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Over the years Cittadinanzattiva has developed and invested in the technology of citizen protection creating “PiT” (integrated project of citizen protection). Pit provides guidance, information and citizen protection for those citizens who have experienced inadequate services in the health service, other public services and in the area of justice.
One element that characterizes PiT and sets it apart from a simple citizen protection help desk is its modality of involving the citizens themselves to actively participate in their own citizen protection.
PiT was created in response to two fundamental needs perceived by Cittadinanzattiva: on the one hand they had to deal with the many requests coming from citizens; and on the other they needed to promote their own political actions literally starting from real cases. PiT immediately appeared to be the best tool to answer these needs.

 

Carta dei diritti del cittadino consumatore
Scritta nel 2000, è stata rivisitata nel 2008 alla luce delle novità normative che si sono susseguite e delle tipologie di segnalazioni raccolte dai cittadini.

1. Diritto al servizio
Ogni cittadino ha il diritto ad accedere al servizio senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

2. Diritto all'informazione
Ogni cittadino ha il diritto a ricevere tempestivamente tutte le informazioni relative all’erogazione del servizio e alle modalità di tutela.

3. Diritto alla trasparenza
Ogni cittadino ha il diritto di ricevere informazioni, comprensibili, chiare e trasparenti in ogni fase del suo rapporto con l’erogatore del servizio (dalla fase pubblicitaria-promozionale sino alla fase dell’eventuale recesso e reclamo).

4. Diritto alla scelta
Ogni cittadino ha il  diritto di scegliere l’ente o l’azienda a cui rivolgersi per ricevere un determinato servizio, e di poter comparare le condizioni economiche e le tecniche di fornitura dello stesso.

5. Diritto all'equità contrattuale
Ogni cittadino ha il diritto di recedere dal contratto di fornitura e di accesso a un determinato servizio, nel rispetto delle norme vigenti e senza sottostare a clausole contrattuali palesemente vessatorie nei suoi confronti.

6. Diritto alla sostenibilità economica
Ogni cittadino ha il diritto di usufruire di servizi che siano non solo accessibili ma anche sostenibili nel tempo da un punto di vista economico.

7. Diritto alla qualità
Ogni cittadino ha il diritto di usufruire di un servizio che corrisponda agli standard previsti (dalle condizioni contrattuali e dalla Carta della qualità del servizio) e che questi possano progressivamente migliorare.

8. Diritto alla sicurezza
Ogni cittadino ha il diritto di usufruire di un servizio erogato in modo sicuro dal punto di vista dell’incolumità fisica, sicurezza ambientale, sicurezza economica e tutela della privacy.

9. Diritto alla tutela
Ogni cittadino ha il diritto di attivare azioni di tutela, individuali e collettive, previste dalle norme vigenti. In particolar modo devono essere favorite procedure di risoluzione delle controversie alternative (ADR) improntate a semplificazione, economicità e rapidità della procedura.

10. Diritto alla partecipazione civica
Ogni cittadino  ha il diritto di svolgere un ruolo attivo nei processi di definizione, erogazione e valutazione del servizio.

Per scaricare la Carta dei diritti dei consumatori clicca qui.

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Attraverso la rete dei Procuratori dei cittadini, nata nel 1996, Cittadinanzattiva si occupa di politiche dei consumatori e, in particolare, di servizi di pubblica utilità (servizi assicurativi, bancari e postali, acqua, luce e gas, trasporti, telecomunicazioni), Pubblica Amministrazione, ambiente e rifiuti, energia e fonti rinnovabili, prezzi e tariffe, qualità e partecipazione civica nei servizi pubblici locali.
In ciascuno dei suddetti ambiti vengono promosse iniziative politiche, attività progettuali, campagne di informazione ed ulteriori azioni che delineano un nuovo approccio al ruolo di consumatori ed utenti: un ruolo che tende a superare una logica di “delega” della propria responsabilità da parte del cittadino nei confronti delle organizzazioni di consumatori, favorendo, invece, un suo pieno coinvolgimento nell’accessibilità, qualità e cura dei servizi. L’intento è infatti quello di fornire al cittadino modalità e possibili strumenti di tutela da adottare per far valere i propri diritti.
In altre parole, operiamo per la tutela dei diritti e la promozione della partecipazione civica nei rapporti tra cittadini, Pubblica Amministrazione e servizi di pubblica utilità, ispirandoci ai principi compresi nella Carta dei diritti del cittadino consumatore.

