educativa 0/6 anni.

Sono questi i principali auspici che Cittadinanzattiva rivolge al neo Governo e al Presidente Draghi al quale “auguriamo buon lavoro ed esprimiamo vivo apprezzamento per le scelte di campo e le priorità indicate nel suo discorso al Parlamento”.

Abbiamo apprezzato il passaggio in cui il Presidente Draghi, rivolgendosi al Parlamento, afferma che il progresso di una nazione si costruisce non solo a partire da fattori economici, ma anche grazie alla fiducia dei cittadini nelle istituzioni, e per questo auspichiamo che, nel dettagliare le linee programmatiche e nella loro successiva attuazione, questa fiducia si voglia costruire non solo attraverso una costante attività di informazione, che pure è necessaria, ma anche attraverso un metodo di governo inclusivo e aperto alla partecipazione nella costruzione delle politiche pubbliche. Una partecipazione e un coinvolgimento da estendersi ai giovani che, per la prima volta e in modo così netto, sono stati messi al centro dell’attenzione pubblica come i soggetti che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia, e che da troppo tempo sono ai margini dell’agenda politica. Ci auguriamo che questo Governo voglia renderli finalmente protagonisti delle scelte che li riguardano e “co-progettisti” degli interventi a loro rivolti, con l’offerta di tutte le opportunità necessarie per costruirsi il futuro che desiderano in un Paese che sia, come dice il Presidente Draghi, “capace di realizzare i loro sogni”.

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Le associazioni di Open Government Partnership Forum: “Basta destinare lo 0,001% del PNRR a partecipazione e monitoraggio civico per fare la differenza contro corruzione e malamministrazione.” 

Roma, 17 febbraio - “Non è possibile alcuna ripartenza senza la partecipazione civica e la vigilanza della società civile. Basterebbe investire lo 0,001% del budget complessivo del PNRR per il triennio 2021-2023, pari a circa 2 milioni di euro, in strumenti come una piattaforma di monitoraggio civico nazionale e progetti partecipativi finalizzati a produrre report sull’utilizzo dei fondi, per ridurre i rischi di opacità, malamministrazione e corruzione”.

È questo il cuore dell’appello “Ripartenza a porte aperte”  indirizzato al Presidente Mario Draghi da dieci associazioni promotrici che aderiscono al Forum dell’Open Government Partnership Italia.

È in corso oggi, online sulle piattaforme social facebook e youtube di Cittadinanzattiva, il primo appuntamento del Festival della Partecipazione-Aree interne, in un ideale legame con la città dell'Aquila e in collaborazione con l'Amministrazione comunale. L'appuntamento prevede un incontro (dalle ore 11:30 alle ore 13:00), dedicato alla presentazione della Carta della partecipazione nelle aree internealla presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, e un secondo approfondimento nel pomeriggio, dalle 15:30 alle 17:00, dedicato al tema della salute nelle aree interne, a come i legami comunitari possano contribuire alla cura in particolar modo dei soggetti più fragili e un'organizzazione dei servizi centrata sul territorio e sulle persone possa consentire il superamento delle criticità che caratterizzano queste aree.

La “Carta della Partecipazione nelle Aree Interne” è uno strumento aperto, nato dal confronto fra Cittadinanzattiva e gli esperti del Progetto Officine Coesione per le Aree Interne a supporto del Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) per contribuire alla diffusione di pratiche di partecipazione di qualità e sostenere istituzioni e amministrazioni, fornendo supporti di competenza civica atti a realizzare tale impegno. La Carta, articolata in sette diversi ambiti - identità della partecipazione, condizioni di accesso per una partecipazione di qualità, condizioni abilitanti per garantire una partecipazione di qualità, gli attori, gli ambiti di intervento, modalità, forme di interazione - è già stata oggetto di un confronto molto ricco con organizzazioni civiche e soggetti attivi sul tema delle aree interne: ActionAid, AIP2 Italia, Borghi Autentici d’Italia, Federazione delle Aree Interne, INU, Italia Nostra, Legambiente, Riabitare l’Italia, Slow Food, Touring Club Italia, WWF Italia.

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Nuovi pc in arrivo nelle scuole delle aree interne grazie alla campagna Riconnessi promossa da Cittadinanzattiva. Ancora 300mila studenti senza pc o connessione.
Oggi alle 16.30 una diretta sui canali social

Trentasette computer in arrivo per altrettanti studenti dell’Istituto comprensivo di Santa Marina Policastro (Sa) e dell’Istituto Omnicomprensivo "Beato Simone Fidati" di Cascia (PG), grazie alla campagna Riconnessi promossa da Cittadinanzattiva, in collaborazione con la Federazione delle Aree Interne. La campagna - partita ad aprile, quando, in piena emergenza coronavirus, le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse e viene attivata la didattica a distanza – ha l’obiettivo di fornire abbonamenti dati, connessioni web via satellite e device elettronici a studenti e famiglie delle aree interne del nostro Paese, al fine di superare gli ostacoli rappresentati dal digital divide che caratterizza questi territori. La raccolta fondi è attiva sulla piattaforma gofund.megofundme.com/f/riconnessi.

