Comunicati

Dopo la Raccomandazione civica per l’aderenza terapeutica (qui per scaricarla) e il focus che ha visto protagonista la Regione Campania, nel quale si sono esplorate le politiche e le azioni a livello regionale per migliorare l'adesione alla terapie, il prossimo 28 aprile Cittadinanzattiva promuove un tavolo nazionale per attivare un primo confronto tra le istituzioni e gli attori del sistema salute e lanciare ufficialmente una call per il coinvolgimento delle Regioni.
A seguire infatti saranno organizzati tavoli di lavoro regionali con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, le società scientifiche, il personale sanitario medico e non medico, le associazioni dei pazienti. Al termine di ciascun incontro regionale, sarà messo a punto un documento di sintesi (Action Plan regionale) con le proposte emerse e gli impegni presi per migliorare l’aderenza alle terapie.
L'obiettivo dell’iniziativa, resa possibile con il contributo non condizionante di Gruppo Servier in Italia, è avviare un’ulteriore riflessione - insieme ai decisori e ai protagonisti del sistema salute a livello regionale - su cosa si è fatto e si sta facendo per contrastare la scarsa aderenza alle cure nel nostro Paese e individuare le azioni e le strategie che hanno portato o porteranno a incidere positivamente sull'aderenza (esempi, progetti, iniziative concrete).
Tali impegni, condivisi tra tutte le Regioni, saranno poi integrati all’interno di un documento nazionale (Action Plan e Manifesto per l’aderenza terapeutica) da presentare al Ministero della Salute, chiedendone l’accoglimento e l’attuazione.

ESC Banner evento 15 16 aprile

Lotta allo spreco alimentare, riuso e riciclo dei materiali, rigenerazione urbana, sostenibilità e ​​inclusione socio-professionale di soggetti fragili e percorsi di legalità

Si terrà i prossimi 15 e 16 aprile il Primo Festival online interamente dedicato all’Economia Solidale Circolare, promosso da Cittadinanzattiva, CNCA e CICA, all’interno del progetto ESC.

Nel corso delle due giornate si alterneranno eventi articolati sui filoni tematici della lotta allo spreco alimentare, riuso e riciclo dei materiali, rigenerazione urbana, sostenibilità e ​​inclusione socio-professionale di soggetti fragili e percorsi di legalità.

Gli eventi saranno articolati in due sessioni: la mattina del 15 e del 16 aprile daremo voce ad esperti sul tema dell’economia circolare e solidale ed al racconto di alcune delle realtà che operano in quest’ambito, come testimonianza diretta dei processi di produzione sostenibile e inclusione di soggetti vulnerabili, coinvolgendo anche i beneficiari diretti di questi percorsi.

La proposta di legge Siani è un punto di partenza che condividiamo con grande convinzione, e ne chiediamo per questo una rapida discussione ed approvazione, perché si pone nell’ottica di proteggere, come indicato a più riprese dalla Corte Costituzionale e dalle convenzioni internazionali, l’interesse superiore del bambino, la salute psico-fisica del minore e tutelarne il legame con il genitore come elemento fondamentale in particolare nei primi anni di vita. In quest’ottica, il testo in esame prevede la rimozione di una serie di limiti di natura giuridica ed economica, presenti nella normativa vigente e all’origine del problema della carcerazione dei bambini assieme alle loro madri e l’individuazione delle case famiglia protette come soluzione alternativa principale”, ad affermarlo Laura Liberto, coordinatrice nazionale Giustizia per i diritti – Cittadinanzattiva che oggi è in audizione in II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sulla proposta di legge C. 2298 Siani.

Tuttavia i dati più recenti mostrano chiaramente che la strada è ancora lunga: a fronte di un apparente e temporaneo “svuotamento” nella primavera dello scorso anno, negli ultimi mesi sono tornati a crescere gli ingressi in carcere di detenute con figli piccoli al seguito. Secondo le statistiche pubblicate dal Ministero della Giustizia, aggiornate al 31 marzo scorso, sono 26 le madri e 28 i bambini che risultano ristretti negli istituti penitenziari, tra sezioni nido delle case circondariali e gli ICAM.

Grande caos e carenza di informazioni chiare sulle cosiddette “liste di riserva” per i vaccini anti-covid. L’assenza di una regolamentazione omogenea genera un’inevitabile confusione nei cittadini che hanno inviato a Cittadinanzattiva diverse segnalazioni nelle quali sottolineano una necessità di maggiore trasparenza sulle liste, in particolare chiedono dove poter reperire tali liste e quali siano i criteri per accedervi ed essere contattati. Per questo Cittadinanzattiva ha preso in esame ciò che succede nelle varie regioni, analizzando le informazioni presenti sui siti regionali, oppure telefonando ai numeri verdi regionali e, anche, attraverso la rassegna stampa locale.
Solo la Toscana mette a disposizione, all’interno della piattaforma per la prenotazione del vaccino, un riquadro informativo per registrarsi nelle liste di riserva. Tale sistema è stato adottato a seguito delle polemiche innescate da un caso di presunta gestione poco trasparente delle liste.