Cittadinanzattiva ha inoltre rinnovato il suo impegno su tematiche come la conciliazione, la valutazione civica, i prezzi e le tariffe, l’energia e le fonti rinnovabili, l’analisi civica dei contratti, ecc.

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L’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva nasce nel 2005 con l’obiettivo di comparare le differenti politiche tariffarie applicate ai servizi di pubblica utilità e adottate nelle varie aree geografiche del Paese, valutandone l’impatto sulle attività quotidiane dei cittadini e informando sui meccanismi di rilevamento delle tariffe, sui fenomeni legati all’andamento delle stesse e sulla normativa.

It is through the Citizens’ Advocates’ network which was founded in 1996, that Cittadinanzattiva (Active citizenship) is involved in consumer policy and particularly in public utilities (insurance services, bank and postal services, water, electricity and gas, transport, telecommunications), public administration, environment and waste management, renewable energy, rates and prices, quality and civic participation in local public services.

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The Observatory prices and tariffs of Cittadinanzattiva was founded in 2005 with the aim to compare the different pricing policies applied to public utilities and adopted in the various geographical areas of Italy; assess its impact on daily activities of the users; inform citizens about the mechanisms of detection rates, on the phenomena related to the performance of the same and the reference standard.
From the birth to now, the Observatory has been involved mainly in tariffs for integrated water services, collection and disposal of municipal waste, the municipal nursery schools and local public transport, by promoting mode of action on the part of organizations to protect citizens in order to prevent and not suffer the trend of prices.  

Le Carte dei diritti del cittadino malato rappresentano uno strumento per capire e soprattutto interpretare, dalla parte del cittadino, il più generale diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Le Carte dei diritti sono documenti che hanno come obiettivo la proclamazione di "grappoli di diritti" i quali si pongono come esplicitazioni e specificazioni indispensabili per dare concretezza al più generale diritto alla salute.

La carta dei diritti del cittadino nella giustizia
La carta dei diritti del cittadino nella giustizia è stata proclamata da cittadinanzattiva il 14 giugno 2001 ed è stata diffusa, con iniziative pubbliche, nei tribunali di 27 città italiane.
La carta enuncia sette fondamentali diritti inerenti al rapporto dei cittadini con il "servizio giustizia" ed i suoi operatori, diritti formalmente sanciti dalla legge ma, spesso, nella sostanza ampiamente violati.

1. Diritto all’informazione
Ogni cittadino ha diritto di ricevere informazioni adeguate, comprensibili e complete da parte dei diversi operatori della giustizia, siano essi avvocati, magistrati, forze dell’ordine, cancellieri o addetti agli uffici, in merito agli iter procedurali, alle spese che dovrà affrontare, ai tempi di svolgimento del procedimento e alle eventuali conseguenze.

2. Diritto al rispetto
Il cittadino ha diritto di vedere rispettata la propria dignità, sia che egli rivesta il ruolo di parte che di testimone, e di non essere oggetto di prassi e di comportamenti lesivi della sua integrità fisica, psichica, morale e sociale.

3. Diritto all’accesso
Ogni cittadino ha diritto di non essere discriminato nell’accesso alla giustizia a causa delle proprie condizioni economiche e sociali, soprattutto in relazione ai crescenti oneri per le investigazioni difensive nel processo penale e delle ingenti tariffe previste per il processo civile.

4. Diritto a strutture adeguate
Il cittadino ha diritto ad utilizzare strutture adibite alla giustizia, adeguate, dignitose e funzionali per ciò che concerne l’igiene, l’ubicazione e la logistica, le suppellettili, il numero delle aule, l’accessibilità dei locali per persone disabili.

