Il Tar del Lazio ha stabilito che le indicazioni ministeriali a proposito della rimozione ed eventuale sostituzione delle protesi vanno riviste: la copertura offerta dal SSN deve essere offerta anche alle donne che non hanno ricevuto indicazione di rimozione d’urgenza. Il Codacons torna a chiedere il risarcimento per i danni anche psicologici. Approfondisci qui e qui

Parte il primo studio europeo indipendente per valutare l’impatto della cefalea sulla vita di relazione, lavorativa, familiare e sociale in generale; le stime indicano che 50 milioni di cittadini europei ne soffrono, con un costo per le cure che si aggira intorno ai 20 miliardi. Disponibile in 12 lingue, il questionario può essere compilato on-line all’apposito link.

Cittadinanzattiva e Fondazione ISAL ancora insieme nelle piazze italiane, per sensibilizzare e informare sul tema del dolore cronico. A partire dai punti della Carta dei diritti sul dolore inutile, proseguono incontri e attività per conoscere gli strumenti, le strutture e le cure. Informazioni sul sito della Fondazione e su quello di Cittadinanzattiva.

A fronte di un debito di poco superiore ai 5.000 euro, un cittadino romano si è visto ipotecare la propria abitazione! Eppure esiste un riferimento normativo specifico che impedisce l’inscrizione ipotecaria sugli immobili se il debito è inferiore a 8.000 euro. In questo caso il Giudice di pace di Roma ha dato piena ragione al ricorrente. Approfondisci

Le differenze di genere e il rapporto tra generazioni al centro di un progetto promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con Unicoop Tirreno, nell'ambito dell'Anno internazionale delle cooperative. Leggi di più

L'acqua che esce dai rubinetti delle nostre case è una risorsa controllata, sicura, economica, o perlomeno così dovrebbe essere per tutti i cittadini. Regole e definizioni sull'argomento sono state fissate da alcuni decenni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha stabilito delle linee guida sui parametri di qualità poi recepite dall'Unione Europea. Attualmente la legislazione vigente in Italia (D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31) definisce le acque potabili come "acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici, utilizzate in un'impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l'immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori".

Il contesto

La cittadinanza attiva in Europa. ACN-Active Citizenship network è nata per favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva europea. La sua storia dal 2001 ad oggi è stata contrassegnata da iniziative e progetti, che hanno avuto al loro centro questa strategia, sia in termini generali di sviluppo della partecipazione civica in Europa, sia nelle singole politiche (salute, consumatori, responsabilità sociale d'impresa), in un lavoro che si è spesso svolto in collaborazione con Fondaca. Per questo ha assunto particolare importanza il contesto offerto dall'Anno Europea del volontariato che promuove la cittadinanza attiva (2011), tema che non fa altro che formalizzare un impegno pluriannuale dell'UE su questo tema. L'Unione Europea individua ogni anno un tema di prioritaria importanza – in aggiunta a quelli permanenti - che all'interno del programma "Europa per i cittadini", possa sostenere al contempo l'Europa nel suo processo di affermazione, e i cittadini europei nell'individuazione di valori comuni su cui costruire una cittadinanza che trascenda dai confini geografici, la cittadinanza europea.
Il 2012 è dedicato invece all"Invecchiamento attivo e il dialogo tra generazioni". In questa prospettiva si inserisce il tema del ruolo attivo dei cittadini anziani nelle politiche di welfare. L'invecchiamento attivo rappresenta una delle strade per ridisegnare i servizi e il ruolo che in essi devono avere gli utenti, da "pazienti deboli" a "utenti dotati di potere", capaci di tutelare i propri diritti.
Il 2013 sarà invece l'anno della cittadinanza, finalizzato non solo all'integrazione con i soggetti immigrati, ma anche a garantire il pieno esercizio del diritto di cittadinanza a tutti i cittadini europei (dalla libera circolazione alle forme di tutela, dal rafforzamento degli istituti di partecipazione alla promozione della cittadinanza attiva nelle nuove generazioni).
Nonostante la indubbia apertura che le politiche europee hanno dimostrato nei confronti di molte politiche dei cittadini attivi europei, esiste un grande gap tra dichiarazioni e intenzioni, e possibilità concrete di realizzazione. Prova ne è la Direttiva 50 del 2004 sulla libera circolazione e l'ugualianza dei diritti che è ancora in gran parte sulla carta.
La crisi delle classi dirigenti tradizionali che Cittadinanzattiva registra in Italia è comune sia alle istituzioni europee che ai governi dei vari paesi dell'Unione. E questo rende ancora più importante la crescita della cittadinanza attiva come occasione di concreto sviluppo democratico.
Per questo un ruolo importante possono giocarlo le associazioni dei cittadini e i network europei, come attori delle politiche e promotori della loro attuazione al livello nazionale e locale. Così come portatori del punto di vista e delle esperienze dei cittadini attivi nei diversi paesi europei.