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La trasparenza e l’accesso alle informazioni vanno garantiti anche e soprattutto in tempi di emergenza”

 La Pubblica amministrazione deve garantire ai cittadini l’accesso e la trasparenza delle informazioni nei tempi stabiliti dalla legge e non c’è emergenza che possa cancellare o procrastinare tale diritto. A stabilirlo il Tar del Molise che, con la sentenza 00123/2021, ha deciso di condannare la Regione Molise a causa del ritardo (4 mesi invece dei 30 gg previsti dalla legge) con il quale ha fornito riscontro alla richiesta di Cittadinanzattiva di trasparenza sui dati relativi la scorsa campagna vaccinale antinfluenzale. La Regione dovrà rifondere a Cittadinanzattiva le spese legali sostenute oltre al rimborso per il contributo unificato.

Anna Lisa Mandorino, laureata in Lettere classiche dal 1997 al 2008 si è occupata in Cittadinanzattiva di relazioni esterne, accompagnando fino alla approvazione la proposta di riforma dell’articolo 118 u.c. della Costituzione. Vice segretaria generale uscente, ha coordinato le azioni di promozione dell’attivismo civico e della partecipazione negli ambiti della salute, dei servizi di pubblica utilità, dei diritti umani, dell’educazione. Ha operato inoltre per la diffusione di nuove forme di governance dei processi pubblici, specialmente relative al protagonismo delle comunità locali, al coinvolgimento degli stakeholders, al dialogo istituzionale. È tra le promotrici del Festival della Partecipazione.

Per una organizzazione come la nostra il miglior itinerario di sviluppo possibile è legato alla capacità di fare attrito con il suo tempo, di catalizzare i cambiamenti positivi del suo tempo, di lavorare a ricomporre le fratture del suo tempo, ma, soprattutto, di ascoltare e di saper parlare alle persone del suo tempo. E, pur stando saldamente con i piedi a terra, alla lucidità di leggere se stessa come attrice di una storia che, in relazione alla qualità della democrazia nel nostro Paese e oltre, ha un passato di cui prendersi cura e un futuro tutto da praticare.  Ma, soprattutto, sarà nostro obiettivo fondamentale anche per i prossimi anni di sostenere l’acquisizione di spazio e di potere da parte delle persone che spazio e potere non hanno; rendere alla portata di ogni individuo la scelta della cittadinanza attiva, che è la scelta della “liberazione di ciascuno da condizioni di sudditanza o soggezione”. Intendiamo farlo con l’idea che il cambiamento, lo sviluppo di una organizzazione vanno garantiti a partire dall’esercizio della propria responsabilità individuale, a partire da sé “, ha dichiarato la neo segretaria generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino.

Un appello alla Ministra Carfagna affinché rilanci la Strategia nazionale delle aree interne e nomini al più presto un coordinatore perché – come sottolineato nei giorni scorsi dall’Anci – ora si potrebbe davvero attuare, grazie ad una dotazione nazionale pari a circa 281 milioni di euro, la strategia di tutte e 72 le aree pilota selezionate. L’appello arriva da Cittadinanzattiva nel corso dell’evento di oggi “A partire da noi. Comunità in ricostruzione” ed in vista del Congresso nazionale dell’organizzazione che si celebra sabato 27.

Chiediamo che la strategia per le aree interne sia, molto più di quanto lo è stata in passato, organica e coordinata fra governo centrale, amministrazioni locali e territori, evitando di tornare alla logica dei bandi per singoli progetti; che si basi su una reale ed effettiva partecipazione delle comunità a partire dai più giovani; e che individui criteri differenziati per territori per la determinazione ed offerta dei servizi essenziali (sanità, mobilità, scuola)”, ad affermarlo Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale uscente di Cittadinanzattiva.