Un altro passo avanti, grazie alle donazioni di Aifos (per la scuola di Cascia) e di Medtronic Foundation (per la scuola di Policastro), per contribuire alla carenza di dispositivi e di connettività che affligge il nostro Paese e pesa, in termini di disuguaglianze, sui nostri studenti.

Come certificato dallo stesso Ministero dell’Istruzione, allo scorso 1° settembre alle scuole mancano ancora 283.461 Pc mentre 336.252 alunni non avevano connettività. Inoltre appena il 13% delle famiglie ha accesso alla banda ultralarga e solo 17,4% la percentuale di edifici scolastici raggiunti dalla fibra Ftth*.

Sebbene riteniamo che le scuole debbano essere lasciate aperte laddove possibile perché sono un presidio importante per l’educazione, la socialità e anche la sicurezza dei ragazzi, la didattica a distanza continua ad essere una realtà per tantissimi studenti del nostro Paese a causa della emergenza sanitaria. È fondamentale, quindi, che le scuole e gli studenti, soprattutto nelle aree interne del Paese, siano messi nella condizione di poter seguire le lezioni a distanza, perché nessuno sia lasciato indietro e non si acuiscano le disuguaglianze fra i territori e i gap di apprendimento fra i cittadini più giovani. Per questo la nostra campagna Riconnessi va avanti ed invitiamo ancora scuole e famiglie a segnalarci situazioni di carenza di dispositivi e di connettività alla email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”, dichiara Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva.

Sta nascendo una coalizione di organizzazioni* che chiedono decisioni trasparenti e inclusive sul piano di recupero per l’Italia. Serve imprimere un'accelerata sulla legge di regolamentazione del lobbying: tutti hanno diritto di sapere chi interagirà con i decisori pubblici per orientarne le scelte strategiche.

Con l’approvazione del Recovery Fund europeo, assisteremo alla più grossa iniezione di fondi pubblici nel sistema economico italiano dai tempi della Seconda guerra mondiale. Il nostro Paese nei prossimi anni si troverà a spendere oltre 200 miliardi di euro in risposta alle tragiche conseguenze della pandemia. Non possiamo permetterci di sprecare neppure un centesimo di queste risorse vitali e non possiamo consentire l’assalto alla diligenza, con i portatori di interessi più influenti e organizzati, le grandi aziende e le corporazioni, in grado di influenzare le politiche pubbliche di spesa a favore dei loro settori di interesse. Il rischio è che la politica - in questa fase cruciale per il futuro del Paese - finisca per favorire solamente chi è più avvantaggiato nei rapporti con il potere e tutti quei soggetti più pronti ad “accogliere” gli investimenti pubblici, escludendo dal piano di “recupero” per il Paese le categorie maggiormente colpite dalla pandemia e i portatori di interessi generali che hanno più limitata capacità di farsi ascoltare. 

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Semplificazione, trasparenza e partecipazione. La Pubblica amministrazione nell’emergenza Covid-19.

Si terrà domani, giovedì 28 maggio, dalle 17.30 alle 18.30, il webinar promosso dalla Scuola civica di alta formazione di Cittadinanzattiva (www.scuolacivica.it) “Semplificazione, trasparenza e partecipazione. La Pubblica Amministrazione nell'emergenza Covid-19” con la partecipazione del Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone. Il dialogo sarà coordinato dal vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Anna Lisa Mandorino.

L’incontro prenderà il via dal come la Pubblica Amministrazione abbia affrontato e stia affrontando l'emergenza, per toccare poi punti da sempre al centro dell’interesse di Cittadinanzattiva come la semplificazione, la trasparenza, la partecipazione e la comunicazione pubblica.

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E’ fondamentale che si approvi urgentemente la proroga alla norma che permette ai medici convenzionati e di famiglia di poter accertare una condizione di rischio ai cittadini immunodepressi, colpiti da una patologia oncologica o sottoposti a cure salvavita, e che ha permesso agli stessi di evitare inutili pastoie burocratiche per vedersi equiparata la propria condizione al ricovero ospedaliero.

A firmare la richiesta è Cittadinanzattiva e le organizzazioni del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, dopo che le stesse erano riuscite ad ottenere l’inserimento della norma nell’articolo 26 del Decreto Italia, scaduta lo scorso 30 aprile, unendosi all’appello promosso anche dalla FnOMCEO nelle scorse ore. L’articolo 26 del decreto Cura Italia aveva  riconosciuto ai lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità nonché ai lavoratori in possesso di certificazione “rilasciata dai competenti organi medico legali”, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita anche se non sono in possesso della certificazione di handicap con connotazione di gravità viene riconosciuto fino al 30 aprile per cui le assenze sono equiparate al ricovero ospedaliero.

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