Giustizia

Continua la campagna “Verità per Giulio Regeni”, l’iniziativa promossa dalla Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili (CILD), Antigone, Amnesty International Italia alla quale ha aderito anche Cittadinanzattiva. A poco più di due mesi dalla scomparsa in Egitto del giovane ricercatore, ucciso brutalmente e ritrovato senza vita il 3 febbraio, sembra esserci una svolta da parte del governo egiziano, un nome, una indicazione di una responsabilità, come se negli ultimi giorni fosse maturata al Cairo la volontà di collaborare seriamente con l’Italia alla ricerca della verità o di una parte di essa.

Ennesimo caso di ordinaria ingiustizia. Ad un professionista perugino i giudici hanno riconosciuto il diritto di riscuotere una parcella pari a 340.511 euro, più interessi, dopo ben ventidue anni di processo. Una cifra importante, dunque. Ma non solo quella che finalmente il malcapitato professionista riuscirà ad incassare, quanto quella in anni che ci sono voluti per arrivare al riconoscimento del suo diritto a ricevere il “quantum” che gli è dovuto dal debitore. Una vera e propria odissea giudiziaria, che appare ormai come una "prassi" nel nostro ordinamento e che costringe i cittadini ad invecchiare insieme alle proprie cause.

Lo scorso 10 marzo 2016 il Senato ha licenziato il disegno di legge n. 1738 che introduce delle modifiche all’attuale sistema del riparto delle competenze processuali dell’Autorità Giudiziaria, assegnando molte materie di competenza dei Tribunali Civili agli Uffici del Giudice di Pace. Tra le materie da attribuire a tale competenza funzionale ed esclusiva ci sono i procedimenti di volontaria giurisdizione relativi alla materia condominiale.

verità per giulio2

“Verità per Giulio”, questo lo slogan comune che ha unito associazioni, attivisti e società civile per chiedere giustizia per il giovane ricercatore Giulio Regeni, scomparso a Il Cairo il 25 gennaio scorso e ritrovato senza vita il 3 febbraio, ucciso brutalmente in circostanze che restano ancora tutte da chiarire. Ma per la verità sembra ci sia da percorrere ancora molta strada: il momento è particolarmente delicato, non solo per l'inchiesta in corso ma per gli stessi rapporti tra Italia ed Egitto.

Confermata dal Consiglio di Stato la multa milionaria inflitta dall’Antitrust al Consiglio Nazionale Forense per aver ristretto la concorrenza del mercato, limitando l'autonomia degli avvocati in materia di compensi professionali, per la reintroduzione delle tariffe minime e per l’adozione di un parere contrario alla pubblicizzazione online dell’attività degli avvocati. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nello specifico, aveva inflitto al CNF una sanzione di 912.536,40 euro per aver dato vita ad “un’ intesa restrittiva della concorrenza” adottando due decisioni volte a limitare l’autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato.

reato incidente stradale

Il 25 marzo scorso sono entrate in vigore le nuove disposizioni legislative che prevedono il reato di omicidio stradale, che sarà ora una fattispecie a se stante. La legge n. 41/2016 è stata infatti pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 70 dello scorso 24 marzo: si introduce nel nostro ordinamento l’illecito di omicidio stradale ed il reato di lesioni personali stradali, che conclude così il suo iter.

Si è svolta lo scorso 21 marzo, presso il teatro Trastevere di Roma, la rappresentazione teatrale della Compagnia “Stabile Assai” della Casa di Reclusione di Roma-Rebibbia, attiva nel carcere da diversi anni e composta da detenuti, ex detenuti, volontari ed operatori penitenziari. Si è trattato della prima iniziativa di implementazione del Protocollo d’intesa siglato da Cittadinanzattiva con la Casa di Reclusione lo scorso 21 dicembre per lo sviluppo di iniziative finalizzate alla promozione della cultura dei diritti umani.

Sta prendendo corpo la seconda fase della riforma della geografia giudiziaria. Riforma iniziata nel 2012 e che ha portato all'eliminazione delle sezioni distaccate, al taglio drastico e all'accorpamento degli uffici del giudice di pace, nonché alla soppressione di trenta tribunali e procure annesse. Ed ora, per le ormai note ragioni di razionalizzazione, semplificazione e risparmio in termini di spesa e di calo dell’arretrato  il mirino della riforma si sposta agli uffici di secondo grado.

La Camera ha approvato la legge delega sulla riforma del processo civile, che sopprime i Tribunali per i Minorenni e le Procure minorili sostituendo tali uffici con sezioni specializzate all’interno dei Tribunali e Procure ordinarie. Si tratta, nello specifico, del Disegno di legge A.C. 2953-A, che delega il Governo a effettuare un'ampia riforma del processo civile, in un'ottica di specializzazione e semplificazione dell'offerta di giustizia.

Il Ministero della Giustizia ha avviato lo scorso anno un percorso chiamato Stati Generali dell’Esecuzione Penale: mesi di ampio e approfondito confronto per portare concretamente a definire un nuovo modello di esecuzione penale e una migliore fisionomia del carcere, più dignitosa per chi vi lavora e per chi vi è ristretto. Sono stati previsti diciotto tavoli di lavoro tematici ed avviato un dibattito per coinvolgere l’opinione pubblica e la società italiana nel suo complesso, dal mondo dell’economia, a quello della produzione artistica, culturale, professionale.

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