Salute

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"Vogliamo avere dalle Regioni un quadro chiaro e capire se effettivamente saremo pronti ad ottobre alla campagna vaccinale antinfluenzale auspicata da Ministero, CTS e mondo della scienza. Noi cittadini siamo pronti a fare la nostra parte, è necessario sapere se tutti lo siano": così Antonio Gaudioso, Segretario generale di Cittadinanzattiva, a proposito della questione vaccini e dell'imminente arrivo della stagione autunnale post-emergenza Covid.

"Situazione ancora non chiara, e che sta provocando un clima di incertezza e di ansia nelle persone", prosegue Gaudioso, "Vanno coinvolti tutti i professionisti e i soggetti presenti sul territorio, medici di famiglia, farmacisti, operatori dei servizi sanitari territoriali, sulla base delle indicazioni che darà il Ministero, perché in questa fase è fondamentale usare tutte le energie del SSN per garantire la migliore erogazione di questo servizio.".

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Tra le disposizioni prorogate dal decreto legge 83 (che estende lo stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020) incredibilmente non vi era quella che consentiva ai lavoratori fragili di assentarsi dal lavoro per essere tutelati dal rischio Covid.

In conseguenza della mancata proroga, dal 1° agosto 2020 tali tutele sono state cancellate ed è stato ripristinato il trattamento ordinario previsto dalla normativa legislativa e contrattuale vigente in materia di malattia. Proprio per permettere di porre rimedio a quanto accaduto, sono stati presentati emendamenti ad agosto, su sollecitazione nostra e di numerose associazioni di pazienti, da parte di diversi gruppi parlamentari al “Decreto proroga emergenza COVID”.

Dal 1 settembre si torna al ticket ordinario, uguale su tutto il territorio nazionale, che varia a seconda della prestazione arrivando a un massimo di 40 euro. Verrà quindi abolita la quota aggiuntiva di 10 euro, il cosiddetto superticket, per esami clinici e visite mediche specialistiche.

"Una vittoria anche nostra e di tutte le organizzazioni che insieme a noi si sono battute negli ultimi anni per l’abolizione di questa tassa che aveva pesanti ripercussioni sui cittadini e sull’accesso alle cure”, afferma Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva che attraverso una petizione su Change.org e le sue sedi territoriali ha raccolto oltre 35mila firme per l’abolizione del superticket.

 

Guarda l'intervista di Tgcom24 ad Antonio Gaudioso.

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Da una preoccupazione della Comunità di Sant’Egidio sul futuro delle nostre società - emersa in questi giorni durante la crisi causata dal coronavirus - nasce questo appello, tradotto in diverse lingue e diffuso a livello internazionale.
È rivolto a tutti, cittadini e istituzioni,  per un deciso cambiamento di mentalità che porti a nuove iniziative, sociali e sanitarie, nei confronti delle popolazioni anziane.

Nella pandemia del #Covid19 gli anziani sono stati e sono in pericolo in molti paesi europei come altrove. Molto ci sarà da rivedere nei sistemi della sanità pubblica e nelle buone pratiche necessarie per raggiungere e curare con efficacia tutti, per superare l’istituzionalizzazione.

 People in Mind

C'è tempo fino al 10 ottobre per iscriversi a "People in Mind", un'iniziativa nata per sensibilizzare su cosa significhi avere a mente le persone che soffrono di disturbi mentali. Due i concorsi attivati quest'anno.

Al Concorso di arti visive possono partecipare gli appassionati candidando un’opera sotto forma di disegno, fumetto, pittura o fotografia digitale.

Da quest’anno vi è anche un Concorso dedicato al terzo settore per valorizzare associazioni di volontariato o di promozione sociale che operano direttamente sul territorio, e che si siano distinte per aver messo al centro di un loro progetto le persone che vivono con disturbi mentali e/o i loro familiari.  

caregiver

Parte la campagna "muoviti responsabilmente e aiuta ad un graduale movimento!". 20 semplici consigli dei fisioterapisti per gli anziani e i loro caregiver per evitare cadute e fratture, promossa a livello nazionale dal Gruppo di Interesse Specialistico-GIS di Fisioterapia Geriatrica AIFI per la "ripartenza" dopo il lungo lockdown imposto a causa del Covid-19. 

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A pagare il prezzo dell'emergenza sanitaria scatenata dal Covid 19 è stata anche l'assistenza ordinaria per tutti quei cittadini - soprattutto fragili e con patologie croniche - che si sono visti rinviare visite e prestazioni. Da maggio, con la cosiddetta fase 3 la macchina si è riavviata, ma in molte Regioni, non solo quelle più colpite dai contagi, la ripartenza della sanità "non Covid" è ancora a singhiozzo.

Ascolta sul sito web di Radio24 l'inchiesta "Non solo covid, le cure mancate" che ripercorre con medici e pazienti la corsa a ostacoli dell'assistenza, alla ricerca di soluzioni strutturali per rafforzare il Servizio sanitario nazionale e offrendo con Cittadinanzattiva una bussola per gli utenti alle prese con liste d'attesa infinite.

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In questi mesi l’emergenza sanitaria scatenata dal COVID-19 ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, con un’inevitabile ricaduta su tutte quelle visite ambulatoriali e quegli interventi chirurgici, ritenuti “differibili”, in base alla classificazione fornita dal “Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa” e alle linee Guida emesse dal Ministero della Salute per la gestione delle urgenze anche durante la pandemia.

Da maggio però, con l’avvio della cosiddetta “Fase 3”, sono state emanate nuove “linee guida” per consentire la ripartenza, con le dovute precauzioni del caso, dell’ordinaria assistenza per tutti coloro che si sono visti rinviare prestazioni a causa del COVID, per i malati cronici e per coloro che devono effettuare delle visite e/o degli esami specialistici di approfondimento.

In questi mesi l’emergenza Covid–19 ha assorbito gran parte delle risorse sanitarie del Paese, comprese quelle dei medici di Medicina Generale, che hanno comunque garantito ininterrottamente la totale disponibilità nei confronti degli assistiti, lavorando senza orario e con reperibilità garantita a distanza. Ora però è tempo di progettare e investire subito nel potenziamento dell’attività di presa in carico dei pazienti nel territorio, anche in assistenza domiciliare, garantendo il ritorno in sicurezza dei cittadini negli studi dei medici di Medicina Generale per una ripresa delle ordinarie attività di assistenza e per un recupero dell’irrinunciabile rapporto medico–paziente.

È questo l’appello lanciato da Assogenerici, Cittadinanzattiva, Fimmg e Simg nel corso di un webinar

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“La medicina personalizzata in oncologia non deve solo essere considerata come una personalizzazione della diagnosi e della terapia (in base alle specifiche caratteristiche molecolari del tumore, la cosiddetta medicina di precisione), ma come una visione globale di cure personalizzate, basate sulla specificità della singola persona, in un percorso di cura che metta al centro il singolo paziente sia dal punto di vista terapeutico sia dal punto di vista della qualità della vita. Riteniamo fondamentale che i cittadini ne siano consapevoli, che sappiano far valere i propri diritti e siano vigili e primi attori del cambiamento” afferma Antonio Gaudioso, Segretario generale di Cittadinanzattiva.

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