Strategie principali
Nel corso di 10 anni, ACN ha realizzato una intensa attività progettuale (19 progetti), che si sono articolati su alcuni assi strategici:

  • Partecipazione civica, con particolare riferimento ai temi della rappresentanza e rappresentatività, della sussidiarietà, al rapporto tra organizzazioni civiche e istituzioni nazionali ed europee, alla promozione delle consultazioni europee in vista del nuovo Parlamento, fino ad arrivare alla formulazione della Carta europea della cittadinanza attiva e agli strumenti per promuoverla e monitorarne l'applicazione.

  • Responsabilità sociale d'impresa, con particolare attenzione al tema delle partnership tra imprese e organizzazioni civiche.

  • Diritti dei consumatori, in due aree: lo sviluppo della politica europea sulle autorità di regolazione e l'accesso al credito e i contratti bancari.

  • Diritti dei pazienti, con la Carta Europea dei diritti dei pazienti, i due progetti di monitoraggio della Carta e la promozione delle 5 giornate europee dei diritti dei pazienti, nonchè una intensa attività di contatto ed interlocuzione con le istituzioni europee.

La realizzazione di tali strategie ha però avuto come asse trasversale di sviluppo la costruzione di un network di organizzazioni civiche, che è la forza e la peculiarità di ACN.

A partire dal 2010, grazie alla realizzazione di un nuovo progetto "Costruire una cittadinanza attiva in Europa, una esperienza di mentoring", è stato possibile definire un programma comune con la cerchia più stretta di associazioni del network, che desse maggiore rilevanza ad ACN come soggetto e come rete, oltre che alle attività da esso condotte.


Obiettivi raggiunti

  1. Sicuramente, nonostante le grandi difficoltà di gestione di una rete europea, il rafforzamento del network, che ha al suo attivo circa 100 organizzazioni, con diversi livelli di partecipazione. Il cerchio più vicino ed attivo conta 20 organizzazioni. Particolarmente importante è il miglioramento delle capacità di azione delle singole associazioni (raccolta delle buone pratiche in sanità, animazione del progetto mentoring, realizzazione dei 20 eventi della V giornata Europea, realizzazione del monitoraggio della Carta Europea dei diritti dei pazienti).

  2. Numerosi risultati si sono ottenuti nella capacità progettuale, che non è poca cosa per lo sviluppo di una attività europea: finanziamento della VI Giornata Europea, del progetto sul mentoring, del progetto sul volontariato e la scuola, primi risultati sui progetti presentati dai partner.

  3. Ci sono poi obiettivi collegati alle attività, prima fra tutte la politica della salute: approvazione della Direttiva sui diritti dei pazienti nelle cure transfrontaliere, creazione di una associazione europea sul dolore "Pain Alliance Europe", inserimento nella dimensione internazionale ed europea dell'HTA, partecipazione a numerosi gruppi di lavoro internazionali su oncologia, diabete, malattia neurologiche, avvio di una interlocuzione con l'EMA (agenzia europea del farmaco).

  4. Apprendimento di nuove modalità di azione civica: le consultazioni europee, l'attività di mentoring, l'uso di tecniche informatiche come il webinar e altre, creazione di un sito interattivo.

Prospettive

Alla luce di questi obiettivi raggiunti, e pur consapevoli delle notevoli aree di miglioramento, si sono delineate meglio le strategie future di ACN da qui al 2014.

  1. Diritti dei pazienti

  • Ottenere l'istituzionalizzazione della giornata europea dei diritti del malato. 

  • Costruire alleanze sui diritti dei pazienti con altri soggetti: associazioni dei malati cronici, associazioni mediche, vari network europei.

  • Sviluppare partnership verso altri paesi europei e stringere alleanze anche in modo bilaterale: Ucraina, Turchia, Polonia, ecc.

  • Promuovere un programma di sviluppo della partecipazione civica nell'Health tecnology assessement.

  • Formalizzare mediante una pubblicistica specifica la metodologia di audit civico sviluppata mediante il monitoraggio della Carta Europea.