5. Diritto alla partecipazione
Il cittadino ha diritto di partecipare alla amministrazione della giustizia, così come previsto dall’art. 102 della costituzione, anche all’interno dei consigli giudiziari e con la promozione di azioni di monitoraggio civico circa il funzionamento del servizio e lo sviluppo di forme di interlocuzione con le autorità competenti.

6. Diritto ad un processo celere
Il cittadino ha diritto di vedere rispettato il suo tempo nei confronti della giustizia e a non subire danni, dovuti alla lunghezza dei processi e delle procedure giudiziarie, in linea con i principi e i diritti sanciti al livello europeo.

7. Diritto alla qualita’
Il cittadino ha diritto ad usufruire di giustizia di qualità, in quanto a risultati attesi e accettabili, a preparazione degli operatori e a correttezza delle procedure.

  • Per scaricare la Carta dei diritti della giustizia clicca qui

Il Tribunale per i diritti del malato (TDM) è un'iniziativa di Cittadinanzattiva, nata nel 1980 per tutelare e promuovere i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire ad una più umana, efficace e razionale organizzazione del servizio sanitario nazionale. Il TDM è una rete costituita da cittadini comuni, ma anche da operatori dei diversi servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario (circa 10.000).
Esso opera mediante:

  • circa 300 sezioni locali, presenti su tutto il territorio nazionale, attive negli ospedali e nei servizi territoriali;
  • una struttura centrale, che coordina le attività della rete e promuove le iniziative nazionali;
  • gruppi tematici, a livello nazionale, regionale e locale, collegati a specifici programmi;
  • coordinamenti regionali, di supporto alle reti locali e per la promozione di politiche regionali di tutela dei diritti in ambito sanitario;

 

  • il Progetto integrato di Tutela - Pit salute - servizio di informazione, consulenza e assistenza ai cittadini sui servizi sanitari e socio-assistenziali, attivo sia a livello nazionale che regionale e locale. I servizi Pit salute raccolgono ogni anno circa 25.000 segnalazioni, che dal 1997 vengono elaborate e pubblicate nell'Annuale Rapporto Pit.

 

L'attività del TDM è volta alla ricerca delle soluzioni finalizzate a rimuovere situazioni di sofferenza inutile e di ingiustizia, non esclude la protesta pubblica e il ricorso all'autorità giudiziaria, ma privilegia l'esercizio dei poteri di interpretare le situazioni, di mobilitare le coscienze, di rimediare agli intoppi istituzionali e infine di conseguire nel più breve tempo possibile i cambiamenti materiali della realtà che permettano il soddisfacimento dei diritti violati. L'attività è attuata senza fini di lucro.
Fanno parte integrante dell'attività del TDM la promozione e la realizzazione di politiche orientate a far valere il punto di vista dei cittadini nella riforma del welfare sanitario.
Il TDM, nel quadro del suo obiettivo generale di contribuire al miglioramento, alla qualità e alla umanizzazione dei servizi sanitari, considera propri compiti fondamentali:

  • garantire che ovunque un cittadino abbia necessità di assistenza, consulenza, aiuto per far valere legittime aspettative, esso possa trovare strumenti e opportunità per ottenere la tutela e la protezione dei suoi diritti;

  • promuovere la partecipazione civica, affinché i cittadini stessi siano protagonisti delle azioni di tutela in ambito sanitario, sia mediante l'accoglienza nelle attività del TDM, sia mediante l'apertura di spazi di attivismo civico nell'organizzazione sanitaria.

1980-2010. Trenta anni di tutela dei diritti: le principali tappe nella storia del Tribunale per i diritti del malato

Nel 1978 nacque a Roma il Movimento Federativo Democratico, oggi Cittadinanzattiva, e G. Quaranta pubblicò "L'uomo negato", un saggio sulla condizione del malato che in ospedale soffre sia per la malattia che per le disfunzioni del sistema.