"La situazione è veramente insostenibile. Non è accettabile, neanche dal punto di vista organizzativo, che ogni Regione si comporti in modo diverso”, queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale uscente di Cittadinanzattiva - all’apertura del Congresso Nazionale di Cittadinanzattiva, al via oggi con l’evento “A partire da noi. Luoghi di salute” - in merito al richiamo del Presidente del Consiglio Draghi alle Regioni sulle vaccinazioni.
È evidente che il tema della corretta applicazione dell’art. 117 della Costituzione sia non più rinviabile. Per far sì che nei casi di emergenza pandemica ci sia una unica voce nel paese, in cui i cittadini si possano riconoscere. La sentenza di qualche settimana fa della Corte Costituzionale, relativa al conflitto tra Governo e Regione Valle d’Aosta, ha cambiato sostanzialmente le regole del gioco. La Corte ha scritto che in casi come quello attuale si applica il punto q) dell’art. 117 che parla di potestà esclusiva dello Stato in caso di “profilassi internazionale”. Per questo chiediamo che sia applicato immediatamente e correttamente, nel più breve tempo possibile il “nuovo” art. 117 che, grazie all’intervento della Corte, deve essere il punto di riferimento dell’intervento del governo, senza strumentalizzazioni di parte”.
Nel corso dell’evento è intervenuto il Ministro Roberto Speranza che ha dichiarato: “Il rapporto tra le istituzioni e il mondo dell’associazionismo è fondamentale per trovare soluzioni possibili ai tanti problemi sul tavolo. Due sono gli obiettivi fondamentali che insieme dobbiamo raggiungere: la gestione di una emergenza che è ancora il nostro presente, che è dura ma ci fa guardare con ragionata fiducia al futuro, perché non è vero che siamo messi come un anno fa; e, nello stesso tempo, guardare al futuro per un servizio sanitario di prossimità e in rete con tutti i soggetti, non solo istituzionali, ma anche civici”.

26 giusto

I cittadini, organizzati o anche singolarmente, garantiscono l’interesse generale quando tutelano diritti, si prendono cura di beni comuni, sostengono i soggetti fragili. Questo è un fatto, non un obiettivo a tendere. Ed è un fatto che senza tanto attivismo civico diffuso, spesso informale, la realtà sarebbe peggiore e il disegno costituzionale di partecipazione ed eguaglianza più debole. Ed è un fatto che, nello stabilire un’agenda dell’interesse generale, la cittadinanza attiva sia spesso passi avanti alle istituzioni della democrazia rappresentativa. La parola chiave resta quella dell’articolo 118 della Costituzione: l’autonomia dell’azione civica che interviene nella realtà e la cambia, avanza proposte su un piano paritario ed esercita un potere di contrappeso democratico.

Di questo si discuterà nel corso dell’evento “A partire da noi. Persone, potere, cambiamento”, promosso da Cittadinanzattiva, che sarà possibile seguire oggi pomeriggio ore 16:30/18:00 sui profili Facebook e Youtube dell’organizzazione.

25 marzo ok

Esistono modelli insediativi e abitativi che la pandemia ha evidenziato come opzioni possibili e le cui comunità devono rappresentare il motore dello sviluppo e del cambiamento. Ma tutto questo potrà avvenire senza infrastrutture, servizi per la mobilità, reti digitali, scuole a misura e presìdi sanitari, oltre a strategie nazionali di riferimento? E le città possono dotarsi di modalità diverse di funzionamento, di una mobilità a misura delle persone, che ne valorizzi la dimensione policentrica e la prossimità dei servizi? E ricostruire le comunità travolte dalle emergenze naturali e quelle violentate dal degrado ambientale rappresenterà una priorità da perseguire nei processi della cosiddetta “transizione ecologica”?

Di questo si discuterà nel corso dell’evento “A partire da noi. Comunità in ricostruzione”, promosso da Cittadinanzattiva, che sarà possibile seguire oggi pomeriggio ore 16:30/17:30 sui profili Facebook e Youtube dell’organizzazione. 

Intervengono: Anna Lisa Mandorino, vice Segretaria generale uscente di Cittadinanzattiva; Fabrizio Barca, Portavoce del Forum Disuguaglianze Diversità; Giovanni Legnini, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016; Marisa Parmigiani, Direttrice della Fondazione Unipolis; Filippo Tantillo, Comitato tecnico delle aree interne; Silvia Di Passio, Rete Giovani delle Aree interne - Sardarch.

L’evento è il secondo di tre momenti di confronto e analisi su alcuni temi prioritari per Cittadinanzattiva in vista del Congresso nazionale, dal titolo “A partire da noi. Persone, luoghi e comunità protagonisti del cambiamento”, che si celebra sabato 27 marzo per l’elezione del Segretario generale, del Presidente nazionale, nonché dei componenti del Collegio di Garanzia e dell’Organo di Amministrazione.

Seguirà domani 26 marzo, Ore 16.30–18.00: “A partire da noi. Persone, potere, cambiamento”.

 

Visita il sito del Congresso nazionale 2021 di Cittadinanzattiva.

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