  • Partecipare attivamente al dibattito sul futuro dei sistemi sanitari in Europa.

2. Attivismo civico (sono ricomprese in questa voce sia le attività di rafforzamento del network, sia la CSR e i rapporti con le imprese)

  • Sviluppo del tema scuola e partecipazione civica, mediante la realizzazione di progetti specifici. Il tema delle nuove generazioni e dell'esercizio del loro diritto alla partecipazione attiva è fortemente sentito dall'Europa con una previsione di fondi e progettualità particolarmente importanti. Molti dei temi legati alle politiche dei consumatori è possibile inserirli in questo contesto.

  • La partecipazione e il contributo al dibattito europeo sul futuro del welfare, mediante la partecipazione attiva dei dirigenti di Cittadinanzattiva ai momenti di elaborazione offerti dalle istituzioni europee e mediante la pubblicizzazione delle nostre idee e delle nostre esperienze.

  • La partecipazione allo sviluppo di strumenti di opportunità di esercizio della partecipazione attiva dei cittadini, mediante la collaborazione con altri network, la messa a frutto di progetti già realizzati in tal senso, la presenza nello scenario europeo, soprattutto in vista dell'Anno Europeo della cittadinanza.

  • L'investimento sulla leadership civica europea, mediante la crescita del network, la cura della formazione, la trasmissione di esperienze e buone pratiche, la stesura di testi di riferimento e manuali, la raccolta fondi.

  • L'intreccio tra dimensione europea e dimensione nazionale, regionale e locale di Cittadinanzattiva, onde permettere un reciproco accrescimento, ma soprattutto una consapevolezza comune del contesto europeo come arena privilegiata dei diritti di cittadinanza e di partecipazione.

3. Comunicazione

Questa area, essenziale per la vita di una rete, ma assolutamente deficitaria finora, avrà al suo centro le seguenti attività.

  • Il nuovo sito che deve diventare uno spazio per la cittadinanza attiva europea. 

  • Un rinnovamento delle attività di comunicazione soprattutto rivolte ai giovani, con produzione di filmati, l'uso del social network e di youtube.

  • Sviluppo del giornalismo civico, vale a dire di una attività di produzione di informazioni sull'attivismo civico nel mondo ad opera delle associazioni partner.

flag esp
Le possibilità di sviluppo del progetto sono molto ampie, soprattutto perché puntano alla emersione di leader della società civile che, grazie al sostegno e agli strumenti di lavoro offerti da UNDP e Cittadinanzattiva, possano guidare le attività partecipative (così come sta avvenendo a Pasto e Cartagena), svolgere sia un compito di promozione della coscienza e consapevolezza dei diritti dei cittadini (empowerment), che una azione permanente di controllo e potenziamento dei servizi pubblici e della sanità, interagendo positivamente tanto con le istituzioni nazionale e locali, che con i fornitori dei servizi, sia pubblici che privati. La sostenibilità del progetto è infatti legata alla esistenza in loco di istanze partecipative, che necessitano di essere supportate, anche attraverso la messa in campo di tutte le risorse disponibili sul territorio. Queste potenzialità possono essere sviluppate sia in altri territori della Colombia, sia in altri paesi in cui opera il UNDP con il programma ART in America Latina ed in ulteriori zone di altri continenti.

Palabras claves
Se destacan algunas palabras claves que deben entenderse como sugerencias para fortalecer el trabajo hecho por el proyecto “Derechos y Desarollo”.

Consolidación y sostenibilidad. Se considera prioritario consolidar las etapas desarrolladas hasta ahora, fijando la base para que las actividades diarias de protección establecidas por los centros de protección y por el Tribunal puedan seguir. Es crucial, tanto en Pasto como en Cartagena, la consolidación la creacion de renovados Comités de ciudadanos y veedurias, ya que la ley reserva para ellos una serie de privilegios que los colocan en las condiciones, si reciben un apoyo adecuado, de afectar a la gestión de los servicios públicos.

Colombia es un País “difícil”, que durante el siglo XX tuvo que afrontar una guerra civil. A partir de los años setenta se convirtió en un verdadero rehén del narcotráfico, poniendo a riesgo el equilibrio político del País. El conflicto entre la guerrilla armada, el ejército nacional y las organizaciones paramilitares, que alcanzó su acmé a mitad de los años noventa, causó miles de muertos. Es un País en el que todavía no se respetan los derechos humanos básicos, donde las fuerzas armadas irregulares siguen existiendo, donde la acción del Gobierno sólo es eficaz en las áreas urbanas.

Condividi