Nel 1979 la signora Maria Grazia C. passa alla storia per aver pronunciato la frase "...perché non accada ad altri..." in una lettera-denuncia per la morte della sua bambina avvenuta in ospedale in condizioni disumane

Nel 1980 si formano gruppi di volontari in tutta Italia per lottare contro le sofferenze inutili dei malati. Viene proclamata la prima "Carta dei 33 diritti del cittadino malato", ne seguono altre 89 in tutta Italia.

Nel 1990 viene realizzato il primo Rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini nel servizio sanitario, una indagine civica che ha coinvolto 300 strutture e 25.000 cittadini.

Nel 1991 parte la campagna "Abbiamo un sogno trasformare gli ospedali italiani in ospedali". Nel 1996 nasce il Pit Salute, il servizio di informazione, consulenza e assistenza per i cittadini alle prese con i problemi della sanità.

Nel 1997 viene presentato il 1° Rapporto Pit salute alla presenza del Capo dello Stato.

Nel 2001 nasce l'Audit civico, un programma che permette ai cittadini di essere soggetti attivi nella valutazione della qualità.

Nel 2002 viene presentata a Bruxelles la Carta europea dei diritti del malato, frutto del lavoro comune con altre organizzazioni civiche di 11 Paesi europei. La carta ha ottenuto riconoscimenti dal Parlamento Europeo, dalla Commissione europea e dal Comitato Economico e Sociale, oltre che dal Parlamento Italiano in una mozione approvata all'unanimità.

Alcune iniziative

  • 1981 Sit-in in corsia di un gruppo di mamme di bambini ricoverati in ospedale per ottenere l'apertura del reparto ai genitori.

  • 1982 Campagna per il diritto al gioco, con salvadanai nei negozi per raccogliere fondi per comprare giocattoli da donare a Natale ai bambini in un ospedale romano.

  • 1983 Emergenza estate, per mancanza di personale, i volontari si sostituiscono al personale: fanno le pulizie, distribuiscono il vitto, imboccano i malati.

  • 1984 Sciopero della fame dei malati in ospedale per chiedere cibo caldo e di buona qualità, decine di sacchi della spazzatura con il cibo dell'ospedale giungono in direzione.

  • 1987 A Napoli un bambino muore in una camera iperbarica, il Tribunale per i diritti del malato realizza una mappa dei rischi in tutti gli ospedali di Napoli, segnalando impianti difettosi e strutture mal funzionanti.

  • 1988 Inizia una collaborazione con la trasmissione televisiva di Rai2 Diogene che denuncia soprusi e cattiva organizzazione a danno dei cittadini.

  • 1992 L'articolo 14 del D.Lgs. 502/92 definisce finalmente ruolo e poteri della cittadinanza attiva nel suo rapporto con la sanità pubblica.

  • 1998 Prende avvio, dopo l'esplosione della camera iperbarica a Milano, Ospedale sicuro, una delle campagne più efficaci del Tribunale per i diritti del malato sul tema della sicurezza e dei rischi in ospedale.

  • 2001 Viene approvata una legge sulla terapia del dolore (n.12/2001) anche su pressione del Tribunale per i diritti del malato.

  • 2003 Manifestazione in tutta Italia con la affissione di 100 targhe all'ingresso di strutture sanitarie con la scritta: "Il servizio sanitario pubblico appartiene ai cittadini, nessuno è autorizzato a indebolirlo o a cancellarlo".

  • 2006 Con Decreto del Presidente della Repubblica, il Tribunale per i diritti del malato ottiene la Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica.

  • 2008 Un terzo delle aziende sanitarie italiane sperimenta l'Audit civico, una forma di partecipazione dei cittadini alla valutazione della qualità dei servizi sanitari locali/regionali.

  • 2009 18 aprile, Terza Giornata europea dei diritti del malato: coinvolte in Italia 52 città in 17 Regioni.

2010. La celebrazione del Trentennale del Tribunale per i diritti del malato
La Direzione nazionale di Cittadinanzattiva il 16 gennaio 2010 ha dato avvio alla celebrazione del trentennale del Tribunale per i diritti del malato, che ha avuto come fulcro la centralità dei diritti sanciti nella "Carta europea dei diritti del malato", ma anche la storia e la memoria dei cittadini attivi impegnati a tutela della salute in questi 30 anni, facendo attenzione ad alcune parole d'ordine: universalità dei diritti, qualità e sicurezza delle cure, sostenibilità del servizio sanitario.

Scarica il Codice di condotta

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Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC)
Il CnAMC è una rete di Cittadinanzattiva, istituita nel 1996, che rappresenta un esempio di alleanza trasversale tra Associazioni e Federazioni di persone affette da patologie croniche e rare, per la tutela dei propri diritti. Ogni anno realizza un Rapporto Nazionale sulle Politiche della Cronicità. Vi aderiscono oltre 100 organizzazioni di persone con patologie croniche e rare tra associazioni e federazioni.

 

Le associazioni aderenti
Se vuoi conoscere tutte le Associazioni aderenti al Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici clicca qui

 

L’organizzazione
Il CnAMC è guidato, in conformità a quanto previsto dalla Statuto di Cittadinanzattiva, dal Coordinatore nazionale della rete, eletto dalla Direzione Nazionale. Per garantire il confronto, il Coordinatore nazionale si avvale di gruppi di lavoro tematici costituiti da leader delle Associazioni di pazienti aderenti alla rete.
Per approfondire clicca qui

 

Gli obiettivi del CnAMC

  • PROMUOVERE LA TRASVERSALITÀ: definire e perseguire politiche sanitarie comuni basate sul principio di tutela integrata ed unitaria;
  • PRODURRE INFORMAZIONE CIVICA: realizzare un Rapporto annuale sulla cronicità, che esprima una vera e propria piattaforma politica basata sulle richieste e le aspettative delle associazioni aderenti;
  • DARE VOCE ALLA CRONICITA’: agire quale cassa di risonanza delle richieste delle singole organizzazioni, assicurando loro maggiore visibilità e formazione;
  • ACCRESCERE L'INFORMAZIONE: raccogliere e fornire in tempo reale notizie sul mondo della cronicità (novità legislative, sentenze utili, nuove sperimentazioni, disegni di legge in discussione, etc);
  • FAVORIRE LA COMUNICAZIONE: il CnAMC facilita la comunicazione e lo scambio di esperienze positive fra le associazioni, al fine di garantire la socializzazione e la riproducibilità delle buone pratiche;
  • PROMUOVERE LA FORMAZIONE: investire nella educazione e crescita della leadership delle organizzazioni di malati cronici e nella capacità di interloquire con le Istituzionali e con gli altri stakeholders;
  • SOSTENERE LA PARTECIPAZIONE CIVICA: operare attraverso attività, iniziative ed eventi che promuovano e sostengano la partecipazione diretta dei cittadini.

 

Le dieci priorità nelle politiche del CnAMC

Come aderire al CnAMC

  • L'adesione al CnAMC avviene attraverso la compilazione di un form. Per richiedere la scheda di adesione clicca qui
  • Una volta inviato, sarete ricontattati da Cittadinanzattiva.
  • Per maggiori informazioni, potete scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L 'adesione di un' associazione di tutela di malati cronici al CnAMC permette di:

  • rendersi più visibili attraverso l'inserimento dei propri dati nell'elenco delle associazioni aderenti al CnAMC sul nostro sito web;
  • ricevere la newsletter settimanale  di Cittadinanzattiva;
  • partecipare a seminari e convegni di interesse comune;
  • avere la possibilità, utilizzando la forza dell'intero Coordinamento, di interagire con i soggetti istituzionali ai diversi livelli di governo anche su singole battaglie;
  • tutelare i diritti delle persone con patologie croniche e rare.

 

Per ulteriori indicazioni scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure potete contattare Tiziana Nicoletti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il rapporto annuale sulle politiche della cronicità è realizzato grazie al sostegno di

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